Eleonora Daniele: «Ho tempo per me solo la domenica»

È in onda su Rai1 con «Storie italiane» e «Il sabato italiano». Mangia gli... avanzi dei colleghi. Prepara senza pause due programmi. E l’amore? «Appena riesco mi sposo!»

Eleonora Daniele è laureata in Scienze della comunicazione ed è giornalista dal 2016. Ha fatto anche l’attrice in alcune fiction  Credit: © Rai
20 Ottobre 2017 alle 11:36

La redazione di «Storie italiane» è all’interno di un elegante condominio situato proprio sotto l’enorme antenna-traliccio di Monte Mario a Roma. «È un po’ inquietante» scherza Eleonora Daniele sbocconcellando quel che resta di un cornetto già addentato da qualche suo collaboratore della redazione. «È il mio pranzo» confessa. «Lo so, non è il massimo ma non c’è tempo per fare di meglio». L’arredamento è spartano ma le pareti sono un trionfo di fogli e bigliettini colorati attaccati sulle lavagne: temi da affrontare, scalette delle puntate che prendono corpo, nomi di ospiti da invitare…

Eleonora, questa stagione televisiva è partita alla grande, tra l’impegno quotidiano di «Storie italiane» e l’appuntamento settimanale con «Il sabato italiano».
«“Storie italiane” quest’anno si è rinnovato nel linguaggio, nello studio, nella confezione: è sempre di più un programma di inchiesta, di racconto, di interviste, di servizio pubblico legato a storie di difesa dei cittadini. Con attenzione al sociale e alla difesa del più debole, che è la nostra cifra».
Come si divide tra i due programmi?
«La mattina arrivo a Saxa Rubra alle otto. Rivedo la scaletta, mi preparo e vado in diretta con “Storie italiane”. Finita la puntata ci sono le riunioni con le redazioni dei due programmi. “Storie italiane” è centrato sull’attualità e, da giornalista, vado più d’istinto. “Il sabato italiano” invece è più lavorato».
In che modo?
«È un programma di intrattenimento pulito, rivolto alle famiglie. È più confezionato e strutturato, con gli ospiti e le mie interviste. L’idea è quella di portare serenità nelle case, in un momento in cui il nostro Paese ha bisogno di buone notizie».
Praticamente lavora sette giorni su sette: non si ferma mai?
«Il martedì a pranzo ho la mia lezione di paddle e la domenica, a parte qualche telefonata di lavoro, cerco di staccare la spina».
In che modo?
«Andando in campagna. Sono nata e cresciuta in un paesino immerso nel verde, le mie radici sono una parte importante di me, dei miei valori: la famiglia, la solidarietà, il fare comunità, il rispetto per gli anziani. Io adoravo i miei nonni, ho vissuto anni con mia nonna Carlotta che mi amava tanto. Se avrò una figlia la chiamerò come lei».
Aveva annunciato le sue nozze.
«L’intenzione c’è, ma io e Giulio conviviamo da tre anni e in fondo ci sentiamo già sposati. Mio padre, che non c’è più, fin da quando avevo 20 anni mi diceva che mi sarei dovuta sposare a Saonara, il nostro paese, e che lui mi avrebbe accompagnato in chiesa su una carrozza con i cavalli. Mio padre era un meraviglioso sognatore».
E lei cosa sogna?
«Sono una con i piedi per terra. Di certo desidero una dimensione familiare, vorrei prendere una seconda laurea in psicologia, una materia che amo perché mi aiuta a capire il mondo. E poi vorrei continuare a fare bene il mio lavoro. Che è una passione e mi ha anche aiutato nei momenti di grande dolore come la perdita di mio fratello. Non solo. Grazie alla tv e alla generosità delle persone siamo riusciti a dare una mano a tanta gente. Per questo lavorare non mi pesa mai».

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