Max Pezzali, Nek e Francesco Renga in tour insieme nel 2018

Nek, Max, Renga è l'inedito trio che sarà in tour dal prossimo gennaio. Tre campioni del pop, per citare il singolo, "duri da battere"

Nek, Max pezzali e Francesco Renga  Credit: © Luisa Carcavale
11 Settembre 2017 alle 15:02

Non saranno i Police (power-trio amatissimo da uno dei tre protagonisti in questione) o Crosby, Stills & Nash, ma come dice Max Pezzali, interpellato nella conferenza stampa andata in scena a Milano, «anche noi, insomma, da quasi trent'anni ce la caviamo alla grande. Imbattibili magari no, ma duri da battere quello sì». Signore e signori, l'atteso tour (e forse in seguito pure qualcos'altro tipo un disco di inediti...) architettato da Nek, Max Pezzali e Francesco Renga sta tutto qui. Racchiuso in un mix di curiosità, mistero, simpatia (i tre scherzeranno per tutto il tempo) e un pizzico, giusto uno, di faccia tosta. Rigorosamente pop.

«Duri da battere», il testo e il video del nuovo singolo di Max Pezzali con Nek e Renga

L'idea pare sia nata dallo stesso ex leader degli 883 che aveva questa canzone chiusa nel cassetto da un po' («Duri da Battere», in programmazione radiofonica da poche ore e presente nel nuovo CD di Pezzali in uscita quest'autunno), ma non ne trovava la quadra. «Parla di debolezze naturali connesse alla razza umana – spiega Max con tanto di stiloso cappellino dei San Diego Padres – e di relativa determinazione nel voler sopravvivere. Mi serviva una voce potente per far passare meglio il concetto e ne ho trovate addirittura due, alias quelle di Filippo e Francesco. Da lì ci siamo detti: 'Ok, ci conosciamo da anni, ci si stima come artisti, abbiamo pure dei pubblici non dico omogenei, ma 'cugini' tra di loro: perché non combinare qualcos'altro?' E così è stato». E giù una bella pacca sulla spalla agli altri due astanti.

Nek rincara subito la dose: «Non c'è stata una strategia vera e propria, questo è chiaro, ma solo la curiosità di uscire dal proprio orticello, sindrome abbastanza abituale da parte di chi fa pop. Io, per esempio, in questo tour farò anche il bassista a tempo pieno e mi piacerebbe cantare Nessun Rimpianto, un brano di Max che adoro, però – ora come ora – è davvero difficile capire cosa accadrà.». E lo dice quasi da emozionato.

Si intromette Renga ampliando lo schema artistico e lanciando la prima gag della giornata: «Quel che è certo è che staremo sempre sul palco, tutti e tre assieme, senza nessuna pausa o uscita di scena. E poi ci scambieremo il repertorio, certo. Ma queste sono quisquilie rispetto al nostro vero obiettivo principale: ovvero presentare Sanremo 2019!». Risate in platea, ma un collega nota che c'è un buco nelle date che per ora coprono lo spazio temporale che va dal 20 gennaio al 20 febbraio e comprendono città come Brescia, Genova, Torino, Pesaro, Eboli, Acireale, Mantova, Padova e Firenze.

Buco che va dal 3 febbraio al 12, più o meno nello stesso periodo in cui andrà in scena il Festivalone ligure con Claudio Baglioni nei panni di direttore artistico. Come la mettiamo? Risponde con eloquente dose di senno lo stesso Pezzali: «Forse è un pochino prematuro parlare oggi di cosa accadrà tra cinque mesi. Alcuni ci hanno fatto anche notare che, per ora, non suoneremo né a Milano né a Roma, ma questo non vuol dire che abbiamo già gli stadi prenotati per l'estate prossima. Una cosa per volta, vediamo come va questa prima parte di tour e poi San Siro, nel mio immaginario, è solo il santo della mia città: Pavia.». Max, il pragmatico che fa il paio con Nek, l'entusiasta e Renga, il sornione. Se solo si mettessero assieme queste loro tre peculiarità odierne potrebbe comunque venir fuori un ottimo concerto condito da dell'eloquente pop Made in Italy.

E poi, si sa, gli italiani “do it better” quando – invece di farsi le pulci – si mettono a produrre cose assieme. Dal passaggio della borraccia tra Coppi e Bartali al Tour del '48, alla nazionale azzurra campione del mondo di Enzo Bearzot alle gigantesche tourné anni '70 di Dalla-De Gregori-Ron (il leggendario Banana Republic) a quella anni '90 targata Ramazzotti-Jovanotti-Pino Daniele arrivando fino al recente progetto formato da Daniele Silvestri, Max Gazzè e Nicolò Fabi. I nostri tre attualli moschiettieri sono stati forse ispirati da uno di questi nobili esempi? Nek: «Forse no, perché – ripeto – non c'è stata strategia. Io ora come ora non è che non conosco la scaletta: non so nemmeno quando e dove sarà il debutto dello spettacolo! (ride)». Rilancia Max: «Io andai nel '94 a sentire Eros, Pino e Lorenzo allo stadio di Brescia, se non ricordo male. Fu un grande successo di pubblico perché loro tre erano complementari ed affiatati sul palco. Un gran bel momento di musica. E forse sarà così anche per noi perché insomma non stai andando a vedere gli Slayer, Bocelli e i Public Enemy! C'è amalgama anche tra di noi.». Non fa una grinza.

Chiude Renga: «Venite a vederci perché io e Filippo porteremo il pubblico femminile mentre Max... i suoi fan maschili! (altre risate) E poi ci saranno delle sorprese, grosse sorprese che magari ascolterete solo in questa occasione. Come dici? Se canterò un brano dei Timoria? Eh, ma ora chiedi troppo...». La conferenza termina così, tra giochi di sguardi, sorrisi e abbracci, nemmeno troppo di circostanza. «Nek Max Renga – Il Tour» parte quindi col piede giusto. Il fiato, i muscoli e i gol verranno di conseguenza.

Le date

Queste le prime date di «NEK MAX RENGA, il tour»:

20 gennaio all’Unipol Arena di Bologna

22 gennaio al Brixia Forum di Brescia

25 gennaio all’RDS Stadium di Genova

26 gennaio al Pala Alpi Tour di Torino

29 gennaio all’Adriatic Arena di Pesaro

31 gennaio al Pala Sele di Eboli (SA)

3 febbraio al Pal’Art Hotel di Acireale (CT)

12 febbraio al Pala Bam di Mantova

16 febbraio all’Arena Spettacoli Padova Fiere di Padova

20 febbraio al Nelson Mandela Forum di Firenze

I biglietti per il tour, prodotto e organizzato da F&P Group, saranno disponibili dalle ore 16.00 di mercoledì 13 settembre su TicketOne.it e dalle ore 16.00 di lunedì 18 settembre nei punti vendita e prevendite abituali.

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