«Purché finisca bene 2», piccoli grandi amori che raccontano l’Italia d’oggi

Dopo il successo della prima serie, ecco tre nuove commedie per la tv che prendono spunto da temi d’attualità: «Piccoli segreti, grandi bugie», «Mia moglie, mia figlia, due bebè» e «Il mio vicino del piano di sopra». Dal 15 dicembre su Raiuno

Chiara Francini: «Dopo “Domenica in” sogno un programma mio». Giuseppe Zeno è impegnato anche in teatro con «Il sorpasso», pièce ispirata al famoso film di Dino Risi
8 Dicembre 2016 alle 10:00

«Piccoli segreti, grandi bugie»‚ è il primo dei tre film tv della serie «Purché finisca bene 2», da giovedì 15 dicembre su Raiuno per tre settimane. Gli altri due sono «Mia moglie, mia figlia, due bebè» e «Il mio vicino del piano di sopra». Dopo il successo della prima stagione tornano dunque altre storie legate da un doppio filo: da una parte la commedia sentimentale, dall’altra il racconto dell’Italia di oggi. I protagonisti del primo film sono Chiara Francini e Giuseppe Zeno.

«È una deliziosa commedia degli equivoci», sottolinea Chiara Francini che vediamo al fianco di Pippo Baudo alla conduzione di «Domenica in». «Isa è una donna moderna che tiene moltissimo alla sua realizzazione professionale. Ma quando incontra l’uomo che le fa battere il cuore, sente che non può rinunciare all’amore». E sullo sfondo della love story c’è un tema attualissimo. «È quello del recupero del nostro patrimonio storico» interviene Giuseppe Zeno. «Ci sono tanti borghi che, vuoi per ragioni economiche, vuoi anche per il terremoto, rischiano di essere abbandonati. Questo film tv l’abbiamo girato a Santo Stefano di Sessanio in Abruzzo dove ancora c’è una torre medicea ancora gravemente danneggiata dal sisma del 2009». E tuttavia in questo albergo, così bistrattato dalla protagonista Isa, i due protagonisti si barcamenano fra segreti e bugie. «Cosa che non potrei mai sostenere nella mia vita» confessa la Francini. «Sono Chiara di nome e di fatto. Assolutamente sincera». Di avviso leggermente diverso è invece Giuseppe Zeno. «Ogni persona, credo, mantiene dentro di sé un piccolo mondo inaccessibile agli altri, sia che si tratti di rapporti strettamente familiari, sia di quelli con gli amici. Parlo naturalmente di sfumature, ma può succedere che mantenere un piccolo segreto a volte faccia più bene che male».

I due attori sono di idee piuttosto differenti anche per quanto riguarda le probabilità che un amore possa nascere da un colpo di fulmine, come succede ai loro personaggi. «Un amore a prima vista è possibile» pensa Chiara. «Secondo il “dolce stil novo” gli occhi sono “tramite d’amore” ed è vero che a volte sono capaci di comprendere prima e meglio della ragione. Io non ho avuto molti fidanzati, ma mi è capitato di innamorarmi a prima vista. Incontri uno sguardo, non smetti più di cercarlo ed è amore». «Il colpo di fulmine? Può succedere, ma solo quando si è giovani» è invece l’opinione di Giuseppe. «Quando ci colpisce di più l’aspetto fisico. Anche a me è capitato. Ma sono fiammate che passano subito. Come i botti di Capodanno che scompaiono senza neanche lasciare l’eco».

E in attesa della messa in onda del film tv, Giuseppe si prepara a un altro importante impegno: il 12 dicembre lo aspetta il primo ciak di «Il paradiso delle signore 2». «Sono felicissimo di riprendere il personaggio di Pietro Mori che mi ha dato tante soddisfazioni» rivela. Chiara invece a febbraio lascerà «Domenica in». «Sarò impegnata a teatro con “Due”, un testo scritto e diretto da Luca Miniero in cui recito a fianco di Raoul Bova. Poi a maggio tornerò a fianco di Pippo. Nel frattempo a primavera pubblicherò un romanzo. Per ora posso dire solo il titolo: “Non parlare con la bocca piena”. E spero tanto che per il pubblico sia... un colpo di fulmine».

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