Il 25 agostoTim Burton compie 57 anni! I nostri auguri sono tanto più affettuosi quanto più si gonfiano di riconoscenza per l’intero universo che questo artista ha saputo creare nel corso della sua prolifica carriera. Da ragazzino appassionato di film considerati di serie B (come gli horror di Mario Bava o quelli in stop motion realizzati da Ray Harryhauser) a grande autore hollywoodiano il passo non è certo breve, eppure Tim Burton c’è riuscito, tanto che ormai l’aggettivo “burtoniano” è diventato di uso comune e oggi è uno dei pochissimi registi il cui solo nome evoca un’atmosfera ben definita, un tocco inconfondibile anche per chi mastica poco i frutti della settima arte.
Abbiamo scelto di festeggiarlo con una selezione di 10 meravigliosi personaggi dei suoi film, che tuttora popolano il nostro immaginario e che, ne siamo certi, sopravviveranno alla prova del tempo, continuando a donarci grandissime emozioni.
Beetlejuice (Id., 1989)
“Beetlejuice, Bettlejuice, Bettlejuice!” e, prima che abbiate finito di invocarlo per la terza volta, ecco che un brutto spiritello - interpretato da un irriconoscibile Michael Keaton – si materializzerà davanti a vostri occhi. Sempre che siate morti, beninteso: perché questo assurdo personaggio altri non è che un bio-esorcista, ovvero un fantasma che accorre in aiuto ai “novelli deceduti” che intendono sbarazzarsi della presenza di esseri viventi molesti. Lo script sembrava un progetto strampalato senza né capo né coda ma Tim Burton riesce a infondere il suo tocco magico alla storia, e Keaton dovrà aspettare Birdmanper un’altra interpretazione altrettanto memorabile. Il successo è immediato e il Beetlejuice - Spiritello porcello diventa in breve un vero e proprio fenomeno di culto.
Joker (Batman, 1989)
Prima che Christopher Nolan puntasse la macchina da presa su Gotham City e molto prima che il suo cavaliere oscuro fosse minacciato dall’inquietante Joker interpretato da Heath Ledger, nessuno avrebbe mai pensato che potesse esistere un clown più abbietto e spaventoso di quello impersonato da Jack Nicholson in Batman di Tim Burton. Ma non pensate che il tempo abbia mitigato il suo fascino malefico: col suo ghigno perenne, il Joker di Burton rimane uno di migliori cattivi della storia del cinema!
Edward mani di forbice (Id., 1990)
Johnny Depp ha 27 anni, ma è solo ora che l’attore americano incontrerà la persona che darà la svolta alla sua carriera: Tim Burton gli offre il ruolo di Edward - Mani di forbici, sventurato Pinocchio moderno che resta orfano del suo Geppetto prima che questi riesca a portarlo a termine. Ed ecco che Edward è condannato a restare incompiuto, con un mazzo di cesoie al posto delle mani ma, nonostante la sua evidente diversità, trova il modo di farsi accettare (almeno inizialmente) dalla piccola comunità locale. Troverà anche l’amore ma la sua sarà una gioia effimera... e, diciamoci la verità, senza quell’epilogo tragico e romanticissimo forse Edward non sarebbe rimasto scolpito così a fondo nei nostri cuori!
Jack Skeletron (The Nightmare Before Christmas, 1993)
Capo del paese di Halloween – popolato da spiritelli che tutto l’anno fanno preparativi per la festa di fine ottobre – Jack Skeletron rimane folgorato quando scopre l’esistenza del Natale e decide di farlo suo, rapendo Babbo Natale e sostituendosi a lui, con risultati a dir poco maldestri. Per quanto il nome del regista compaia nel titolo originale del film, si tende spesso a dimenticare che Tim Burton è il produttore e l’autore del soggetto, ma la regia fu di fatto affidata all’amico e socio Henry Selick. In ogni caso, non potevamo escludere, da questa lista, l’audace scheletrino che, con la sua perenne insoddisfazione, e il suo estremo tentativo di sfuggire a una quotidianità trita e ritrita, incarna perfettamente il personaggio burtoniano per antonomasia che non possiamo fare a meno di adorare!
Bela Lugosi (Ed Wood, 1995)
Qui Tim Burton rinnova la sua collaborazione con Johnny Depp (iniziando a costruire un rapporto che si consoliderà ogni anno di più), ma il personaggio che fa più breccia nel cuore degli spettatori – soprattutto tra i cinefili più incalliti – è quello di Bela Lugosi, interpretato da Martin Landau. Nel biopic dedicato al “peggiore regista di tutti i tempi” ovvero lo spiantato ed entusiasta Ed Wood, non poteva mancare la figura del grande attore ungherese – noto principalmente per aver indossato più volte i canini del conte Dracula – che, caduto in disgrazia alla fine della sua carriera, ostaggio delle droghe e preda dei creditori, finì per accettare particine in film di serie Z. Landau tratteggia con dolcezza e senza ricorrere alla caricatura le tappe finali di questo mostro sacro del cinema, che dorme con le braccia incrociate sul petto e non si arrende all’idea di essere un comune mortale.
Alieni (Mars Attacks! 1996)
Lunghi mantelli colorati, occhi enormi e malefici, il volto simile a quello di un teschio sormontato però da un cervello di dimensioni abnormi, sono armati fino a i denti e le loro astronavi stanno oscurando i cieli di tutto il pianeta. Una volta tanto, fidatevi delle apparenze: questi alieni sono davvero spietati e hanno intenzione di annientare la popolazione terrestre. Riusciranno gli uomini a salvarsi? Con Mars Attack Tim Burton ci trascina in un’avventura fantascientifica dal sapore anni ’50, completamente avulsa dal politically correct e quasi del tutto priva di eroi significativi: la razza umana si mostra gretta, egoista, sciocca e frivola, e quasi si arriva a tenere per gli alieni, la cui malvagità gratuita raggiunge picchi di comicità inedita in un film del genere. Non temete: il lieto fine c’è e non è a favore dei marziani, eppure gli extraterrestri ne escono comunque vincitori... Non saranno riusciti a conquistare il pianeta, ma il pubblico sì.
Ichabod Crane (Il mistero di Sleepy Hollow, 1999)
Forse il miglior risultato del sodalizio Burton-Depp è raggiunto da questo horror gotico che vede un terrificante cavaliere senza testa decapitare senza pietà decine di persone innocenti. Dalla città - una New York ancora agli arbori, siamo nel 1799 - arriva l’agente di polizia Ichabod Crane, famoso per avvalersi, nelle sue indagini, di rivoluzionarie tecniche scientifiche. Il progresso è dietro l’angolo, il nuovo secolo è ormai alle porte e sembra che non ci sia più spazio per le antiche superstizioni. Eppure Ichabod, stregato anche dalla bella Katrina (Christina Ricci), dovrà ricredersi e lasciare che l’irrazionale prenda il sopravvento. Pochi minuti di recitazione di Christophen Walken (nei panni – anzi nell’armatura – del cattivo) rischiano di rubare la scena a Johnny Depp, che però tiene botta: con una mise che oscilla tra il dark e lo steam punk sbaraglia anche i cuori delle ultime spettatrici che si dicevano refrattarie al suo fascino. Le porte del nuovo secolo e di una nuova era si spalancano anche per lui!
Edward Bloom (Big Fish, 2003)
Un direttore di circo che soffre di licantropia, due gemelle siamesi che si interessano di spionaggio, una strega con un occhio di vetro che vede il futuro, un gigante buono che vive isolato: questi sono solo alcuni dei personaggi che popolano le storie che Edward Bloom racconta a suo figlio. Il padre (Ewan McGregor da giovane, Albert Finney da vecchio) sostiene che siano tutti racconti autobiografici, il figlio (Billy Crudup) scettico, inarca le sopracciglia e col passare degli anni si allontana sempre di più da questo genitore che vive così sradicato dalla realtà. Eppure la realtà a volte è più sorprendente di una favola e lasciarsi trascinare dalle vicende narrate da Edward è un piacere che – con la complicità di un lettore DVD – si può ripetere all’infinito.
Sweeney Todd (Id., 2007)
Johnny Depp, ancora. Stavolta nei panni di un barbiere (verosimilmente esistito davvero) che, reso pazzo dalla morte della moglie e della figlia, continua a esercitare la professione affincandola all’attività di serial killer. Non vi sarete fatti un’idea precisa del film finché non saprete che si tratta di un musical... E comunque anche così, sarà difficile immaginare con compiutezza il tipo di spettacolo che Tim Burton è riuscito ad allestire! Certo la tragica figura del barbiere, insensatamente feroce nella sua ricerca di vendetta, eppure così fragile, occupa una delle pagine più struggenti del cinema contemporaneo.
Da vedere e da canticchiare.
La Regina di Cuori (Alice in Wonderland, 2010)
Compagna di Tim Burton, per quasi 15 anni. Helena Bonham Carter compare in molti film del regista, interpretando sempre donne forti dal fascino un po’ dark. La vogliamo ricordare in particolare in Alice in Wonderland, perché, nelle regali vesti della Regina di Cuori ha saputo ridisegnarsi addosso un ruolo che nell’immaginario collettivo aveva le fattezze matronali del personaggio del film d’animazione della Disney. Helena Bonham Carter non teme di diventare caricaturale e - pur così brutta, ottusa ed esageratamente sproporzionata - riesce addirittura a fare tenerezza!