Jenn Morel, sulle orme calienti di Shakira

Intervista alla regina domenicana delle notti estive che con il suo sfrenato singolo "Pònteme" ci farà ballare (e sudare) parecchio

Jenn Morel
20 Giugno 2017 alle 17:17

Notevole è notevole: sorriso smerigliato, dreadlock esotici e un aspetto invidiabile. E poi la simpatia, quella che ti scoccia perfino salutarla - a intervista conclusa - perché è come se stessi parlando con un'amica a un aperitivo serale. E non con una popstar/influencer contemporanea (il suo Instagram conta quasi mezzo milione di follower) che si presenta puntualissima all'appuntamento concordato per parlarci di «Pònteme», il suo unico singolo (indipendente) che finora ha totalizzato quasi tre milioni di visualizzazioni su YouTube.

«Parliamo in inglese se non ti dispiace - mi fa lei - perchè di italiano conosco solo due o tre palabras (parole, Ndr) e lo parlo pochino pochino...». E "lei", se non si fosse capito, è Jenn Morel, ventisettenne della Repubblica Dominicana (ma domiciliata a Los Angeles) dal fisico mozzafiato che ci terrà compagnia per tutta l'estate 2017. Perché, esatto, la percussiva "Pònteme" ha già le sembianze del classico tormentone. Di quelli alla «Despacito».


Sei già andata in palestra stamane?
Purtroppo no, ma ne sento comunque il bisogno. Sai, in fondo musica ed esercizio fisico sono due facce della stessa medaglia: ci vuole disciplina e dedizione in entrambi i casi. Anche perché poi, su quel palco, ci dovrai andare tu. E sudare non poco per fare felice il tuo pubblico che ne vorrà sempre di più... (sorride)

Parli già come un'artista abituata ad andare in tour.
Mi ci vedo a girare il mondo con una vera band, un DJ scatenato ai piatti, il mio corpo di ballo, magari una intera sezione fiati. Non vedo l'ora che il mio sogno diventi realtà e sono sicura che, prima o poi, accadrà.

Come è nato «Pònteme»? Ricordi cosa ti ha fatto scoccare la scintilla?
Ero in studio a Los Angeles con mio fratello Joel che è anche il mio manager/produttore. A un certo punto ho sentito una base che mi ha intrigato il cervello e mi sono detta: "Hey, su questa ci devo assolutamente rappare!". Successivamente ho postato il brano sul mio profilo Instagram, ho dato il via alla #PòntemeChallenge (una gara virtuale dove i fan e le fan di Jenn possono coreografare a loro piacimento la canzone, Ndr) e da lì è scoppiato il delirio. Globale.

Avevi delle rapper in testa quando l'hai "performata"?
Senz’altro Ivy Queen, una ragazza tosta di Porto Rico. E poi Missy Elliott e il caliente e irresistibile Daddy Yankee. (intona la sua hit mondiale 'Gasolina' uscita nel 2004, Ndr)

Ti dà fastidio quando i giornalisti ti pongono domande solo sulla tua avvenenza fisica scordandosi che fai la cantante?
Un po’ sì e comunque dipende sempre se, in quel preciso momento, ho voglia di scherzare o meno. Sai, io ascolto un po' di tutto tranne il rock che proprio non rientra nelle mie corde. Mi piace il pop, l'hip hop, il reggaeton, la salsa, la bachata, la classica…

Intendi la musica classica?
Sì, ho insegnato danza per anni e sia "classica" che "jazz" facevano parte dei miei corsi più seguiti, oltre che essere musiche in grado di rilassarmi al 100%. E comunque non abbiamo ancora citato la mia artista preferita in assoluto…

Ovvero?
Shakira! Da ragazzina ho consumato il suo CD Laundry Service e, per me, la colombiana resta sempre un passo davanti a tutte le altre sue colleghe. Ricordo che il sabato sera ballavo sempre "Whenever, Wherever" di fronte ad un selezionatissimo pubblico formato da genitori, parenti e ospiti vari: è stato quello il mio primo vero palcoscenico! (ride)

Non ti sto neanche a chiedere se ti piacerebbe un giorno duettare con lei...
Eh, quello sarebbe davvero un piacere proibito. Chi lo sa. Lei sta su Sony, io su Ego Music. Magari un giorno la incontrerò.

Altri piaceri proibiti più a portata di mano?
Il pane italiano condito con l'olio che producete nel vostro bellissimo Paese: mamma mia se è buono! Credo proprio che ne farò incetta prima di tornare in California.

Conosci qualcos'altro dell'Italia?
Il grandissimo Andrea Bocelli perché, come ti ho già detto, apprezzo parecchio le arie classiche. E poi, ovviamente, Laura Pausini. Lei è davvero internazionale.

Tiziano Ferro?
No, spiacente, lui non so chi sia. Ramazzotti? Ehm, non conosco neanche lui. Ma se sono bravi artisti, li ascolterò senz'altro.

Stai già lavorando ad un album vero e proprio?
I dischi mi piacciono, ma credo proprio che dopo "Pònteme" uscirà un mix-tape con almeno altre nove canzoni che distribuirò tramite la mia pagina Instagram. Si tratterà di un regalo per i miei fan, perché al momento mi muovo in maniera indipendente e non sono legata a nessuna grande casa discografica.

Tornerai presto a trovarci?
Assolutamente sì. Sai, oggi fa molto caldo a Milano, ma in fin dei conti siamo ancora in primavera! (ridacchia) Quindi la mia estate italiana prevederà altri spettacoli, ospitate in radio, televisione, forse addirittura la partecipazione a un festival... Direi che c'è parecchia carne al fuoco in questo momento.

Ok, ma "Pònteme" in fin dei conti cosa significa?
(canta il ritornello e sorride maliziosa come se fosse appena entrata Shakira, Ndr) Fatti travolgere dalle emozioni. Goditi la vita. Dai sfogo alla tua sensualità. Non c'è un significato particolare: "Pònteme" è puro ritmo, quindi ti conviene starci dietro...

Seguici