Dalla commedia romantica a quella in stile Anni 50, dal dramma al film d'azione: ecco dieci pellicole da condividere con la dolce metà
-Amore, guardiamo un film?
-Certo cara, quale vorresti vedere?
Quanti vostri dopo-cena sono iniziati così, per poi finire nel mare dei numerosi titoli a disposizione o tra le novità di Netflix, se preferite, senza riuscire a cavare un ragno dal buco?
Non preoccupatevi, come al solito veniamo in vostro soccorso per suggerirvi dieci film da vedere in coppia, qualsiasi tipo di coppia siate.
Ce n'è per tutti, ovviamente, sia che vi piaccia George Clooney, sia che siate amanti di Woody Allen, o del Cinema francese di "17 ragazze".
Elizabethtown, Cameron Crowe
Consigliato alle coppie trainate da una "lei" spensierata, ottimista e intraprendente, oppure a chi cerca nel partner principalmente un appoggio saldo per sconfiggere le delusioni della vita.
Orlando Bloom interpreta Drew, un ragazzo (o giovane uomo?) di successo che disegna scarpe innovative e su cui l'azienda per cui lavora ha puntato molto (il suo capo dei capi ha il faccione del buon Alec Baldwin). Dopo l'apparente successo iniziale, il povero Drew inizia una fase di tremenda caduta: la sua nuova scarpa non funziona e, soprattutto, il padre viene a mancare nel suo paese d'origine: Elizabethtown. Nel suo viaggio per riscoprire le origini di un padre con cui non andava molto d'accordo, tra pensieri suicidi e una madre psicologicamente destabilizzata dagli eventi, incontrerà una hostess simpatica e invadente (nel senso buono), che lo aiuterà a cambiare la sua vita. Pur con il dramma di fondo, i toni sono ironici e scanzonati, è un film simpatico e piacevole che sempre più si trasforma in commedia sentimentale con il passare dei minuti. Bravo Orlando Bloom, bravissima Kristen Dunst, un vero fiume in piena nei panni della hostess.
The Big Sick, Michael Showalter
L’ideale per le coppie improbabili in cui lui e lei sono diversissimi, ma pronti a fare qualunque cosa per stare insieme.
"The Big Sick" è una commedia romantica del 2017 molto acclamata dalla critica americana, tanto da esser candidata all’Oscar come miglior sceneggiatura originale. Diretta da Michael Showalter, con la sceneggiatura di Kumail Nanjani (che nel film è anche attore protagonista) ed Emily V. Gordon. I due sono marito e moglie nella realtà e hanno basato la trama del film sul loro primo incontro. Il film racconta infatti la storia di Kumail Nanjani, ragazzo di origini pakistane che si innamora di Emily (Zoe Kazan), un’occidentale. Tiene nascosta la relazione ai genitori, che continuano a presentargli ragazze pakistane nella speranza di combinare un matrimonio. La reazione di Emily alla scoperta non sarà delle migliori e a complicare il tutto ci pensa l’improvvisa malattia di lei, che obbligherà Kumail a riconquistarla anche cercando di ottenere la fiducia dei potenziali futuri suoceri.
Tutto può accedere a Broadway, Peter Bogdanovich
Visione suggerita a coppie di buona istruzione, molto stabili e che non conoscono gelosie; astenersi partner sospettosi, tradizionalisti o privi di uno spiccato senso dello humor.
Grande ritorno di Peter Bogdanovich, che mette insieme una commedia corale su una compagnia teatrale newyorkese. Ci sono tutti gli elementi della commedia sofisticata degli Anni 50, ma non si disdegna la risata facile da film natalizio, con tradimenti incrociati, mogli che fanno improvvisate e prostitute nascoste in fretta a furia nel bagno. Mattatore della scena è un ottimo Owen Wilson, regista della compagnia e amante premuroso, che però soffre del complesso di Pretty Woman, ovvero quella tendenza a salvare le escort dal loro mestiere. Valgono il prezzo del biglietto anche tutti gli altri personaggi (e relativi attori): Imogen Poots nei panni della protagonista è una bella scoperta (meglio vederla in inglese), Kathryn Hahn è la moglie ebrea del regista, Rhys Ifans riesce a far ancora più ridere di quanto fece in "Notting Hill" e Jennifer Aniston è stupefacente. Siamo nel cinema dell'assurdo situazionale e dell'ingegnosa ingegneria scritturale, ma ci si diverte davvero molto.
Irrational Man, Woody Allen
Particolarmente consigliato a coppie che condividono la passione per Woody Allen, possibilmente che si siano conosciute all'università, meglio se studiando Filosofia o Lettere.
Uno dei tre migliori Woody Allen dai tempi dello spartiacque "Match Point", vede per la prima volta insieme Joaquin Phoenix ed Emma Stone (amatissiama da Allen). Si tratta della vicenda di un docente di filosofia molto apprezzato dagli studenti e dalle donne (e per ovvia conseguenza dalle donne-studentesse), che appena trasferitosi nella nuova università, finirà per (tentare di) tradurre in pratica alcune delle sue teorie filosofico-morali meno condivisibili per l'essere umano mediamente moralizzato, finendo in una storia d'amore che si tingerà di giallo. Film allenianissimo nei dialoghi e nei rapporti umani tra i due protagonisti, con poche battute di spirito fini a se stesse, ma buone. È il dilemma chiave a prendersi sarcasticamente la scena, quello di un uomo che grazie ai suoi studi si sente svincolato dalla morale comune: ne deriva un intreccio un po' assurdo e un po' divertente.
Florida, Philippe Le Guay
Indicato soprattutto a coppie che, ahiloro, sono costrette a tenersi in casa suocere anziane o simili, ma anche a chi queste cose non le ha ancora vissute perché è troppo giovane (in questo caso prevarrà la fase ridens del film).
Regia francese e borghese (Phlippe Le Guay è lo stesso di "Molière in bicicletta") per un film molto discreto nei modi, ma allo stesso tempo abbastanza potente e tristemente realistico per contenuti, seppur privilegi sempre il lato ironico e in qualche modo ridicolo della situazione. Jean Rochefort (attore come al solito formidabile) è un signore ormai ben più che attempato, un po' narciso ma simpatico, che purtroppo sta sul confine tra demenza senile e Alzheimer. Di lui si fa carico la figlia Carole (la sempre più brava Sandrine Kimberlain, guardatevi anche "Quand on a 17 ans"), sempre di corsa tra il suo lavoro, le varie badanti che hanno continui problemi con il padre e la sua vita privata. Molto divertente (la piacevolezza è accresciuta soprattutto dall'interpretazione dei due protagonisti), con spazio per qualche piccola lacrimuccia e con un bel ribaltone nel finale.
Focus - Niente è come sembra, Glenn Ficarra & John Requa
Per coppie insieme da poco, in cui vige ancora il sospetto dell'altro, ma con grande passione e buoni propositi per il futuro.
Nicky (Will Smith) è un abilissimo ladro a capo di un manipolo di truffatori e scippatori d'alto bordo, che un giorno viene abbordato dalla bellissima e seducente Jess (Margot Robbie), aspirante-ladra poco esperta ma sorprendentemente talentuosa. Sarà passione immediata, ma anche trabocchetti dettati dalla deformazione professionale tra i due, che per trasformare la loro relazione in un amore duraturo, dovranno necessariamente passare per i vari sospetti che hanno uno nei confronti dell'altro. L'intreccio, tra amore e "colpi" che si fanno sempre più seri e pericolosi è molto ritmato, Will Smith ha ancora il fisico di un venticinquenne (anche se di anni ne ha cinquanta).
Tra le nuvole, Jason Reitman
Da vedere nel caso in cui i due partner, prima di conoscersi, siano stati inguaribili single. Buono anche per giovani coppie in carriera che cercano un modo per districarsi nello spietato mondo del capitalismo estremo.
Bella commedia, di quell'interessante caso che è Jason Reitman, il quale allora arrivava da due bei successi come "Thank You for Smoking" e "Juno". Commedia cinica e disillusa, immersa nell'incertezza e nella durezza del mondo del lavoro negli USA, quello dei tagli del personale e delle teste da tagliare. George Clooney (qui in una delle sue interpretazioni più riuscite) è Ryan Bingham, addetto alle risorse umane esperto in licenziamenti, che passa le sue settimane girando per gli States per andare a portare la sue esperienza comunicativa nelle aziende che si stanno riorganizzando: il suo ruolo è dire ai malcapitati di turno che dovranno proprio iniziare a cercarsi un altro lavoro. Durante uno dei suoi viaggi incontrerà Alex (Vera Farmiga), collega con la quale condivide la visione del mondo, oltre che saltuariamente i letti dei vari aeroporti in cui si incontrano. Peccato che il cinico e spietato tagliatore di teste scoprirà che il cinismo non vale solo nel mondo del lavoro. Ottimo ritmo, ottima regia e bravi i due attori, protagonisti di dialoghi molto piacioni.
Brooklyn, John Crowley
Perfetto per chi è emigrato dalla campagna alla città, trovando nel partner una nuova vita.
Storia qualunque della ragazza qualunque Eilis (Saoirse Ronan), irlandese di nascita che negli Anni '50 decide di emigrare a New York per cercar fortuna. Troverà un lavoro e troverà un uomo italiano pazzamento innamorato di lei, ma quando dovrà tornare temporaneamente in Irlanda per questioni familiari, tutto verrà messo in discussione. Buon film dal punto di vista descrittivo, che ci mostra la vita degli irlandesi-immigrati con intelligenza e sottile acume. Meno avvicente la trama, che però sta in piedi ed è sorretta da una sceneggiatura precisa e da personaggi ben costruiti (a parte la protagonista, i due ometti che se la contendono sono molto attentamente delineati). Molto apprezzato al Sundance e al Festival di Torino, "Brooklyn" è stato anche candidato a tre Oscar (film, sceneggiatura e attrice protagonista), senza però portare a casa neanche una statuetta.
Mr. & Mrs. Smith, Doug Liman
Perfetto per le coppie di lunga data che riescono a sorridere dei piccoli problemi quotidiani perché sanno che, alla fine, l’amore trionfa sempre.
Non si può parlare di film da vedere con la propria dolce metà senza nominare "Mr. & Mrs. Smith", film del 2005 con protagonisti Brad Pitt e Angelina Jolie, che proprio durante le riprese si sono conosciuti e innamorati (quando lui stava ancora divorziando da Jennifer Aniston). Il film mescola romanticismo e azione nel raccontare la vita di coppia dei coniugi Smith, sicari professionisti ignari l’uno della professione dell’altra. I due conducono una vita di coppia piuttosto monotona e ormai priva di passione, ma tutto cambia quando vengono ingaggiati dalle rispettive agenzie per la stessa missione. Una volta scoperta la verità sulla professione del partner, le cose si fanno ancora più complicate. Vengono infatti incaricati di uccidersi a vicenda e loro sembrano ben intenzionati a farlo. O forse no?
Tutto può cambiare, John Carney
Per coppie ottimiste, amanti della musica leggera e non ossessionate dal successo; di quelle che amano mischiare il lavoro e l'amore in progetti comuni e in controtendenza. Astenersi hater di Keira Nightley.
Greta (Keira Knightley) e il suo fidanzato (il già cantante dei Maroon 5 Adam Levine) sono innamorati e si trasferiscono a New York per provare a sfondare nel mondo della musica. Una sera mentre sta suonando in un locale, Greta incontra Dan Mulligan (Mark Ruffalo), un discografico caduto in disgrazia per via della sua testa dura e forse anche dell'alcool, che resterà folgorato dal talento della bella sconosciuta. Metteranno insieme le proprie forze per produrre un disco e, contemporaneamente, superare i loro problemi umani. Belle le musiche prodotte dai due, tutte in realtà scritte da Gregg Alexander (frontman dei New Radicals) e cantate dalla stessa Keira Knightley.
17 ragazze, Delphine & Muriel Coulin (2011)
Per coppie molto giovani, ancora in grado di fare della libertà (come leggerezza e autodeterminazione) un valore.
Preso spunto dal caso di ormai quasi dieci anni fa delle "ex-vergini di Salem", le due sorelle e registe d'oltralpe provano a raccontare la vicenda romanzandola e francesizzandola (nei luoghi, ma anche nei modi e nei linguaggi cinematogafici). Si tratta della storia di diciassette liceali che decidono scientemente (a parte forse la prima) di farsi ingravidare pur senza avere un fidanzato, in parte per difendere l'amica Camille dagli guardi sospettosi degli abitanti del paese, in parte per attuare una rivoluzione generazionale nei confronti dei genitori e del mondo intero, convinto (a torto) di avere già soluzioni preconfezionate per tutto. Se per certi versi questo film potrebbe far pensare a un contro-sessantotto moderno in favore della causa pro-life, in realtà le rivendicazioni delle ragazze sono di piena autonomia e del tutto anti-ideologiche, per un film che vuole essere (e resta) una commedia, per quanto provocatoria e originale.