“3.33” è la serie perfetta per una maratona di Halloween su Serially

Lunedì 31 ottobre debutta sulla piattaforma streaming gratuita Serially, una serie thriller tutta italiana

Alessandro Scirea (Alex) e Claudio Savina (Dottor Petrov) in "3.33"  Credit: © Elisa Hassert
31 Ottobre 2022 alle 11:31

Debutta il giorno di Halloween "3.33", la nuova serie tv italiana disponibile da lunedì 31 ottobre in prima visione assoluta su Serially (prima piattaforma indipendente italiana di serie tv gratis). Si tratta di di un «thriller dalle sfumature horror», come la definisce Namas Acerboni che ne è ideatore (con Matteo Fontana), produttore (con Roberto Chierici, anche Direttore della fotografia) e regista. In un certo senso, "3.33" è Namas Acerboni (e viceversa), perché la serie racconta la storia di un produttore indipendente che è riuscito a portare a termine un progetto originale durante il complicato periodo della pandemia. Per questo motivo, è proprio lui la figura più indicata per raccontare la serie la storia di un ragazzo tormentato da incubi e del misterioso esperto di ipnosi cui si rivolge.

Partiamo dal soggetto: com’è nata l’idea di "3.33"?
«Mi è venuto in mente di scrivere qualcosa sulle sedute di ipnosi regressiva in seguito a un’esperienza personale di terapia che mi ha ispirato. Il progetto è nato dall’esigenza di tenere incollato lo spettatore, sviluppare un thriller che si muove tra nuova e vecchia generazione. Poi io sono fan dei noir Anni 80, questo porta all’ambientazione contemporanea della serie in un paesino che invece sembra rimasto indietro nel tempo».

Come definiresti "3.33"?
«Direi che è un thriller dalle sfumature horror, che ha anche dei tocchi più leggeri. È un prodotto di intrattenimento, anche se all’interno ci sono tanti aspetti della mia vita personale. Ricordo che quando Roberto (Chierici) ha letto il soggetto per la prima volta, mi ha detto «Ho già voglia di girarlo» e visto che sono innamorato della sua fotografia, il progetto è partito».

Dove si colloca dal punto di vista temporale?
«Quella prima lettura risale all’estate 2019, il primo casting è avvenuto il 15 dicembre 2019, poi lo scoppio della pandemia ci ha costretto a iniziare via Skype tutta la pre produzione e la preparazione degli attori, le riprese nel corso del 2020 si sono svolte a fasi alterne, tra coprifuoco e difficoltà varie. Sia il cast tecnico che artistico è stato eccezionale».

Lo conferma anche Roberto Chierici, produttore e direttore della fotografia: «"3.33" è frutto di un grande affiatamento umano e artistico», mentre Namas prosegue: «Abbiamo lavorato soprattutto con amici e professionisti di vecchia data. È stato un lavoro di famiglia».

Un esempio?
«Quando ho avuto l’ispirazione della serie, ho immediatamente associato il ruolo dello psichiatra a Claudio Savina con cui già lavoravo. Poi non posso non ringraziare l’acting coach Daniele Calduro per il lavoro di preparazione emotiva che ha fatto con gli attori».

Claudio Savina, com’ è il suo Dottor Petrov?
«Ho sempre fatto un lavoro personale con i personaggi, che emergevano spontaneamente quando incontravo i registi. Ho conosciuto Namas quando ho ripreso a lavorare come attore, c’è stato da subito un ottimo rapporto e lui mi ha tagliato il personaggio addosso. Il Dottor Petrov è molto oscuro, mentre io sono il contrario, ma è una figura che aggiunge un tocco particolare nella serie».

Alessandro Scirea, com’è stato interpretare il protagonista in una serie così dark?
«Penso che ogni persona abbia sfaccettature diverse e ho trovato alcuni aspetti del mio personaggio Alex nei tratti più intimi del mio carattere. Molte volte gli attori si ritrovano a fare ruoli che non gli piacciono, invece quando ho letto la storia e l’immaginario che creava, mi sono sentito davvero entusiasta, perché conteneva tutto il cinema che amo di più. Per di più, in un periodo storico dove le relazioni umane erano inevitabilmente impossibili, girare "3.33" è stato come creare una nuova famiglia con una passione in comune».

Il trailer

La trama

Il ventenne Alex ha vissuto tutta la vita da solo con la madre in una casetta nei pressi di un lago nel paesino di Trialba, nel Nord Italia. Quando comincia a soffrire di incubi si rivolge al Dottor Petrov, psicoterapeuta esperto di ipnosi regressiva con un insolito interesse per la risoluzione di crimini locali e non. Il ritrovamento di uno strano oggetto rinvenuto nei paraggi di casa potrebbe essere associato a un mistero oscuro legato a omicidi del passato, del presente e, probabilmente, del futuro.

Il cast: interpreti e personaggi

  • Alessandro Scirea è Alex
  • Claudio Savina è il Dottor Petrov
  • Marta Rizzioli è la madre di Alex
  • Letizia Liccati è Brianna, amica di Alex
  • Loris Iannotti è Leo, amico di Alex
  • Toni Pandolfo è il tuttofare Ermanno
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