Dalle performance di Justin Timberlake, Sting e John Legend fino alla standing ovation per Meryl Streep e l'annuncio finale del Miglior Film "Moonlight"
L'89° edizione della cerimonia degli Oscar rimarrà alla storia soprattutto per il finale. Proprio nel momento clou dello show, quello che aspettavamo da tutta la notte, sul palco del Dolby Theatre di Los Angeles si compie una gaffe che sconvolge la sala: Warren Beatty e Faye Dunaway ricevono la busta sbagliata e annunciano come Best Picture il film La La Land. Il foglio che si ritrovano tra le mani, in realtà, è quello (già letto) che annuncia l'Oscar come miglior attrice per Emma Stone in «La La Land». Il miglior film del 2017, secondo l'Academy, è invece Moonlight, piccolo capolavoro drammatico basato sull'opera teatrale In Moonlight Black Boys Look Blue di Tarell Alvin McCraney. Il film si aggiudica tre Oscar in totale, compresi Miglior attore non protagonista (Mahershala Ali) e Migliore sceneggiatura non originale.
Tra i momenti migliori della serata, invece, dobbiamo annoverare la standing ovation per Meryl Streep, omaggiata dal conduttore Jimmy Kimmel e le performance musicali di Sting, Justin Timberlake e John Legend. Vediamo insieme tutti i migliori momenti.
A pochi minuti dall'inizio della cerimonia parte un'emozionante standing ovation per Meryl Streep. Jimmy Kimmel la omaggia ironizzando sul noto tweet di Trump: «È riuscita per più di cinquanta film a fingere di essere una grande attrice, ma noi sappiamo che è molto sopravvalutata nella sua lunga e smorta carriera». Il conduttore invia poi in diretta un tweet taggando il presidente USA: «Trump, sei sveglio? Meryl ti saluta».
La cerimonia degli Oscar prende poi inizio con il divertimento: Justin Timberlake si esibisce con Can't stop the feeling (colonna sonora di Trolls, in nomination) e la sala reagisce ballando.
Oscar agli italiani per il trucco
Il secondo premio assegnato è quello per Miglior trucco e acconciatura e viene vinto da Christopher Nelson e dai due italiani Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini, per Suicide Squad. Il film vince su «A Man Called Ove» e «Star Trek Beyond». Nel discorso di ringraziamento, Bertolazzi dedica il premio a tutti gli immigrati, mentre Gregorini lo dedica alla moglie, venuta a mancare da poco tempo. Occhi lucidi in sala.
La scienziata di 98 anni che lavorò per la NASA
Katherine Johnson ci spiazza: la scienziata, che iniziò a lavorare per la NASA nel lontano 1953, è una delle donne che ha ispirato il film Hidden Figures (Il diritto di contare). A 98 anni di età, la Johnson sale sul palco accompagnata e ringrazia la platea. Ancora una standing ovation.
Viola Davis
Viola Davis si aggiudica l'Oscar come miglior attrice non protagonista per il ruolo di Rose Lee Maxson in Fances, di Denzel Washington. Nel suo commovente discorso, ringrazia marito, figlia e genitori piangendo: «Sono così grata a Dio per aver scelto me come vostra figlia, in questo mondo». La Davis era alla terza nomination e al primo Oscar nella sua carriera.
Jimmy Kimmel chiama una pioggia di dolci: «Sarebbe anti-americano non avere caramelle quando si parla di cinema! Ci sono anche i popcorn, ma arrivano più tardi». E così che, nello stupore generale, dal soffitto iniziano a cadere lentamente dei piccoli paracadute di tulle bianchi con un sacchetto pieno di caramelle.
"Il cliente": Charlize Theron e Shirley McLaine
Un'altra standing ovation, questa volta per Shirley McLaine, che insieme alla splendida e raggiante Charlize Theron annuncia l'Oscar per il miglior film straniero, andato a Il Cliente di Asghar Farhadi. Il regista, che non era presente alla cerimonia per protesta contro le misure restrittive imposte da Trump a sette paesi (Iran compreso) per l'ingresso negli Stati Uniti, ha fatto leggere il suo discorso: «La mia assenza è un atto di rispetto verso i miei concittadini e quelli di altri sei paesi, che hanno subito una mancanza di rispetto per una legge disumana. Dividere il mondo in due categorie, noi e i nostri nemici, porta alla paura».
Sting
Quando sul palco sale Sting, la platea rimane in silenzio ad ascoltare. Incanta con una versione chitarra e voce di "The Empty Chair"; la canzone, scritta insieme al compositore J- Ralph, compare nel documentario Jim: The James Foley Story, che racconta la storia del giornalista americano catturato e decapitato dai jihadisti dell'Isis. Sting dedica il brano a lui e a tutte le vittime del terrorismo.
Come potevamo immaginare, l'Oscar per "Best original song" finisce nelle mani di La La Land, grazie a City of stars. Sale quindi sul palco John Legend, che recita anche un cammeo nel film, a cantare il bellissimo brano.
Quello che doveva comparire tra i migliori momenti, rimarrà alla storia come uno dei momenti peggiori di tutti i tempi per l'Academy: l'annuncio della statuetta per il miglior film, momento atteso da molte ore, viene fatto da Warren Beatty e Faye Dunaway. Beatty esita un po' quando tira fuori il foglietto dalla busta; nell'indecisione, passa il foglio alla Dunaway che annuncia "La La Land". Dopo pochi minuti di festeggiamenti, la gaffe: la busta messa tra le mani di Beatty era quella per Miglior attrice (che vedeva vincere, appunto, Emma Stone per La La Land) e non quella per Miglior Film.
L'Oscar per Best Picture viene vinto da Moonlight, nello stupore generale misto a gioia e imbarazzo.
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