Cinema, teatro e televisione: la carriera di Antonio Albanese è ricca di personaggi indimenticabili. Tempi comici perfetti, uno sguardo furbo e il volto di chi riesce a far sorridere anche solo attraverso una smorfia, Antonio Albanese si è diplomato nel 1991 presso Civica Scuola d'Arte Drammatica di Milano e ha debuttato prima come attore di cabaret al teatro Zelig di Milano e poi come comico in tv in programmi televisivi come «Maurizio Costanzo Show» (1992), «Su la testa…!» (1992) e con «Mai dire gol» (1993) condotto dalla Gialappa's Band, programma che gli regala presto una cerca notorietà.
Albanese ottiene numerosi successi prima in teatro con spettacoli come «Misty» (1992), «Uomo!» e «Giù al Nord». Nella sua importante carriera non manca il cinema. Il debutto arriva nel 1993 con Silvio Soldini che lo vuole in «Un’anima divisa in due», film in cui recita insieme a Renato Scarpa e Fabrizio Bentivoglio, Carlo Mazzacurati lo sceglie sia per «Vesna va veloce» (1996) che «La lingua del santo» (2000), film quest’ultimo con cui ottiene anche una nomination ai Nastri d'Argento come miglior attore protagonista per il suo ruolo di ladro. I fratelli Taviani lo vogliono in «Tu ridi» (1998), mentre Pupi Avati lo vuole in «La seconda notte di nozze» (2005) accanto a Katia Ricciarelli. Tra i film più recenti ci sono «Qualunquemente», film in cui porta sul grande schermo uno tra i suoi personaggi migliori, il politico colluso con la mafia Cetto La Qualunque, personaggio che poi torna anche l'anno successivo nella commedia «Tutto tutto niente niente».
In attesa di vederlo nel ruolo di un marito in carriera che fa di tutto per scaricare i figli alla moglie nella commedia di Riccardo Milano, «Mamma o Papà?», ecco 5 storici personaggi interpretati da Antonio Albanese.
Epifanio
È uno tra i primi personaggi portati in televisione da Antonio Albanese. Epifanio è un uomo timido e gentile, non si sposta mai senza la sua piantina di valeriana, che lo tranquilizza e gli dà una certa sicurezza, ed è persino comparso nel film «Uomo d’acqua dolce».
Frengo
Lo pseudo filosofo ultrà del Foggia è ossessionato da Zeman. Il personaggio lanciato da Albanese in televisione è entrato a far parte dell’immaginario collettivo e ha lasciato alla storia anche alcune celebri frasi. Frengo compare anche nel film «Tutto tutto niente niente» con il nome di Frengo Stoppato.
Mino Martinelli
Filosofo contemporaneo con una evidente dipendenza dalle droghe pesanti. Il motto ricorrente di questo personaggio è "tutto tutto niente niente”, frase che sarà poi ripresa come titolo di un film. Tutte le volte che il filosofo assume le sostanze che lui stesso chiama "sintesi filosofica", il suo viso diviene viola.
Pier Peter
Pier Peter è uno strampalato economista innamorato del calciatore di Milan, Gennaro Gattuso. Assiduo sostenitore di George W. Bush e delle sue idee sull’economia, Pier Peter è piuttosto noioso e fa discorsi sullo stato dell’economia, ricorrendo spesso a termini astrusi e anglicismi.
Cetto La Qualunque
È forse il personaggio più celebre di Antonio Albanese. Politico calabrese depravato e corrotto, Cetto La Qualunque è vicino alla mafia, è un uomo perverso, che odia tutto e tutti e non ha rispetto per nulla. Si presenta come il grande politico che ha tutte le carte in regola per dare una svolta al paese e portare al cambiamento, la sua frase più celebre è "Cchiù pilu pi tutti” e i suoi comizi politici sono sempre infarciti di parole che terminano in mente: "Comunquemente", "Infattamente", "Spessatamente", "Tralaltramente", "Senzadubbiamente". Il personaggio è anche protagonista nel film che si intitola appunto «Qualunquemente».