«Ed Stafford: duro a morire»: il decalogo della sopravvivenza firmato dall’esploratore britannico

Le incredibili avventure dell'esploratore britannico, abbandonato con una telecamera nei luoghi più selvaggi e ostili del globo

1 Agosto 2017 alle 17:49

Viene abbandonato solo, con una telecamera in dotazione e completamente nudo nei luoghi più selvaggi e inospitali del pianeta per dieci lunghissimi giorni, ma riesce sempre a cavarsela. Edward James Stafford, come dice il titolo del programma a lui dedicato, è davvero 'duro a morire'. Una serie di esperienze incredibili, delle vere chicche per gli spettatori più avventurosi, che possono rivivere le gesta di Ed su Dmax o in streaming on demand su Dplay.

Ed Stafford è un noto esploratore britannico, in passato è stato il leader di moltissime spedizioni per organizzazioni umanitarie e nel 2007 è stato assunto dalla BBC per girare in Guyana la serie di documentari di grande successo «Lost Land of the Jaguar». Nel 2008 è entrato nel Guinnes dei Primati per aver attraversato a piedi l'intero Rio delle Amazzoni, dalla sorgente fino all'oceano per un cammino di due anni e mezzo. Un'impresa storica ed unica che gli è valsa, nel 2011, il riconoscimento di National Geographic come 'Avventuriero europeo dell'anno'.

Viste le abilità e il grande carisma di Ed, è nata con il tempo l'idea di «Ed Stafford: duro a morire», dove l'esploratore veste i panni del regista, del cameramen e del protagonista di queste incredibili avventure, disperso nei luoghi più isolati del mondo. Una serie di grande successo, in cui Ed si è ritrovato ad affrontare ambienti ostili come la jungla del Guatemala, il gelo della Norvegia disabitata, il Deserto di Sonora Arizona, la Patagonia, le isole sperdute delle Filippine, la Thailandia selvaggia e la savana del Ruanda, solo per citarne alcuni.

Nella prima puntata della serie, l'esploratore ha fornito inoltre ai telespettatori dieci regole fondamentali per questo tipo di avventure. Un vero e proprio decalogo della sopravvivenza che vi riproponiamo qua sotto. Siete pronti a sfidare la natura?

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