Lino Guanciale: «Che guaio, girerò tre grandi fiction»

Lo vedremo nei nuovi episodi di «Non ditelo al mio capo», «La porta rossa» e «L’allieva». Un trionfo? Sì. Se non fosse per un suo «pallino»...

Lino Guanciale  Credit: © Folgoso / Sestini
10 Agosto 2017 alle 10:03

«La mia prima cover di Sorrisi: sono proprio contento. È un giornale di famiglia, entra a casa mia da sempre». Siamo a villa Pamphilj a Roma e Lino Guanciale si prepara agli scatti per la nostra copertina. La stylist gli sistema la camicia. Lui aspetta un momento, poi con una mossa che passa inosservata si slaccia un bottone della camicia. «Così quelli allacciati sono in numero pari» confida sorridendo. Già, perché l’attore compie ogni gesto in «numero pari» . Ma è talmente bravo che nessuno intorno a lui se ne accorge. Ci spostiamo in un bar per l’intervista. Chiede una crema di caffè e un fagottino al cioccolato (due ordinazioni, numero pari).

Lino, cos’altro ha fatto in numero pari prima di arrivare qui?
«Ho ascoltato due volte una canzone di Brunori Sas. Uscendo dalla villa, ho sbattuto i piedi per togliere la polvere quattro volte. E finirò questa crema di caffè con un numero pari di cucchiaiate».
Riesce a tenere il conto anche parlando di altro?
«Certo! Sono a 16».
Sa che non ci si accorge di nulla?
«Sono tutte cose che viaggiano solo nella mia testa. Ormai mi nascondo bene. Ecco, la crema di caffè l’ho chiusa a 24».
Ce n’è ancora un po’.
«Sì, ma non abbastanza per arrivare a 26 cucchiaiate. Mi fermo qui».
Suo fratello è psicologo: cosa dice della sua mania?
«Dice che ognuno ha la sua. Devo solo fare in modo che mi condizioni il meno possibile. D’altronde è una cosa innocua. Se invece dovessero diventare pari le coltellate da dare in giro, quello potrebbe diventare un problema e mio fratello inizierebbe a preoccuparsi» (ride).
Lei in questo periodo è richiestissimo: gira l’Italia in lungo e in largo.
«Quest’estate si sono incastrate tante cose: da un lato stiamo raccogliendo i frutti del film “I peggiori”, che sta prendendo premi e ci sta dando tante soddisfazioni. Poi ci sono gli impegni teatrali, con serate già organizzate da tempo. E a me spiace non onorare gli impegni».
Quanto viaggia?
«Faccio circa 100 mila chilometri l’anno. Mi piace guidare e mi sposto quasi sempre con la mia macchina. In sottofondo ascolto rock indipendente inglese e americano degli Anni 80: Joy Division, R.E.M., The Smiths… Seguo anche tanti musicisti italiani alternativi, come Brunori Sas, Vasco Brondi, Motta e gli Ex-Otago».
Ha detto che non ama riguardarsi sul piccolo o grande schermo, ma sarà pressoché impossibile...
«In effetti sarò molto presente nella prossima stagione. Ora sono sul set di “Non dirlo al mio capo 2”. Poi ci sono due film per il cinema in uscita in autunno».
A proposito di «Non dirlo al mio capo», come ritroveremo l’avvocato Enrico Vinci nella nuova stagione?
«Alle prese con Lisa (interpretata da Vanessa Incontrada, ndr) e non solo. La scorsa stagione infatti si è chiusa con il ritorno a sorpresa di “mia” moglie. Più che mentire, Vinci ha omesso un particolare della sua esistenza: il capitolo sul suo matrimonio, che non è esattamente un capitolo felice. Ci saranno poi dei nuovi personaggi e dei casi di puntata ancora più forti. E Vinci sarà sempre più cattivo...».
Ha ritrovato Vanessa Incontrada sul set dopo un anno e mezzo.
«Sì, ma nel frattempo ci siamo sentiti, abbiamo un bel rapporto di amicizia. È una compagna di lavoro adorabile, divertente, una che non si prende mai troppo sul serio. La mattina al trucco è tutto un “besitos” e “ola”».
Dopo sarà impegnato con le riprese di «La porta rossa 2» e «L’allieva 2».
«Nell’autunno 2018, finito questo filotto televisivo, prenderò una pausa dal video per dedicarmi al teatro e al cinema».
In effetti, oggi è uno dei volti più popolari della fiction, ma per anni ha fatto solo teatro.
«Esatto, preferivo concentrarmi sui lavori teatrali. Mi sembrava di formarmi meglio come attore e poi mi facevano paura i ritmi frenetici della tv. Ma a un certo punto con la mia compagnia abbiamo capito che serviva un investimento di popolarità, non foss’altro perché avevo 33 anni e c’era ancora richiesta da parte della tv. Sarebbe stato sciocco non approfittarne. Ed era anche uno dei miei momenti più complicati».
Che cosa intende?
«Se si fa questo mestiere spesso si galleggia più che stare bene. E allora magari un mese i soldi per pagare l’affitto non ce li hai, ti scoccia chiamare i tuoi e ti tocca vendere un paio di stivali su eBay. Ma non erano stivali di cui poi ho sentito la mancanza…».
E si è deciso ad accettare l’offerta della tv.
«Sì. La prima cosa fu “ll segreto dell’acqua” di Renato De Maria. Erano tre pose».
Da allora non si è più fermato.
«Prima è arrivata “Una grande famiglia” e poi il provino per il protagonista maschile di “Che Dio ci aiuti”. Tutto è cominciato così. Pensare che mi ero dato un paio di anni di tempo per vedere come andava».
Lei a Roma vive a Tor Bella Monaca, una zona di periferia. Ha mai pensato di cambiare quartiere?
«Sì, ma frequento quella zona da quasi 20 anni, ho le mie abitudini e mi piace stare lì, dove ho il polso di quale sia la realtà del nostro Paese».
Che cosa le piace?
«È piena di stranieri che lavorano in Italia da tanto tempo. C’è Happy, il mio amico pizzaiolo indiano sotto casa. Quando rientro la sera mi fermo spesso da lui per prendere un kebab o una pizza. Lui mi racconta dei film di Bollywood e mi chiede dei miei. Lì non mi riconosce nessuno perché guardano la tv dei loro Paesi».
Visto che è molto impegnato, riuscirà ad andare in vacanza?
«Non adesso, ma spero tra un anno. Spengo il telefono, zaino in spalla e vado in Patagonia».
E qui potrebbe sorgere un problema: il volo da Roma a Buenos Aires necessario per raggiungere la Patagonia è di 11.135 chilometri. Dispari...

Concederà il bis nelle serie più amate

1. La porta rossa
Guanciale, Valentina Romani (21) e Gabriella Pession (39) torneranno presto a Trieste per girare sei nuove puntate della fiction di Raidue. «Per questo lavoro ho collaborato con uno dei miei scrittori preferiti, Carlo Lucarelli» dice Lino. 

2. L'allieva
Nel 2018 debutteranno anche i nuovi episodi della serie tv di Raiuno con Alessandra Mastronardi (31), dove Lino interpreta il medico legale Conforti. «Lui e l’avvocato Vinci di “Non dirlo al mio capo” sono cugini di cattiveria» commenta Guanciale.

Al cinema ci farà (anche) ridere

Lino è sul set di «Arrivano i prof», film di Ivan Silvestrini con Claudio Bisio e Giusy Buscemi, che racconta la storia del gruppo dei peggiori professori d’Italia chiamati a risollevare le sorti della peggiore scuola del nostro Paese. «Io sono un imbranatissimo prof di storia» dice l’attore, che ha terminato le riprese di «Cose che succedono», una commedia con Libero De Rienzo (39), Stefano Fresi (43) e Matilde Gioli (27). 

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