"Arrival" è un film di fantascienza diretto da Denis Villeneuve, con protagonisti Jeremy Renner e Amy Adams. Al contrario di molti film sugli alieni, nei quali lo scontro con gli umani è quasi sempre inevitabile, in questa pellicola il regista sceglie un punto di vista diverso e pone la comunicazione al centro dell'intera storia. Quando 12 diverse navicelle aliene invadono la Terra, avvicinandosi a dodici diversi luoghi del pianeta, il mondo va in crisi e, mentre in luoghi come la Russia o la Cina emergono paura e ostilità, l'America cerca un punto di contatto.
Cast
Genere: Fantascienza
Uscita: 2016
Durata: 116'
Regista: Denis Villeneuve
Cast: Amy Adams, Jeremy Renner, Forest Whitaker
Trama
In un mondo in cui i contatti tra umani e alieni sono sempre più frequenti, sulla Terra sbarcano dodici navicelle extraterrestri. Nessuno sa il perché del loro arrivo, per questo motivo il governo degli Stati Uniti incarica la linguista Louise Banks di trovare un modo per comunicare con gli alieni e scoprire le loro intenzioni. Insieme alla donna, che tra l'altro sta attraversando anche un periodo terribile a livello personale, collaborano Ian Donnelly, fisico teorico, e il colonnello Weber. Nel frattempo, la razza umana si prepara a dichiarare guerra al nemico venuto da un altro pianeta.
Trailer
10 cose da sapere
Ispirazione
Il film si ispira al racconto breve "Storia della tua vita", scritto da Ted Chiang nel 1998.
La storia
Il film racconta la vicenda della linguista di talento Louisa Banks (Amy Adams) la cui tranquilla vita accademica viene interrotta quando viene contattata dal Governo, che decide di affidarsi al suo talento per trovare il modo di comunicare con gli alieni. A contattarla è il colonnello Weber (Forest Whitaker) mentre ad aiutare Louisa c'è il matematico Ian (Jeremy Renner). Insieme, i due cercano il modo di parlare con gli alieni, mentre intorno a loro la tensione si fa sempre e si intensificano le violenze.
Il linguaggio degli alieni
Per la realizzazione di questo film, il regista Denis Villeneuve e lo sceneggiatore Eric Heisserer hanno messo a punto un particolare tipo di linguaggio alieno che fosse funzionale alla storia. Il team della scenografa Patrice Vermette, insieme a Heisserer, ha dato vita a una serie infinita di logogrammi da utilizzare nel film.
Il supporto degli esperti
«Sognavo di fare un film di fantascienza già dall'età di dieci anni - spiega il regista Denis Villeneuve - credo che questo genere possieda il potenziale ed i mezzi per esplorare la nostra realtà in modo molto dinamico», ha poi aggiunto. Per realizzare un racconto che fosse credibile e scientificamente accurato, il regista ha richiesto la consulenza degli scienziati Stephen Wolfram e di suo figlio Christopher Wolfram soprattutto per accertarsi che la terminologia utilizzata, la grafica e persino le raffigurazioni utilizzate fossere pertinenti.
L'università
Le riprese all'interno dell'università, sia quelle in classe che quelle realizzate nella caffetteria, sono state girate presso la HEC Montréal University.
Nomi noti
I due principali alieni del film si chiamano Abbott e Costello, stessi nomi degli alieni presenti nell'episodio "I mastini di Baskerville", nella serie tv BBC "Sherlock".
Di cosa parla il film
La protagonista del film è Amy Adams e l'attrice riveste il ruolo della linguista che si deve occupare di entrare in contatto con gli alieni. Sebbene la linguistica e la comunicazione rivestano un ruolo centrale nella storia, il film parla in realtà anche di amore, speranza, perdita e di rapporti umani.
Gli Alieni
Per la realizzazione degli alieni, il regista Denis Villeneuve si è ispirato a balene, polpi, ragni ed elefanti. «Volevo che l'alieno fosse una creatura surrealistica, che proviene dal mondo dei sogni, degli incubi. Il loro corpo e i loro movimenti lasciano di proposito spazio all'interpretazione e si riveleranno solo con lo svolgersi della storia» ha spiegato. Anche sui suoni è stato fatto un lavoro di un certo pregio, traendo principalmente ispirazione dai suoni emessi dalle balene, particolarmente accentuati nella pellicola. Gli alieni sono difatti muti, ma quando si muovono o fanno qualcosa, i rumori diventano notevoli.
La colonna soora
A curare le musiche del film c'è Jóhann Jóhannssón che ha realizzato una colonna sonora in grado di servire la storia e di accentuare l'impianto visivo di immagini suggestive e al tempo stesso inquietanti.