Le sorelle siamesi di «Indivisibili» su Sky Cinema Uno

Prima tv, domenica 27 agosto alle 21.15, del film di Edoardo De Angelis che ha vinto sei David di Donatello

Marianna e Angela Fontana, protagoniste di "Indivisibili"
27 Agosto 2017 alle 14:47

Indivisibili, in onda per la prima volta in televisione,  il 27 agosto su Sky Uno alle 21.15, è un film che lascia il segno: l'ambientazione, il paesaggio crudo dell'hinterland di Napoli fa da sfondo alla storia delle due protagoniste: Dasy e Viola. Sono le figure positive di una favola che racconta con efficacia e senza retorica un'umanità precaria e rassegnata, piena di risentimento e di rabbia, spesso spietata. Un mondo in cui i sentimenti sono un lusso, la superstizione prevale sulla religione, sulla speranza. Le belle musiche di Enzo Avitabile attraversano tutta la pellicola e la rendono ancora più emozionante.

Le gemelle siamesi sono interpretate dalle sorelle Marianna e Angela Fontana: la loro recitazione forte, intensa ed essenziale dà spessore e anima al film.

Sono due ragazze incantevoli, costrette dalla nascita a condividere una parte del corpo e l'intera esistenza, di giorno e di notte. E' una vita reciprocamente condizionata ma che è anche l'unica che conoscono e alla quale sono ormai abituate.

Hanno il dono della voce e il padre, genitore-padrone, lucra, non senza conflitti con la madre, una bravissima Antonia Truppo, sul loro talento e sulla loro diversità facendole esibire durante i matrimoni e le feste patronali. E' l'unico modo, secondo lui, per consentire alla famiglia (di cui fanno parte anche due zii) di andare avanti.

Una routine che lascia spazio solo ai sogni. Quando un medico prospetta la possibilità di separare le due sorelle con un intervento chirurgico, il rapporto tra Dasy e Viola entra in crisi, così come la comunità familiare e la piccola impresa costruita su di loro. Non resta che la fuga, piena di ostacoli e di contraddizioni, ma il mondo che le aspetta fuori non è quello che pensavano e soprattutto non è migliore di quello che hanno lasciato.

Il film, diretto da Edoardo De Angelis nel 2016, ha il giusto ritmo, afferra lo spettatore e lo proietta sul percorso di emancipazione delle due gemelle, una più ansiosa di vivere in modo "normale", di aprirsi all'amore, ad altre esperienze, l'altra più impaurita, incerta, con meno illusioni. I ruoli si capovolgono continuamente, a simboleggiare la difficoltà di entrambe di uscire da una condizione che è diventata un'identità. 

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