Un viaggio di stupore ed un'evoluzione intensa e profonda: il 9 marzo 1987 esce «The Joshua Tree», il quinto album musicale degli U2 prodotto da Brian Eno e Daniel Lanois. Gli undici inediti che compongono il disco è come se fossero legati dall'essenziale ed intima connessione che li rende diversi ma di impatto, emotivamente simili.
La band irlandese proviene da un successo importante, e questo si può considerare l'album della consacrazione: un processo creativo che parte da «Where The Streets Have No Name» a «With or Without You» fino a «Still Haven't Found What I'm Looking For». Ogni singola canzone è un frammento della loro carriera, indimenticabile.
Per festeggiare questa ricorrenza, abbiamo riunito le dieci canzoni più belle della band irlandese: 1. New Years' day 2. Sunday Bloody Sunday 3. Pride 4. With Or Without You 5. Where The Streets Have No Name 6. One 7. Beautiful Day 8. Vertigo 9. City Of Blinding Lights 10. Every Breaking Wave
NEW YEAR'S DAY (1983)
Dopo i primi due album, la band irlandese pubblica nel 1983 «War»: affiorano gli elementi vincenti, dalla voce potente di Bono all'impegno politico e sociale della band. Dal sound ruvido e istintivo, il singolo estratto è «New Year's Day», primo grande successo mondiale degli U2.
SUNDAY BLOODY SUNDAY (1983)
Una canzone storica e terribilmente attuale, prima traccia del terzo album del gruppo irlandese (1983). Al centro di «Sunday Bloody Sunday» c'è l'evento di cronaca passato alla storia ovvero i fatti di Derry del 1972, la ?domenica di sangue? in cui l'esercito britannico aprì fuoco a numerosi manifestanti irlandesi. Oltre ad essere una pietra miliare della storia musicale del gruppo, è diventato un inno contro la violenza.
PRIDE (1984)
Arriva il disco della consacrazione, lo specchio di una generazione vivace ed eclettica: «The Unforgettable Fire» esce nel 1984 e riesce a catturare l'attenzione di un'intera popolazione attraverso un sound decisamente rock. Il primo estratto è «Pride (In the Name of Love)»: omaggiando Martin Luther King, gli U2 costruiscono un pezzo imbattibile, ancora più emozionante se eseguito dal vivo.
WITH OR WITHOUT (1987)
Una dopo l'altra, gli U2 non ne sbagliano una nell'album «The Joshua Tree», uscito nel 1987: ogni canzone, ogni suono è un piccolo universo musicale da scoprire e ben presto, il disco diventa uno dei più emozionanti di quel decennio. Raggiunge le vette più alte delle classifiche il singolo «With or Without You», meditazione dolorosa su una storia d'amore: con un semplice suono groove e la voce struggente di Bono Vox, la ballad rock è una tra i brani più amati del gruppo irlandese.
WHERE THE STREETS HAVE NO NAME (1987)
È la prima traccia dello storico «The Joshua Tree» pubblicata nel 1987, il titolo è «Where the Streets Have No Name». Una intro musicale creata con l'uso sapiente di chitarra e organo, il brano incarna l'energia pura e coinvolgente della band. Il video che accompagna la canzone è girato su un tetto di Los Angeles come il noto concerto dei Beatles a Londra.
ONE (1991)
Un capolavoro di emozioni, ricco di elementi moderni e maestosi: nel 1991 gli U2 pubblicano «Achtung Baby», il loro settimo lavoro discografico. All'inizio degli anni Novanta ci ritroviamo ad ascoltare un'altra hit, «One»: oltre a scalare le classifiche di quell'anno, verrà reinterpretata da Mary J. Blige nel 2006 con risultati positivi in termini di pubblico e critica.
BEAUTIFUL DAY (2000)
Ha un tasso energetico elevato e sonorità solide: «Beautiful Day» è il brano estratto da «All That You Can't Leave Behind» del 2000. Recuperando lo stile del passato, la canzone è estremamente bella e positiva sin dalle prime note, un bel successo di vendite quasi prevedibile. Per intenderci, è una di quelle canzoni che non manca mai nelle scalette dei loro concerti.
VERTIGO (2004)
C'è grande aspettativa per «How To Dismantle An Atomic Bomb», progetto musicale degli U2 pubblicato nel 2004. Cambia il suono, forse più sporco e ruvido rispetto ai precedenti, e si assiste all'intreccio di diversi temi all'interno delle undici tracce. La prima è proprio «Vertigo» che, nel 2005, riceve ben tre Grammy tra cui quello di ?Miglior canzone rock?.
CITY OF BLINDING LIGHTS (2005)
Avanza prepotentemente il suono della chitarra e solo con un'introduzione strumentale, gli U2 ci aiutano ad entrare (in punta di piedi) nelle atmosfere dell'emozionante «City Of Blinding Lights». Utilizzata come colonna sonora in numerosi film, «la canzone parla dell'innocenza e della spontaneità» come racconta lo stesso Bono Vox.
EVERY BREAKING WAVE (2014)
È stato un esperimento tecnologico ma soprattutto musicale: rendere disponibile fin da subito (e gratuitamente) il tredicesimo album in studio degli U2 dal titolo «Songs of Innocence». C'è l'intreccio di puro rock, alternato a temi politici e ballad nostalgiche e la ripresa di alcuni punti forti che li hanno resi, nel tempo, una band capace di riscrivere le leggi della musica internazionale. Tra queste, «Every Breaking Wave», pubblicata nel dicembre 2014.
La band irlandese regala ai fan un concerto dominato da effetti speciali e con brani che alternano temi personali e sociali, guidati dal carisma di Bono