La TV degli anni ‘70 in una mostra a Milano

Dal 9 maggio al 24 settembre 2017, la Fondazione Prada ospita il progetto artistico di Francesco Vezzoli che racconta il cambiamento culturale, sociale e linguistico di un'epoca attraverso i programmi Rai

Mina nella trasmissione del '71 "Tanto per cambiare"  Credit: © Teche Rai
27 Aprile 2017 alle 21:43

La mostra TV 70: Francesco Vezzoli guarda la Rai ideata da Francesco Vezzoli, in collaborazione con Rai Teche, è aperta al pubblico dal 9 maggio al 24 settembre a Milano presso la Fondazione Prada.

L’artista bresciano sottolinea il ruolo centrale e la carica innovativa della televisione negli anni ’70, in un momento di grande vivacità culturale, politica, sociale. Corrado, Pippo Baudo, Mike Bongiorno, Enzo Tortora, Maurizio Costanzo ma anche Raffaella Carrà, Renzo Arbore e Gianni Boncompagni e la lista potrebbe allungarsi, rompono i vecchi schemi e ridefiniscono generi, ruoli, linguaggi inventando trasmissioni a futura memoria collettiva.

Il percorso a ritroso negli anni '70, attraverso le immagini Rai, si sviluppa su tre sezioni: Arte e Televisione richiama l’attenzione su programmi che hanno reso l’arte più accessibile e fatto conoscere pittori e scultori come Michelangelo PistolettoAlberto Burri, Renato Guttuso.

La sezione Politica e Televisione analizza i messaggi politici di quel periodo attraverso i telegiornali.

La terza parte, Intrattenimento e Televisione, si concentra sul corpo della donna come oggetto dello sguardo e del desiderio dell’altro e nello stesso tempo come soggetto attivo e consapevole. Queste idee sono espresse da programmi televisivi come Milleluci, Stryx, ma anche da opere di artiste, tra cui Lisetta Carmi, Elisabetta Catalano e Paola Mattioli

La mostra ospita anche la nuova creazione di Francesco Vezzoli Trilogia della Rai costituita da un montaggio di spezzoni televisivi e ripropone integralmente programmi che hanno sperimentato stili e linguaggi innovativi.

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