Davanti alla soap di Canale 5 sentite un certo languorino? Ecco quattro piatti da preparare a casa: la torta di Candela, la zuppa di Rosario, la tortilla di Emilia e il gazpacho di Fe
Se mentre guardate «Il segreto» sentite un certo languorino e pensate a cosa mangiare per cena, prendete spunto dalla cucina di casa Montenegro, dalla locanda e dalla pasticceria di Puente Viejo. I piatti della tradizione spagnola fanno venire l'acquolina in bocca e hanno ispirato addirittura un'intera sezione di Giallo Zafferano, il portale da cui è nata l'omonima rivista Mondadori (trovate tutte le ricette cliccando su blog.giallozzafferano.it/lericettedelsegreto). Noi ne abbiamo scelte quattro, facilissime da preparare con un occhio ai fornelli e uno alla tv, dove scorrono le immagini di Hernando sotto le macerie della galleria fatta crollare da Nestor; di Raimundo in partenza per Madrid; di Emilia che sta prendendo una decisione su Garrigues...
Ingredienti: 2 uova, 100 ml di olio di semi, 200 ml di latte, 1 bustina di vanillina, 1 bustina di lievito per dolci, 200 gr di farina 00, 200 gr di zucchero, 4 cucchiai di cacao Preparazione: Sbattete le uova in una ciotola, aggiungete l'olio di semi, il latte e la vanillina e mescolate. Unite la farina, lo zucchero, il cacao e il lievito. Sbattete con una frusta fino a ottenere un composto denso. Versate il composto in una teglia rotonda e cuocete in forno a 180 gradi per una mezz'ora circa. Per controllare la cottura infilate uno stuzzicadenti: se lo estraete asciutto, la torta è pronta. Se serve ancora qualche minuto coprite la parte superiore con un foglio di carta stagnola per evitare che il dolce si bruci. La curiosità: L'industria del cioccolato è nata a Barcellona nel 1777, quando un certo Fernandez, che si fregiò del titolo di «Fabbricante di cioccolato dei Madama la Delfina e dei Principi Signori della Corte», riuscì per primo a produrlo meccanicamente.
La zuppa di Rosario
Ingredienti: 500 gr di carote, 500 gr di porri, 1 cipolla, brodo vegetale, olio extravergine di oliva, sale q.b. Preparazione: Lavate le carote e i porri e tagliateli a rotelle. Tritate la cipolla e soffriggetela in padella con 5 cucchiai d'olio extravergine di oliva e un po' d'acqua. Aggiungete le carote e i porri e aggiustate di sale. Coprite il contenuto della padella con del brodo vegetale e lasciate cuocere con il coperchio per 30 minuti. Se nel frattempo il brodo si asciuga troppo, rabboccatelo. Frullate tutto col mixer fino a ottenere una crema vellutata. Aggiungete un filo d'olio, guarnite a piacere e servite con dei crostini di pane per accompagnare. Curiosità: Le carote dono arrivate in Spagna nel XII secolo con gli arabi, ma erano rosse. Quelle arancioni sono state coltivate in Olanda alla fine del 1600 in onore della dinastia degli Orange, che guidò il paese nella guerra d'indipendenza contro gli spagnoli.
La tortilla di Emilia
Ingredienti: 4 patate medie, 5 uova freschissime, olio extravergine di oliva, 1 cipolla bianca, sale q.b. Preparazione: Lavate, sbucciate e tagliate le patate a fettine sottili. Fatele cuocerre in padella con olio extravergine di oliva. Dopo pochi minuti, aggiungete la cipolla tritata a pezzetti. In circa 10 minuti, quando le patate e la cipolla iniziano a dorarsi, toglietele dalla padella e asciugatele dall'olio, avvolgendole nella carta assorbente. Sbattete le uova in una ciotola, aggiustate di sale, aggiungete le patate e la cipolla che avrete strizzato bene. Rimetette tutto in padella. Cuocete circa 10 minuti per lato finché la tortilla non diventa dorata da entrambi i lati. La curiosità: A Madrid la tortilla si mangia "brava", cioè in una versione piccante ottenuta con una salsa con cui si condiscono anche le patate. È a base di cipolla, olio, peperoncino, cumino, passata di pomodoro, maionese, aceto e tabasco.
Il gazpacho di Fe
Ingredienti: 600 gr di pomodori, 1 cetriolo, 2 peperoni: uno verde e uno rosso, 1 cipolla rossa, 1 spicchio d'aglio, olio extravergine di oliva, sale e pepe, aceto, mollica di pane. Preparazione: Tagliate i pomodori e i peperoni a tocchetti ed eliminate i semi, sbucciate il cetriolo e tagliatelo a rondelle. Affettate la cipolla rossa e l'aglio e versate tutto nel mixer, aggiungendo l'olio a filo e aggiustando di sale e pepe. Frullate fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo. Setacciatelo con un colino aiutandovi col dorso di un cucchiaio per eliminare eventuali residui e trasferitelo di nuovo nel mixer, unendo della mollica di pane bagnata e strizzata. Aggiungete un po' di aceto e frullate ancora per pochi secondi. Fate riposare il gazpacho in frigo per tre ore. Servite freddissimo. La curiosità: La celebre battuta «Gazpacho per tutti!» del film «Donne sull'orlo di una crisi di nervi» di Pedro Almodovar (1988) viene ripresa in una puntata de «I Simpson» in cui Lisa, diventata vegetariana, prova a servire la bevanda durante un barbeque.
«Il mondo sta cambiando! Non so se in meglio o in peggio, ma il fatto che oggi si faccia più attenzione a evitare gli sprechi in cucina è importante» si infervora il giudice di “MasterChef”