Gerry Scotti conduce il «Little Big Show» per bambini

Il programma va in onda il 13 dicembre in prima serata su Canale 5 ed è un talent per artisti dai 4 ai 12 anni. Ma senza gara e senza giuria. Lo racconta il conduttore, che è molto amato dai ragazzini. E che in questa intervista risponde anche alle domande di una sua piccola fan

Gerry Scotti  Credit: © Massimo Sestini
10 Dicembre 2016 alle 10:00

Mia figlia Corinna non vede l'ora che il 13 dicembre, in prima serata su Canale 5, inizi il nuovo programma condotto da Gerry Scotti. Si chiama «Little Big Show», ed è un talent per bambini che si esibiscono in varie discipline: musica, ballo, canto. Ma anche matematica, arte e sport, dal golf alla kick-boxing. Così, la mia piccola canaglia, che a 10 mesi davanti alla tv snobbava i «Teletubbies» e stava buona solo con «The Money Drop» dello Zio Gerry, ora che ha sei anni andrà a nanna un po' più tardi il martedì sera, anche se l'indomani va a scuola, per poter guardare, oltre a «Caduta libera», un'altra trasmissione del suo presentatore preferito.

Gerry, i bambini la adorano. E saranno i protagonisti dello show.
«Con le loro piccole, grandi passioni. Lo dice il titolo stesso del format, ?Little Big Show?: sarà un piccolo grande show. I bambini, tra i 4 e i 12 anni, porteranno in scena la loro spontaneità. Più sono semplici e diretti, più sono incantevoli. E non avranno l'ansia di essere giudicati: non c'è giuria, non c'è gara. Saranno liberi di esprimersi in ciò che a loro piace e in cui si sentono speciali. Che sia la ginnastica o il tiro con l'arco. Lo sa che le ragazzine sono bravissime nel pugilato?».

Vedremo soltanto talenti italiani o anche stranieri?
«In ogni puntata ci saranno alcuni bambini che hanno già avuto successo nel programma in altri Paesi come il Belgio e la Colombia. Lo show in America ha fatto 15 milioni di spettatori e presto debutterà in Inghilterra, Spagna, Germania e nelle Filippine. Ma, come dice Madonna, ?Italians do it better?, gli italiani fanno meglio ogni cosa: sono spiritosi, simpatici. Abbiamo scelto anche dei bambini cicciottelli che ballano benissimo».

Ha già trovato un mini-Gerry, un suo imitatore o il suo erede?
«Non ancora. Ma nella prima puntata c'è un bimbo calabrese che mi piace molto, uguale a Carmelo Bene».

E lei da piccolo, com'era?
«Timido e introverso. Da figlio unico alle elementari giocavo da solo con i miei soldatini, le macchinine e una palla fatta con i fogli di giornale che mi portava a casa il mio papà. Lui lavorava di notte alle rotative del ?Corriere della Sera?. E mamma si arrabbiava perché al pomeriggio rischiavo di svegliarlo con i palleggi. Sa, non avevo talenti particolari. Ero bravo a pattinare e ad andare in bici, niente di eccezionale. Studiavo molto, però. Tra i campioni e i secchioni io appartenevo alla seconda categoria (ride)».

Ma i suoi genitori l'avrebbero mandata a esibirsi in tv?
«Forse, se avessi saputo cantare, allo ?Zecchino d'oro?».

Ora che ha 60 anni tondi si sente ancora un po' bambino?
«Sempre. Io sono un bambinone. Continuo a giocare. Faccio le cose che facevo da ragazzino. C'è qualcosa di più bello che lanciare i sassi sul lungomare contro una boa?».

Lei ha tirato su suo figlio Edoardo assecondando le sue inclinazioni?
«Direi di sì. Guardi, mi ricordo ancora di quando faceva pallanuoto. Tre-quattro ore al giorno, nell'acqua fredda. Per non parlare di quando mi disse: ?Papà, vado a studiare regia a Los Angeles?...».

Nella sua esperienza qual è il segreto per crescere figli felici?
«Lasciarli fare, ma consigliandoli». 

Corinna Longoni (6 anni), è la figlia della giornalista di Sorrisi autrice di questo articolo.

Mamma, ora lo intervisto io!

Quando ha saputo che avrei intervistato Gerry Scotti, mia figlia è impazzita: «Mamma, gli dici che sono una sua fan e che voglio partecipare al suo programma?». Non solo: mi ha chiesto di fargli alcune domande. «Le cose che voglio sapere io, mamma, ma di' allo Zio Gerry di stare tranquillo: non riguardano la sua privacy». Eccole.

Qual è il tuo colore preferito?
«L'arancione. Che è il colore dell'estate, dell'energia, del sole quando è caldo e al tramonto».

Hai già fatto l'albero di Natale?
«Ancora no. Mi aiuterà a farlo la mia compagna stasera. Ha già preparato le decorazioni».

E quando mangi il panettone, togli pure tu l'uvetta?
«No, e neanche i canditi. Anzi: mi mangio anche quelli che scartano gli altri!».

Ti piace fare il tuo lavoro?
«Tantissimo. Sono fortunato, perché ogni sera posso portare l'allegria a casa tua e nelle case di tutti gli italiani».

Ma davvero ti diverti quando le persone cadono a «Caduta libera»?
«La verità? Sì. Mi fa ridere. Ma stai tranquilla, non si fa male nessuno».

Quindi anche i bambini possono partecipare a «Caduta libera»?
«Negli altri Paesi sì. In Italia ancora no. Però, chissà: sto lavorando a cambiare un po' il programma, che dopo due anni ha bisogno di qualche aggiustatina. Vedremo».

Io so fare una risata speciale, di gola, uguale a quella del delfino. Posso partecipare al «Little Big Show»?
«Certo, tesoro. Anzi, diciamolo a tutte le mamme e ai papà: i casting sono ancora aperti. Basta mandare una mail a: littlebigshow@endemolshine.it o chiamare il numero 02.39297216».

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