Arriva dopo due anni di attesa il nuovo album dei The Kolors, intitolato YOU, nei negozi e in streaming dal 19 maggio 2017. L'album, anticipato dal singolo «What happened last night» (feat. Gucci Mane & Daddy's Groove), è stato registrato tra Milano e Londra e siamo davvero curiosi di conoscerlo meglio nei dettagli. 12 brani pensati per stupire, con un forte lavoro produttivo e la cura nel sound che abbiamo imparato a conoscere e apprezzare. Ecco il racconto di questo album, canzone per canzone, dalla diretta voce di Stash. Buona scoperta.
Intro
L'apertura dell'album, synth e voce. Le liriche ruotano intorno al ritornello che dice «And it feels like someone is leaving my own life». Ho visto il film «Cambia la tua vita con un click» che non è un cult ma che mi ha fatto capire tante cose rapportandolo al nostro contesto. Il protagonista ha un telecomando con il quale può andare avanti e indietro nel tempo e rivivere situazioni, ma nella vita reale è un pilota automatico e perde tutto, rendensosi poi conto che la sua vita è stata vissuta da altri.
You
Forse il brano che meglio racchiude il topic dell'album: parla della ribellione a livello animale del nostro corpo a un tipo di atteggiamento che porta ad auto-condizionarsi e parlare, muoversi, vestirsi, vivere in un determinato modo. Tutto ciò è rappresentato graficamente dall'occhio in copertina, opera di Sergio Pappalettera: "The Big Brother is watching you" dei giorni nostri.
Crazy
Descrive la "high life", il vivere la notte, uscire, fare baldoria, e il giorno dopo svegliarsi con una persona accanto senza nemmeno sapere chi si è e guardarsi straniti. Volevamo raccontare una storia rappresentativa di come viene dipinto il "ballo" sui social e sul web, da chi ha la possibilità di fare la bella vita: le serate estreme fatte solo per poter postare foto e video online.
What happened last night (feat. Gucci Mane & Daddy's Groove)
Nel testo ci chiediamo cosa sia successo ieri, che è una cosa talmente universale che può andare bene con tutto: può riferirsi a un litigio con la tua fidanzata, a una rissa in un locale, a una notte da leoni, e così via. Abbiamo messo dentro il suono del caricatore di un fucile per dare l'idea di "Chi l'ha ucciso?" e nel ritornello stiamo facendo una denuncia contro la violenza, specialmente sulle donne: "Cosa ho fatto? Hao esagerato con la mia ragazza? Con mia madre?" Tutto questo sempre condizionato dalla tempesta di immagini che arrivano dal web, di quelle che ti capita di guardare sui social: risse, violenze, bullismo.
Don't understand
La classica ballad piano e voce è sempre preziona in un disco, ma per questo lavoro sentivamo l'esigenza di aggiungere dei suoni attuali, moderni. Forse è il brano che più mi ha preso emotivamente perché parla di una relazione finita, del "Non capisco perché ci stiamo lasciando" e alcune cose le ho scritte di impulso mentre stavo effettivamente vivendo una situazione simile".
Chemical Love
Questa è una vecchia demo del 2010 reinterpretata - all'epoca si chiamava "Living Alone" - ed era la nostra hit nel periodo in cui suonavamo nei localini.
Souls Connected
Ho scritto questo brano strumentale alcuni mesi fa subito dopo la scomparsa di mio nonno, una sorta di secondo padre per me. Mi sono catapultato in studio per mettere in musica la connessione tra la nostre anime e ciò che provavo, un piccolo viaggio che parte dalla tristezza degli accordi in minore e si sviluppa con una chitarra in stile Pink Floyd.
Crystallize
Crystallize è piena di sapori diversi ed è l'ultimo brano che abbiamo scritto: un electro-pop con il ritornello post-punk, che strizza anche l'oocchio a cose vecchie, dai Two Doors Cinema Club ai Depeche Mode: sonorità britanniche alle quali siamo molto legati".
High
Prodotta con i Daddy's Groove è il brano di stampo più house del disco, con il piano anni 90 ed 808 à la Calvin Harris. Racconta un classico scenario da discoteca con la ragazza che entra in sala e "ionizza" l'aria intorno a lei facendo uno show senza nemmeno rendersene conto. Storia da club life.
No
Un assaggio dei The Kolors di "Out", certo cresciuti di qualche anno. Come in altri episodi del disco si parla di una relazione contaminata dal mondo falso e patinato dei social, di una lei che si fa influenzare da come le sue amiche mostrano le proprie relazioni e si convince che il suo lui sia cambiato. Volevamo inserire le sonorità dell'album precedente, quello che ci ha permesso di arrivare al grande pubblico, ed è un po' figlia di "Everywhere".
Dream Alone (feat. Andy Bell & Gem Archer)
"Pala dell'accorgersi di aver buttato una relazione, del rendersi conto del male fatto a noi stessi e agli altri per colpa della finta immagine si cerca di dare, dell'apparire per forza in un determinato modo. Siamo ultra fan degli Oasis, quindi volevamo che sul disco ci fosse un brano che richiamasse quelle sonorità ma abbiamo fatto di più: abbiamo inserito proprio alcuni membri della band: Andy Bell, con il quale ho scritto anche il testo e Gem Archer.