Giorgia: il primo ascolto di «Oronero»

Dal 30 settembre la grande voce italiana torna con un singolo che è molto più di una canzone

30 Settembre 2016 alle 02:29

Le canzoni senza contenuti sono delle scatole vuote. C'è chi fa successo con delle bellissime scatole vuote e c'è chi, nel racconto dei sentimenti e della vita in musica, quelle scatole cerca di riempirle, sempre. Un esempio in questo senso è Giorgia, che dal 30 settembre torna dopo un lungo periodo di assenza dalle scene con il singolo "Oronero". 

"Oronero", il nuovo album di inediti dal 28 ottobre

È un brano che parla dell'abuso del giudizio, dell'assenza di misura nelle parole, del modo in cui ogni giorno trattiamo malissimo chi ci circonda senza nemmeno accorgercene. È un brano che parte piano e voce che suona tanto classico quanto attuale attraverso le sfumature di un arrangiamento moderno curato ancora dalle mani magiche di Michele Canova.

L'«oro nero», che nel suo significato primario è il petrolio, considerato per lungo tempo e culturalmente prodotto di valore e preziosissimo, in questo brano diventa ciò che è davvero: un materiale che inquina (in questo caso, le relazioni tra gli esseri umani), un veleno che trasforma l'equilibrio in rabbia, la serenità in risentimento, i sentimenti in distanza.

Nell'era dei rapporti sempre più veicolati da un cellulare, qui si invita a non raccogliere il facile pregiudizio. «Questa sono io e loro sono Oronero» è il modo nel quale Giorgia punta i piedi contro un sistema che ci sta rendendo un enorme gruppo di persone tanto interconnesse quanto sole. Un enorme gruppo di anime che vogliono sapere tutto di tutti, ma che non si ascoltano per niente.

«Le parole fanno male, devi saperle usare». Qui abbandona ogni aspetto poetico e va dritta al punto con un messaggio chiarissimo, importante, materno. «Oronero» non è una canzone che parla d'amore, è una canzone per parla di un sentimento ancora più importante: il rispetto. L'abbiamo sempre dato così tanto per scontato che oggi non ne riconosciamo più il significato.

Giorgia, in poco più di tre minuti e con un'interpretazione nella quale supera se stessa (quindi è possibile farlo dopo così tanti anni di carriera!), ti mette davanti a un bivio, chiede di scegliere da che parte stare. Ti invita a vedersi in un bar invece di premere «Invio». Si diceva in giro che questo brano di Giorgia sarebbe stato un grande ritorno. I fatti dicono che questo singolo è molto più di una canzone: è spiazzante come la verità.

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