Il Giro d’Italia così non l’avete mai visto

Sorrisi ha seguito la vita di corridori e tecnici del team Sky durante due tappe della gara ciclistica più amata

La squadra Sky  Credit: © Massimo Sestini
26 Maggio 2017 alle 16:27

Quello che si concluderà domenica 28 maggio (con la tappa a cronometro che parte dall’Autodromo di Monza e arriva in Piazza del Duomo a Milano) non è un Giro d’Italia qualunque. L’edizione di quest’anno infatti è la numero 100 e, come nella prima ormai leggendaria del 1909, la corsa ha celebrato la bellezza del nostro Paese con un percorso sviluppato interamente sul territorio italiano, dalle isole e poi lungo lo Stivale, saltando per una volta gli sconfinamenti all’estero che hanno caratterizzato le ultime edizioni. Un evento enorme, con oltre 1.800 media coinvolti, 1.300 giornalisti, 470 fotografi e tv di 194 Paesi che, con quasi 5.000 trasmissioni televisive e oltre 5.500 ore di programmazione, raggiungono un’audience complessiva di circa 800 milioni di telespettatori. Da noi a fare la parte del leone come sempre è la Rai, con una copertura di 150 ore televisive suddivise tra Raisport e Raidue: il momento clou è l’immancabile telecronaca di Francesco Pancani e Silvio Martinello, e la «motocronaca» affidata ad Andrea De Luca e Marco Saligari. Mediaset dedica al Giro ampi spazi nei suoi tg, mentre sul satellite anche Eurosport propone le telecronache e «Giro Sky» è l’approfondimento quotidiano in onda puntualmente ogni sera, dalle 18.45 su Sky Sport24 HD. Noi, però, per una volta, vogliamo mostrarvi il lato meno televisivo dell’evento. Sorrisi ha vissuto due tappe al fianco di una delle ventidue squadre in gara, il Team Sky, formazione inglese emanazione diretta della tv satellitare ma con tanto sangue italiano nelle vene, dal direttore sportivo Sandro David Cioni ai corridori Salvatore Puccio e Diego Rosa, dalla fisioterapista Daniela Carta al «driver» Claudio Lucchini. Salite con noi, dunque, sulla carovana viaggiante. 

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