«Che bella giornata», 5 cose da sapere sul film

Secondo film del comico pugliese in collaborazione con Gennaro Nunziante

Checco Zalone e Nabiha Akkari
12 Gennaio 2017 alle 15:19

È sempre il momento giusto per guardare un film di Checco Zalone. Il comico pugliese, in stretta collaborazione con l’amico e sceneggiatore Gennaro Nunziante, è riuscito a far prendere una boccata d’aria alle sale cinematografiche, riportando in sala milioni di spettatori e regalando al pubblico storie di grande successo e divertimento. 


Perché se il cinema è per alcuni sinonimo di riflessione sulla realtà o specchio della società, per altri è puro e semplice intrattenimento e se la risata arriva guardando una storia intelligente, ben scritta e che funziona, allora il processo si può dire persino completo. 

Quello di Checco Zalone al cinema è un successo inaspettato e inconsueto. Dopo il primo film, «Cado dalle Nubi», Checco e Nunziante si sono subito messi all’opera per girare un nuovo film ed il risultato dei loro sforzi ha preso forma in «Che bella giornata», secondo film dei due pugliesi che nel solo primo giorno di programmazione ha incassato senza difficoltà 2,62 milioni di euro, una cifra in continuo aumento, in grado di fare di questo film italiano un vero e proprio caso, in grado di spodestare dal podio dei film più visti anche blockbuster come «Avatar» e «Titanic».

Quello che ancora oggi sorprende dei film di Checco Zalone è la loro resistenza alla noia. Che sia la prima volta che lo vedete o la quinta, il risultato non cambia poi di molto, la visione risulta sempre leggera, piacevole e intelligente e la risata è assicurata.

Qual è il segreto di questo successo? Una formula che sicuramente funziona, dei dettagli che non sono poi così scontati e la simpatia di un personaggio che ci fa genuinamente sorridere senza alcuna difficoltà.

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