Festival di Sanremo 1977

Trionfano gli Homo Sapiens con « Bella da morire» davanti ad altri due complessi, i Collage (« Tu mi rubi l’anima») e i Santo California (« Monica»)

27 Gennaio 2015 alle 14:27

Quello che il 3 marzo va in scena al Teatro Ariston (causa lavori in corso al casinò) è un « Sanremo-baby». Il patron Vittorio Salvetti ha deciso infatti di ammettere in gara solo i giovani protagonisti delle classifiche musicali, sei solisti e sei complessi ancora sconosciuti al grande pubblico televisivo ma che hanno già piazzato in hit parade un paio di singoli. L’assenza dei grandi nomi accentua il disinteresse della carta stampata,
compensato però dall’arrivo a Sanremo degli inviati delle neonate radio e tv locali.

Dopo la gara a squadre del ’76, Salvetti si inventa l’eliminazione diretta. I 12 artisti in gara (il numero più
basso nella storia del Festival) accedono di diritto alla finale. Nelle prime due serate, presentate da Maria
Giovanna Elmi, ogni artista porta in scena un minishow di un quarto d’ora nel quale, oltre a presentare la propria canzone, può cantare altri brani da solo o in compagnia di un « padrino». Nella prima serata, Lo-
retta e Daniela Goggi sostengono Il Giardino dei Semplici, Donatella Rettore porta in scena l’attore Duilio
del Prete, l’imitatore Franco Rosi accompagna La Strana Società, l’attrice Marina Fabbri fa da madrina a Santino Rocchetti, Paco Andora e i Pennsylvania cantano con i Santo California. Nella seconda serata, prevalgono le coreografie come quella dei Matia Bazar, che salgono sul palco con alcune ragazze-sandwich i cui cartelli compongono il nome della band.

La serata finale, la prima trasmessa a colori, si svolge a eliminazione diretta, una formula innovativa e spettacolare che però non sarà mai più applicata. Due alla volta, i cantanti in gara si sottopongono al giudizio inappellabile di una giuria composta da 25 spettatori dell’Ariston. Si fa notare Donatella Rettore che, mentre canta « Oh! Carmela!», lancia caramelle sul pubblico. I sei sopravvissuti al primo turno si esibiscono di nuovo in una semifinale che determina i primi tre. Si va dunque allo scontro decisivo che determina il vincitore del Festival.

Trionfano gli Homo Sapiens con « Bella da morire» davanti ad altri due complessi, i Collage (« Tu mi rubi l’anima») e i Santo California (« Monica»). Come nel 1975, la Rai interrompe il collegamento prima della sfida finale. Gli italiani vengono a sapere dal telegiornale il nome  del vincitore. È l’ennesimo atto, il più insensato, di
quella che Sorrisi definisce la « guerra imbecille tra la Rai-TV e il Festival di Sanremo».

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