A Cannes scoppia il caso Netflix

Si può dare la Palma d'oro a un film creato per lo streaming e non per le sale? Il presidente della giuria Pedro Almodóvar dice di no, Will Smith invece...

17 Maggio 2017 alle 16:50

Prima ancora della cerimonia di apertura di questa sera, al festival di Cannes è gia tempo di polemiche. Pietra dello scandalo, i due film di Netflix invitati alla kermesse, "The Meyerowitz stories" e "Okja", in corsa per la Palma d'oro.

"Non penso che sarebbe giusto dare il massimo premio a un film che non passi nelle sale cinematografiche", ha detto il presidente della giuria Pedro Almodóvar nel primo incontro dei giurati con la stampa.

Diversa la posizione di un altro giudice, Will Smith. "Ho tre figli che guardano tanti film in streaming e vanno comunque  al cinema due volte alla settimana, a loro Netflix non ha tolto nulla, anzi, ha permesso di aumentare la cultura cinematografica, rendendo disponibili titoli che non avrebbero mai potuto vedere sul grande schermo".

Un altro tassello in una polemica destinata a durare a lungo. Se da una parte chi produce titoli da mandare in streaming ha tutto il diritto e l'interesse a mantenerli esclusivi per i suoi abbonati, dall'altra i distributori tradizionali vogliono difendere il valore delle sale. E trovano spesso al loro fianco grandi autori come Almodóvar, che ha ribadito: "Finche sarò vivo, lotterò per difendere e far scoprire a tutti il potere ipnotico che le immagini hanno solo sul grande schermo".

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