Commedie, drammi e thriller, ecco alcuni film da ricordare e che hanno lasciato il segno nel 1992
Difficile scegliere dieci film imperdibili del 1992. Il cinema di quell’anno ci ha regalato thriller scandalosi, commedie irriverenti, drammi strappalacrime e film romantici indimenticabili. Diviene quasi impossibile scegliere solo dieci titoli da rivedere. Ammettiamo di aver fatto un po’ fatica ma abbiamo deciso di raccontare il 1992 attraverso la scelta di dieci film che hanno lasciato il segno, ma che soprattutto accontentano un po' tutti gli amanti del cinema. E se vi è sfuggito qualcuno di questi titoli, vi diamo anche un buon motivo per recuperarli.
Batman - Il ritorno
Secondo film sull'uomo pipistrello diretto con maestria dal regista inglese Tim Burton. Batman - Il ritorno vede Bruce Wayne, interpretato dallo straordinario Michael Keaton, opporsi a tre diversi nemici: il Pinguino, interpretato da Danny De Vito, l’inquietante Shreck, che ha il volto di Christopher Walken e la graffiante Catwoman, una splendida Michelle Pfeiffer. La regia raffinata di Burton e l’interpretazione convincente degli attori riescono a far passare in secondo piano le debolezze della storia e il film risulta interessante e spassoso.
Codice d’onore
Tom Cruise contro Jack Nicholson. Se questi due nomi non vi bastano, ne facciamo anche un terzo: quello di Aaron Sorkin (per intenderci lo stesso che ha di recente firmato la serie televisiva The Newsroom) che non solo è lo sceneggiatore del film, ma è anche l’autore della pièce da cui il film è tratto. Vi serve davvero altro? Il film è un intenso dramma giudiziario dove Tom Cruise interpreta un giovane tenente di nome Daniel Kaffee che ha il compito di indagare sulla misteriosa morte di un soldato al quale sembra essere stato praticato un "codice rosso", una norma rigida e per nulla legale utilizzata in maniera impropria per punire duramente i compagni che avevano commesso degli sbagli. Ad autorizzare la pratica è il superiore interpretato da un magistrale Jack Nicholson.
L’ultimo dei Mohicani
Diretto da Michael Mann, il film è un kolossal avventuroso e ricco di azione che racconta la Guerra dei sette anni che oppose inglesi e francesi. A spiccare nel film è soprattutto Daniel Day Lewis, protagonista anche nella locandina che lo ritrae nell’atto di correre con indosso la carabina e in mano il tomashaw. L’ultimo dei Mohicani è un racconto epico e ben costruito che si ispira al romanzo scritto da J.F. Cooper, ma che è in realtà il remake del film del 1936 I re dei pellerossa.
Gli spietati
Solido western diretto da Clint Eastwood, il film racconta la storia di un ex bandito che parte alla ricerca di due uomini colpevoli di aver sfregiato con crudeltà una prostituta. In palio ci sono mille dollari e il cowboy, interpretato proprio da Eastwood, si fa accompagnare da un vecchio amico (Morgan Freeman) e da un giovane ragazzo. Nel film figura anche Gene Hackman nei panni di uno sceriffo che ha un modo tutto suo di gestire la questione. Gli spietati è un po’ un omaggio di Eastwood ai film di Sergio Leone dei quali è stato protagonista. Il film riscosse un buon consenso, tanto da essere premiato con 4 premi Oscar: miglior film, regia, miglior attore non protagonista, assegnato a Gene Hackman, e miglior montaggio. Del resto Clint Eastwood regista è una garanzia.
Mio cugino Vincenzo
Esilarante commedia con Joe Pesci, Marisa Tomei e Ralph Macchio, Mio cugino Vincenzo è un film da vedere e rivedere con la certezza che la risata prenderà il sopravvento persino nelle scene già viste mille volte. Nel film Joe Pesci interpreta Vincent La Guardia Gambini, un avvocato inesperto che si ritrova a difendere il giovane cugino e un suo amico dall’accusa di omicidio. L’abbigliamento eccentrico, il linguaggio inappropriato e il look poco consono e sopra le righe creeranno all'avvocato numerosi problemi. A complicare la storia ci si mettono anche un giudice poco convinto della sua preparazione e la fidanzata, una giovane appariscente, ma dalla mente brillante. Il risultato è un film frizzante e divertente che valse anche l’Oscar come Miglior attrice non protagonista a Marisa Tomei.
Scent of a woman - Profumo di donna
Remake del film del 1974 diretto da Dino Risi, Scent of a Woman si regge totalmente sulla straordinaria interpretazione di Al Pacino che nel film veste i panni di un ufficiale cieco, arrogante e presuntuoso. Accompagnato in un viaggio da Boston a New York da un ragazzo timido e impacciato, il percorso che i due faranno insieme sarà preziosa occasione di confronto e conoscenza. Sebbene il film non sia sicuramente leggero, vale la pena vederlo quanto meno per le due scene imperdibili di cui è protagonista Al Pacino: la prima è quella che lo vede sfrecciare per le vie di un quartiere di periferia a bordo di una Ferrari rossa e la seconda è quella che lo vede protagonista di uno splendido tango ballato in mezzo a una sala gremita di gente che lo guarda con ammirazione. L’interpretazione di Al Pacino fu ovviamente premiata con un Oscar.
Guardia del corpo
La storia suona piuttosto scontata e già vista ma la passione travolgente tra l’agente segreto (Kevin Costner) incaricato di proteggere la celebre star (Whitney Huston) ha fatto sognare più di qualcuno. Del resto è difficile resistere o non farsi coinvolgere se si ha di fronte un attore come Kevin Costner.
Arma letale 3
Terzo capitolo con protagonisti la coppia di poliziotti formata da Martin Riggs/Mel Gibson e Roger Murtaugh/Danny Glover e diretto sempre da Richard Donner. In questo nuovo episodio di Arma letale i due si ritrovano a indagare su un traffico di armi. Ad aiutare i poliziotti nelle indagini c’è anche l’agente degli affari interni Lorna Cole/Rene Russo. La donna avrà diversi problemi soprattutto con Riggs. Ma l’iniziale reciproca antipatia tra i due, lascerà pian piano il passo a un interesse ben diverso. Il film è il sequel dei primi due usciti nel 1987 e nel 1989 ed è seguito da un quarto, uscito nel 1998.
Fuoco cammina con me
Diretto sempre da David Lynch, il film racconta i 7 giorni che precedono la morte di Laura Palmer nella serie Tv Twin Peaks. Presentato al Festival di Cannes il film fu pesantemente criticato ed etichettato come un progetto commerciale che voleva solo sfruttare il clamore della serie. In realtà nel film è ben riconoscibile il tocco del regista, da sempre interessato all’estetica, alla poetica delle immagini, alla relazione tra realtà e incubo. Un film pessimista e intimo nato dal desiderio di porre fine a una storia che, a causa di un calo di ascolti, era stata chiusa troppo frettolosamente e che ci riporta alle origini di tutto, a scrutare ancora una volta i volti misteriosi di quei personaggi dai segreti inquietanti che ci hanno tenuto per anni incollati alla tv per carpire i misteri della piccola cittadina di Twin Peaks.
I protagonisti
Robert Altman dirige una commedia mascherata da giallo in cui critica con arguzia e satira il mondo hollywoodiano fatto di eccessi, attaccamento al denaro, desiderio di carriera e potere. Nel cast figurano Tim Robbins, Whoopi Goldberg, Vincent D’Onofrio e Fred Ward, ma fanno da comparsa numerosi attori che interpretato loro stessi. Una commedia dark da vedere assolutamente e che non nasconde sottile attacco a un mondo che ha smesso di sognare.