L’attesa per i fan dei Green Day è finita. Il 7 ottobre 2016 esce ufficialmente Revolution Radio, 12° album in studio per Billie Joe Armstrong e compagni a 4 lunghi anni dalla tripla uscita - decisamente non memorabile - ¡Uno!, ¡Dos! e ¡Tré!
Sono passati 22 anni da Dookie e Basket Case, dal momento in cui tre ragazzi dei sobborghi di San Francisco si trovarono improvvisamente in cima alle classifiche, rilanciando il genere punk rock sulla scena mainstream mondiale. 22 lunghi anni scanditi da successi planetari, delusioni - anche personali - impegno politico, cadute e risalite, che ci portano a oggi, forse un po' meno giovani, ma con lo stesso entusiasmo di allora.
Ecco, in 10 canzoni, quello che (forse) vi siete persi.
Basket Case - Dookie, 1994
È il terzo - e più famoso - singolo estratto da Dookie, l’album che segna il successo planetario della band di Billie Joe Armstrong. La canzone è scritta dallo stesso Billie Joe e parla di ansia, pazzia e frustrazione, temi comuni a un’intera generazione che vi si è rispecchiata alla perfezione. Ambientato in un vero ospedale psichiatrico - l’ Agnews Developmental Center a Santa Clara, in California - il video che accompagna il singolo doveva essere in bianco e nero. Solo successivamente si scelse di aggiungere il colore per dargli un effetto folle e surreale.
When I Come Around - Dookie, 1994
When I Come Around arriva appena dopo Basket Case come quarto singolo estratto da Dookie e ne bissa il successo raggiungendo la prima posizione nella classifica Billboard Modern Rock Tracks e la seconda fra le Pop Songs. Insomma, i Green Day non scherzano affatto. Il video, girato nel 1994, vede la partecipazione, oltre ai membri della band, dell’amico e chitarrista backup Jason White.
Good Riddance (Time Of Your Life) - Nimrod, 1997
Con Good Riddance (Time Of Your Life), tratto dall’album Nimrod del 1997, i Green Day cambiano registro. Niente batteria e chitarre elettriche: a prevalere qui è la voce di Billie Joe Armstrong e la sua chitarra acustica, accompagnata da violini e da un contrabbasso in sottofondo. Anche il contenuto, fortemente introspettivo, si discosta dalle tematiche fino ad ora affrontate e contribuisce ad allargare la popolarità della band a macchia d’olio, specialmente negli Stati Uniti dove il singolo è un vero successo.
Minority - Warning, 2000
Primo singolo estratto da Warning, del 2000, Minority è un vero successo, grazie soprattutto alla sua introduzione piuttosto insolita e adatta alle performance live: dopo un breve arpeggio acustico all'ascoltatore è proposto immediatamente il ritornello. E che ritornello. Le tematiche sono ancora piuttosto introspettive e cupe, e si comincia a scorgere qualche accenno alla critica sociale che sarà tema centrale e dominante di tutta la produzione discografica del gruppo per gli anni successivi.
American Idiot - American Idiot, 2004
Con American Idiot, del 2004, i Green Day raggiungono per così dire, la piena maturità intellettuale e musicale, regalandoci una canzone - e un intero album - capace di abbattere tutti i record precedenti della band e di guadagnarsi la posizione 225 nella lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stone. Billie Joe non le manda certo a dire e anzi si scaglia con violenza verso l’America post 11 settembre colpevole di essersi piegata senza opporre la minima resistenza alla paura, passica ai lavaggi del cervello dei media corrotti e politicizzati.
Jesus Of Suburbia - American Idiot, 2004
Jesus Of Suburbia è il è il quinto e ultimo singolo estratto dall'album American Idiot nonostante la durata - 9.08 minuti - non certo radiofonica. Famoso e controverso il video, censurato da MTV perché troppo crudo e violento, diretto da Samuel Bayer, di cui ne esistono tre versioni: una da 12 minuti completo di dialoghi, una da 6 minuti con protagonisti gli attori Lou Taylor Pucci e Kelli Garner e un'altra da 9 minuti.
Wake Me Up when September Ends - American Idiot, 2004
Quarto singolo di American Idiot, Wake Me Up When September Ends è, insieme a Good Riddance, uno dei pezzi più introspettivi e intimi della band. Il brano è stato scritto dal cantante del gruppo, Billie Joe Armstrong, per il padre, deceduto nel settembre 1982 a causa di un cancro. Il titolo del brano - “Svegliami quando settembre è finito” - venne pronunciato da Armstrong alla madre il giorno del funerale del padre. Il video, un vero e proprio corto diretto da Samuel Bayer ed interpretato da Jamie Bell ed Evan Rachel Wood, è una crudele e vera riflessione sul dolore provocato dalle conseguenze della guerra in Iraq e il finale - aperto, inconcluso - è straniante quasi se non più delle immagini dei combattimenti.
Boulevard Of Broken Dreams - American Idiot, 2004
Un titolo che già dice tutto. Boulevard Of Broken Dreams è il secondo singolo estratto da American Idiot e canzone di maggior successo dell’intero album. Malinconica, distorta e disturbante, la melodia ricorda inevitabilmente "Wonderwall" degli Oasis per gli accordi di base. Il video nel 2004 è stato trasmesso su MTV con una frequenza elevatissima e si è aggiudicato ben 7 premi al Video Music Awards di MTV nello stesso anno.
21 Guns - 21st Century Breakdown, 2009
21 guns è il secondo singolo estratto dall'album 21st Century Breakdown. Il video, del regista Marc Webb, vede Christian e Gloria - protagonisti del concept album - chiusi in una stanza alla ricerca di un chiarimento. Ma è ancora la guerra - e gli spari - al centro di tutto, il resto fa solo da contorno a un destino inevitabile.
You Know Your Enemy - 21st Century Breakdown, 2009
You Know Your Enemy è il primo singolo tratto dall’album 21st Century Breakdown del 2009. Le tematiche sono ancora quelle affrontate in American Idiot - guerra, resistenza - e sono ben rappresentate dal video diretto da Mathew Cullen in cui la band suona sola, circondata dalle fiamme in uno scenario chiaramente postbellico, sorvegliata da elicotteri, simbolo di un regime di paura e violenza.