Angela Brambati: «Sogno un musical» (senza i Ricchi e Poveri)

La mitica Brunetta del terzetto ligure ha scritto un'opera country per la quale cerca ora un produttore. Ma Sotgiu e Gatti non ci saranno

I Ricchi e poveri: da sinistra, Franco Gatti, Angela Brambati e Angelo Sotgiu
22 Dicembre 2015 alle 12:48

Chi riesce a tenerla, Angela Brambati? Alla tenera età di 68 anni, la leggendaria «Brunetta dei Ricchi e poveri» è il solito fiume in piena. L'ultima idea mevigliosa che si è messa in testa, qui nel suo rifugio a Roccaforte Ligure (Alessandria), da dove parte per i concerti nei Paesi dell'Est con i suoi due compagni d'avventure, è un musical del quale parla per la prima volta a «Sorrisi.com».

Angela, di che cosa di tratta?
«È una sorta di favola che si intitola ?Sognando con il country?. L'ho già scritta e depositata. Mi serve qualcuno che la metta in musica, magari utlizzando come base pizza alcuni classici del country, e un buon produttore di musical. Proverò a contattare Saverio Marconi».

Com'è la storia?
«Attraversando un tunnel spazio-temporale, alcuni personaggi di famose fiabe si incontrano: c'è la Strega di Biancaneve, un dalmata, il Grillo parlante, persino Charlie Chaplin. Tutti insieme si ritrovano a una serata country e sono costretti a cantarlo, ballarlo, gioirne insieme. L'ho già provata, almeno nella parte iniziale, nel settembre scorso qui al paese con la mia compagnia di ballerini».

Angelo Sotgiu e Franco Gatti saranno con lei?
«Mi piacerebbe, ma non vogliono, non sono interessati. Il rapporto di lavoro con loro non si discute, ovviamente, ma ognuno poi una volta a casa ha le proprie passioni e le proprie priorità. Io ho questa per il country e la recitazione, e non voglio rinunciare. Ho già in testa tutto: luci, scenografia...».

Ma le manca il produttore...
«Lo troverò, sono molto carica e determinata. Del resto mio figlio è grande, non ho un marito, ho voglia e tempo. Mi sto anche attrezzando per andare a Milano a imparare qualche passetto di danza fondamentale».

Ma lei che ruolo avrà?
«La strega di Biancaneve e Chaplin. Gli altri saranno i ragazzi della mia compagnia. Ma se sarà necessario coinvolgeremo anche altri personaggi noti. L'importante è tenere viva questa dimensione onirica che ho voluto creare. Il sogno è fondamentale».

Lei in passato interpretò già Chaplin, o sbaglio?
«Non sbaglia. Molti anni fa, a teatro con Walter Chiari. Canto da una vita, ma recitare mi piace, mi affascina».

Perché non fate uno spettacolo a teatro con i Ricchi e poveri, raccontando la vostra storia, fra aneddoti e canzoni?
«Mi piacerebbe, e sono certa che funzionerebbe molto. Devo mettermi a convincere gli altri due, magari prima o poi ci riesco».

Lei come «Brunetta dei Ricchi e poveri» ha anche una buona visibilità propria, a prescindere dal gruppo. Pensiamo ai recenti spot che l'hanno vista protagonista, per una compagnia assicurativa. Ne farà altri?
«Al momento no. Pare che siano piaciuti al pubblico. Io ho l'unico rammarico che uscivo imbronciata, con un grugno pazzesco, ma così voleva il copione».

A un'autobiografia, ci pensa?
«No, al massimo potrei intitolarla ?Le mie bugie?, giusto per togliermi il pensiero di non dover dire la verità. Molto meglio un libro di fiabe».


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