Sono stati i 10 anni felici, l'onda lunga del miracolo italiano, la decade dei paninari.
Gli anni Ottanta hanno rappresentato per l'Italia un parco giochi coloratissimo e sempre aperto: tra una serie tv (allora si poteva scegliere i telefilm e le telenovelas, tra Anche i ricchi piangono, Uccelli di Rovo e Falcon Crest), un giro in pedalò, un film di Bud Spencer e Terence Hill, un piatto di penne panna e salmone, una cartella della Naj Oleari e un'interminabile coda in autostrada per le meritate vacanze estive, restava appena il tempo per girare il lato dell'audiocassetta.
La musica, soprattutto la musica, accompagnava ogni momento delle nostre giornate. Una lunga colonna sonora totale ha percorso l'intero decennio, dai Mondiali di calcio del 1982 (l'11 luglio l'Italia vinceva la finale) alla caduta del muro di Berlino (era il 9 novembre 1989).
Riavvolgiamo allora la decade più pop del nostro Paese con la classifica delle migliori canzoni degli anni Ottanta, dalla decima posizione alla prima in classifica.
Alzate il volume!
10° POSTO, ESATTO DI FRANCESCO SALVI
Siete caldi? Avete spostato la macchina? Allora siete pronti per questo successo del comico più surreale della tv italiana. Esatto è del 1989 e ha raggiunto il primo posto della hit parade.
Curiosità: visto il tono scanzonato del brano in pochi si sono accorti che il testo della canzone è una dura critica alla scarsa qualità delle canzoni da classifica. Provate a riascoltarla ora.
9° POSTO, MARACAIBO DI LU COLOMBO
Cognome brianzolo (Colombo, il nome all'anagrafe è Luisa) e ritmi calienti per la canzone che ha segnato l'anno 1981.
Maracaibo è disseminata di molte piccole curiosità. Nel testo si accenna a un tale Miguel, che nella stesura originale del brano era invece Fidel (Castro).
David Riondino ha co-firmato il brano, che è un mix ancora attuale di sonorità cubane e musica dance.
La storia. Ascoltate bene il testo: racconta di Zazà, una ballerina che danza nuda in un locale (il Barracuda) per coprire un traffico d'armi. Un tradimento scoperto la metterà poi in fuga.
La canzone fu scritta da Lu dopo aver ascoltato la storia da un'amante di Fidel Castro realmente esistita.
Un ultimo aneddoto, Maracaibo fu registrata dal fonico di Steven Spielberg che lavorò anche al film E.T.
8° POSTO, I LIKE CHOPIN DI GAZEBO
Un grande classico del genere musicale famoso in tutto il mondo, l'Italo disco.
Cantata da Paul Mazzolini (Gazebo), la canzone nel 1983 conquistò il primo posto in classifica in sei Paesi: Italia, Germania, Svizzera, Austria, Giappone, Francia.
Ironia della sorte, il brano non ebbe successo in Polonia, terra di origine del compositore celebrato nel titolo, ovvero Fryderyck Chopin.
7° POSTO, CICALE DI HEATHER PARISI
Esopo non avrebbe mai scritto la favola della cicala e della formica se nella Grecia del V secolo aC avessero avuto la televisione (ed Heather Parisi).
Ma restiamo negli anni 80, alla canzone da trenino cantata dalla showgirl californiana (di Los Angeles). La filastrocca dance per bambini è semplice solo all'apparenza: i giochi di parole - veri e propri calembour letterari - non si contano. Ve ne ricordiamo qualcuno: per cui la quale / automobili telefoni tivù / nella scatola del mondo io e tu, delle cicale ci cale / della formica invece non ci cale mica.
Latinismi, arcaismi e rime forzate sono il marchio di fabbrica di un successo radiofonico e televisivo di cui ancora oggi ci cale.
6° POSTO, UN'ESTATE ITALIANA DI EDOARDO BENNATO E GIANNA NANNINI
Ve la ricordate probabilmente con il titolo Notti magiche, è stata scritta nientedimeno che dal re della musica elettronica Giorgio Moroder e fu la colonna sonora di Italia 90.
Il brano rientra a pieno titolo nella nostra top ten sugli anni Ottanta perché la canzone fu scritta e presentata per la prima volta nel 1989 (in occasione del sorteggio dei gironi della fase finale dei Mondiali di calcio, a dicembre).
5° POSTO, BOYS (SUMMERTIME LOVE) DI SABRINA SALERNO
Piscina, palloni gonfiabili, camerieri in livrea e cocktail coloratissimi. Questi i pochi eppure efficacissimi ingredienti del successo di Sabrina Salerno e della sua canzone di genere italo disco orchestrata da Claudio Cecchetto.
Fanno da ciliegina sulla torta il provocante bikini bianco della Salerno - che scatenò la censura nel Regno Unito, dove, nonostante questo, il brano raggiunse il terzo posto nella classifica dei singoli - e un'estate al massimo dello splendore (il video fu girato a Jesolo, l'anno è il 1987).
4° POSTO, PER ELISA DI ALICE
Firmata, tra gli altri, dal maestro Franco Battiato, Per Elisa è una metacanzone, ovvero una canzone che analizza attraverso citazioni dichiarate (e raffinate, in questo caso) altri brani.
Nello specifico, la canzone di genere quasi rock presentata nel 1981 da Alice riprende l'omonima composizione di Ludwig Van Beethoven, una breve svago musicale definito bagatella.
Per Elisa vince la XXXI edizione del Festival della Canzone di Sanremo. L'anno è il 1981.
3° POSTO, VAMOS A LA PLAYA DEI RIGHEIRA
Titolo in espanol ma canzone italianissima per il duo torinese dei Righeira, che nel 1983 pubblica il singolo ed entra in classifica in ben 12 Paesi.
Curiosità: nonostante la parola tormentone fosse già in voga dagli anni Sessanta, solo nel 1983 il dizionario Zingarelli la inserisce tra i suoi lemmi, proprio in seguito al successo incontenibile di Vamos a la playa.
Max Pezzali ha dichiarato il 9 agosto 2013 a Repubblica: "Questa canzone ha creato una rottura. E poi rappresenta un momento storico, il 1983, teso per i contrasti tra America e Russia, e dai problemi con la Libia. Loro (i Righeira - nda) e questa canzone erano ironici, senza passare per essere anche rassicuranti".
2° POSTO, L'ITALIANO DI TOTO CUTUGNO
Lasciateci cantare Buongiorno Italia / buongiorno Maria / con gli occhi pieni di malinconia. Perché L'italiano di Toto Cutugno (1983) è uno delle proteine costituenti del dna del nostro Paese. La canzone ha uno strumento portante, la chitarra, e un portamento, il tempo di marcia con cadenza shuffle, che potrebbe ricordarvi lo stile di un altro importante cantante italiano: Adriano Celentano.
Non vi sbagliate: il brano sarebbe stato scritto da Toto Cutugno proprio per Celentano.
Il ragazzo della via Gluck declinò l'offerta, il resto (come il quinto posto al Festival di Sanremo) è storia.
1° POSTO, STELLA STAI DI UMBERTO TOZZI
Prima canzone dell'album del 1980 Tozzi, Stella stai è un brano pop rock modernissimo che potrebbe essere stato registrato oggi (immaginatelo cantato da Luciano Ligabue).
Stella stai è la pietra miliare che ha segnato l'inizio degli anni Ottanta, per questo conquista il podio della nostra classifica, nonostante il testo scritto da Giancarlo Bigazzi (fra i suoi successi Gente di mare, Self Control e Bella stronza) sia criptico oltre il necessario.
Ciao Canadà te ne vai / bicicletta che non sa darmi altro che guai / ma ho bisogno anche di te / stella stai su di me.
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