Buon compleanno Matt Damon! 10 film belli da vedere
Per festeggiare i 46 anni dell'attore, ripercorriamo la sua carriera attraverso dieci bellissime pellicole, da Will Hunting - Genio ribelle a The Martian
L’8 ottobre Matt Damon compie 46 anni, proprio mentre in tutto il mondo, centinaia di migliaia di spettatori si stanno riversando nei cinema per vederlo in The Martian, il nuovo film di Ridley Scott in cui interpreta un astronauta che resta bloccato da solo su Marte. Se il suo personaggio se la vede brutta, non abbiamo dubbi che invece il biondo attore passerà una bella giornata di festa, assieme alla moglie Luciana Bozàn Barroso e alle loro quattro figlie!
E poi, facendo un bilancio della sua carriera (si sa che a questo spingono i compleanni), non può che ritenersi soddisfatto: venti anni fa, in questo periodo, stava girando Il coraggio della verità, il primo film che lo vedeva protagonista, e da allora ne ha fatta di strada! Al punto che indicare una Top 10 dei suoi film più belli vuol dire lasciare fuori tantissimi titoli significativi. Ci abbiamo provato comunque, rendendo soprattutto omaggio alle collaborazioni coi registi più prestigiosi e ai personaggi che sono rimasti di più nel cuore dei suoi fan, come il mitico Jason Bourne o l’ambiguo Mr. Ripley.
Will Hunting – Genio ribelle (Gus Van Sant, 1997)
Uno dei primi film, e già Matt Damon parte col botto! Interpretando uno studente geniale ma con evidenti problemi di socializzazione, la cui corazza potrà essere scalfita solo dall’insegnante Robin Williams, Damon offrirà un’ottima prova delle sue doti attoriali, e non solo. Lo script del film è opera sua e di Ben Affleck, amico da sempre (già da ragazzini abitavano a un paio di isolati di distanza): i due si aggiudicano l’Oscar per la migliore sceneggiatura originale e improvvisamente raggiungono l’attenzione della fabbrica del cinema. Entrambi sono ancora lontani dal compiere 30 anni, ma nessuno ha dubbi che sono da tenere d’occhio.
Salvate il soldato Ryan (Steven Spielberg, 1998)
Questo è decisamente il suo primo grande successo, che lo fa conoscere al grande pubblico. Come una grande star, si fa aspettare: quante ne devono passare, quei poveri otto soldati, prima di trovare il giovane Ryan, ultimo sopravvissuto di quattro fratelli soldati! Poche inquadrature e subito ruba la scena a Tom Hanks, e quando rifiuta di tornare dalla madre, dicendo “ditele che quando mi avete trovato io ero qui, e stavo con gli unici fratelli che mi sono rimasti e che in nessun modo li avrei abbandonati”, ci ha definitivamente conquistato, e siamo tutti pronti a restare a presidiare quel maledetto ponte con lui!
Il talento di Mr. Ripley (Anthony Minghella, 1999)
Quell’aria da bravo ragazzo, gli occhialini, i capelli in ordine, il sorriso aperto: toglietevelo dalla testa, di Mr. Ripley è meglio non fidarsi, anzi è meglio non incontrarlo proprio! Matt Damon presta per la prima volta il volto a un personaggio cattivo – protagonista dei romanzi di Patricia Highsmith – e lo fa benissimo, tanto che quell’arrampicatore sociale senza scrupoli, costretto alla solitudine a causa della tela di intrighi da lui stesso tessuta, alla fine ci fa quasi tenerezza.
Ocean's Eleven - Fate il vostro gioco (Steven Soderbergh, 2001)
Entrare nel cast di Ocean’s Eleven, al fianco della meglio gioventù hollywoodiana – con Brad Pitt, George Clooney, Don Cheadle, Casey Affleck, Julia Roberts – è per Matt Damon la consacrazione definitiva, senza contare che le amicizie strette sul set continueranno a rinsaldarsi nel tempo. Scontata poi la partecipazione ai successivi sequel: ormai Damon fa parte dello Star System!
The Bourne Identity (Doug Liman, 2002)
Visto che col crimine ci sa fare, ecco che Matt Damon viene reclutato per interpretare l’ex agente segreto Jason Bourne, protagonista di una serie di romanzi di enorme successo di Robert Ludlum. La saga è composta da tre film, l’ultimo dei quali – The Bourne Ultimatum - chiude le avventure di questa travagliatissima spia. Esce poi lo spin-off The Bourne Legacy con protagonista Jeremy Renner, ma a quanto pare la saga non può fare a meno di Matt Damon: e infatti è annunciata una sua partecipazione al quinto capitolo, in uscita nel 2016.
The Departed - Il bene e il male (Martin Scorsese, 2006)
L’aria da bravo ragazzo, già notata da Minghella, gli torna di nuovo utile: stavolta è addirittura Martin Scorsese a servirsene, per quello che rimane uno dei migliori film del regista italo-americano. In The Departed, Matt Damon sfrutta ancora la sua faccia d’angelo per il suo ruolo più cattivo: Colin Sullivan, brillante recluta pronta a far strada in polizia, in realtà spietata talpa al soldo della mafia, nemesi del povero Billy Costigan (Leonardo Di Caprio), agente segreto infiltrato nella malavita. Damon è talmente odioso e mellifluo in questo film che, una volta finito di vedere non si può fare a meno di esclamare “io l’ho sempre detestato quell’attore lì!”, salvo cambiare idea al film successivo!
Invictus
Pare che la prima cosa di cui si sia preoccupato Matt Damon, quando gli è stata proposta la parte di Francois Pineaar - il campione di rugby sudafricano che ha portato la sua squadra a sollevare la coppa del mondo, smentendo tutti i pronostici – sia stata la differenza fisica. Pienaar è un atleta alto 1,91 m., Matt non arriva neanche a 1,80. “Ci penso io!”, pare abbia detto Clint Eastwood, e infatti ha posto le telecamere in modo da far sembrare l’attore un gigante: è talmente credibile che alla fine del film ci si chiede perchè Matt Damon non abbia fatto carriera in ambito sportivo!
Hereafter
Dopo un’interpretazione molto fisica, Clint Eastwood sceglie di nuovo Matt Damon, stavolta per affidargli una parte estremamente introspettiva: si tratta di George, un operaio che ha il dono (e la dannazione!) di poter comunicare con i morti. Qui, il nostro festeggiato è bravissimo a tratteggiare il tormento di quest’uomo, condannato alla solitudine e costretto a misurarsi in continuazione con la disperazione di chi cerca un contatto con l’aldilà. Per fortuna che c’è un happy end, perché, preparatevi, in questo film si soffre parecchio!
Promised land
Tratto da un romanzo di Dave Eggers, con una sceneggiatura scritta da Matt Damon, il film doveva segnare l’esordio alla regia dell’attore, che a quanto pare sogna di passare (come l’amico Ben Affleck) dietro la macchina da presa. Purtroppo per una serie di problemi produttivi, alla fine la regia è stata affidata a Gus Van Sant, ormai un socio di vecchia data, viste le precedenti collaborazioni! Matt Damon ha fatto buon viso a cattivo gioco ed è rimasto almeno a interpretare il personaggio del protagonista, fornendo una delle sue interpretazioni migliori. Dai Matt, sarà per la prossima volta!
The Martian
Al cinema proprio in questi giorni, il film diretto da Ridley Scott e tratto dal best-seller “L’uomo di Marte” di Andy Weir sta attirando un pubblico sempre più grande! La storia di Mark, astronauta che, creduto morto dal resto dell’equipaggio, viene abbandonato su Marte, non può che scioccarci, anche se non siamo appassionati di film ambientati nello spazio! Tanto più che il recupero pare difficile, visto che una nuova missione di salvataggio impiegherebbe quattro anni prima di raggiungere nuovamente il pianeta rosso. Ce la farà l’uomo a tornare sul suo pianeta? Spiacenti, non ve lo possiamo proprio dire...