Il buongiorno si vede dal… «Mattino Cinque»

Ecco come nasce il programma di Mediaset condotto da Federica Panicucci e Francesco Vecchi

Francesco Vecchi e Federica Panicucci alla conduzione di «Mattino Cinque»  Credit: © Salvo La Fata
22 Novembre 2016 alle 16:55

La diretta fila liscia come l’olio. Scandita da servizi, ospiti in studio e passaggi di conduzione tra Federica Panicucci, la padrona di casa, e il giornalista Francesco Vecchi, che si è aggiunto quest’anno alla grande famiglia di «Mattino Cinque». Una squadra sempre molto affiatata e professionale di autori e giornalisti, capace di realizzare ogni giorno un programma che piace sempre di più ai telespettatori. Gli ascolti rispetto all’anno scorso sono cresciuti, raggiungendo una media a puntata del 15,4% di share. Il meccanismo è ormai rodato perfettamente, ma il lavoro è tanto. E, soprattutto, impone orari «eroici»: si comincia all’alba, anzi molto prima. Federica si sveglia alle 6, legge subito i giornali, si prepara velocemente, saluta i suoi bambini ed esce di casa verso le 7 per arrivare negli studi di Cologno Monzese, alle porte di Milano, entro le 7.30.

Francesco invece si alza alle 5.30 e alle 6.30 è già in auto. «Ma almeno il vantaggio è che a quell’ora c’è poco traffico e trovo parcheggio» racconta. Appena arrivata Federica viene presa in custodia dal truccatore, anche se nel suo camerino entrano ed escono di continuo gli autori per fare il punto e aggiornare la scaletta in base alle ultime notizie.

Prima dell’arrivo dei conduttori, autori e giornalisti, intorno alle 6.30, hanno fatto una prima riunione operativa. Anche Francesco appena arriva va in camerino e fa una breve riunione con il suo autore. Poi alle 8 inizia a prepararsi per la lunga diretta.

Ma, come per magia, tutto s’incastra alla perfezione. Pochi minuti prima della sigla d’apertura, intorno alle 8.40, dietro le quinte si trova anche il momento per scherzare e sciogliere la tensione. Quando la puntata finisce, invece, ci si ricarica con un veloce caffè e poi ci si riunisce tutti per decidere i servizi del giorno dopo. Finché scatta la pausa pranzo. Ma entro un’ora si ricomincia già a lavorare. Perché testa e cuore sono sempre lì, alla prossima puntata di «Mattino Cinque».

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