«Le Capitane», dopo l’esclusione dai mondiali parlano le compagne di due Azzurri

Arriva in tv un docureality che svela la vita delle mogli dei calciatori. Che non è rose e fiori come immaginate, ce l'hanno raccontato Michela Persico (compagna di Daniele Rugiani) e Jessica Melena (moglie di Ciro Immobile)

24 Novembre 2017 alle 10:49

Che Italia-Svezia sia stata, calcisticamente parlando, la pagina più nera degli ultimi anni non ci sono dubbi. Ma se per i tifosi «normali» è stata un incubo, a Jessica Melena e Michela Persico è andata anche peggio. Intendiamoci, a tutte le donne prima o poi è capitato di dover consolare i loro compagni dopo che hanno avuto una giornataccia al lavoro. Finché si tratta di una strigliata del capufficio, passi. Se però «lui» è un calciatore della Nazionale e ha appena perso il diritto di giocare i Mondiali deludendo 60 milioni di tifosi, il compito di chi gli sta accanto è proibitivo.

«Le Capitane», le mogli e le fidanzate dei calciatori, dal 24 novembre su Spike

Qui torniamo a Jessica e Michela, che sono rispettivamente moglie di Ciro Immobile e fidanzata di Daniele Rugani: due dei calciatori azzurri usciti con il morale a pezzi dalla sfida contro la Svezia che ha determinato la nostra clamorosa esclusione. «Ho aspettato Ciro fino a mezzanotte nel garage dello stadio, poi siamo andati a casa: aveva una gamba tutta fasciata, ma soprattutto un magone incredibile» racconta Jessica. «Ci siamo fermati nella pizzeria sotto casa a mangiare qualcosa e insieme a noi c’era solo una comitiva di ragazzi: quando l’hanno riconosciuto è partito l’applauso di consolazione. Meno male, perché era veramente distrutto». «Anche Daniele, pur rimanendo in panchina, alla fine della gara non si reggeva in piedi per la tensione» aggiunge Michela. «Visto che il giorno dopo la partita era libero, siamo subito partiti per Lucca, la sua città. Prima della Svezia sognavamo un banchetto per festeggiare, e invece ci siamo ritrovati a mangiare un panino all’autogrill alle tre di notte».

Insomma, oltre a quella sportiva, la sfida contro gli svedesi ha emesso un’altra sentenza: la vita delle signore del calcio non è sempre scintillante come il pubblico se la immagina. E com’è allora? La racconta il nuovo programma «Le capitane», un docureality che prende il via venerdì 24 su Spike (canale 49 del digitale terrestre). L’idea è quella di mostrare la vita quotidiana di cinque donne che si sono legate ad altrettanti campioni del calcio senza rinunciare ai loro sogni personali.

«Non siamo bamboline senza personalità: abbiamo una vita comoda ma non per questo ci sentiamo speciali» spiega Jessica. «Io per esempio ho due bambine e tutti i giorni mi alzo presto, preparo la colazione e le accompagno all’asilo e alla scuola materna. E sono felicissima di farlo, anzi, non vedo l’ora di avere altri figli. Non mi interessa la notorietà, per me l’amore e la famiglia sono più importanti di tutto. Ho conosciuto Ciro nel 2012 e da allora l’ho seguito a Genova, Torino, Dortmund, Siviglia e Roma. E quando smetterà di giocare, andremo insieme un anno a New York».
«Io e Daniele invece ci siamo incontrati nel 2015, e per entrambi era tempo di “trasferimenti”» continua Michela. «Dopo varie esperienze nelle tv locali io stavo andando a lavorare come giornalista a Mediaset Premium, mentre lui aveva lasciato l’Empoli per la Juventus. Non mi sento però “la donna di”: ho scelto di partecipare a “Le capitane” perché sogno una carriera come conduttrice tv, ma anche perché sono abituata a lottare per ottenere quello che voglio».

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