«Linea Blu», le 10 spiagge italiane più belle secondo Donatella Bianchi

La giornalista ha scelto 10 mari segreti, scovati in 25 anni di navigazione

Donatella Bianchi
26 Giugno 2017 alle 18:02

Donatella Bianchi è una che senza ombra di dubbio può asserire: «In 25 anni di navigazione credo di aver esplorato quasi tutte le località marittime italiane». Alla guida di «Linea Blu» (in onda il sabato su Raiuno) infatti la giornalista dagli occhi blu come il mare ha percorso i quasi 8 mila chilometri di coste italiane, spingendosi in luoghi incontaminati, esplorando oasi naturalistiche, scoprendo spiagge sconosciute. Chi meglio di lei, quindi, può suggerire ai lettori di Sorrisi 10 incantevoli località da non perdere? Ovunque siate quest’estate ne troverete una facile da raggiungere. Leggete e prendete appunti!

Cala Francese, Olbia-Tempio (Sardegna)

Raggiunto il faro di Capo Testa (da Santa Teresa di Gallura) si segue il sentiero tracciato. È alquanto impervio, ma il premio vale la fatica. L’acqua color smeraldo di Cala Francese e gli enormi massi di granito, dentro e fuori dal mare, ne fanno un luogo di straordinaria bellezza. La vista è spettacolare: di fronte si ergono le bianche falesie di Bonifacio, le Isole di Lavezzi e di Cavallo, a destra l’arcipelago di La Maddalena e sul versante opposto l’Asinara.

Capraia, Livorno (Toscana)

Il traghetto per Capraia parte dal porto Mediceo di Livorno. Con l’unico invaso naturale di acqua dolce dell’Arcipelago Toscano, l’isola è tappa obbligata per la sosta di molte specie di volatili sulla rotta migratoria tra Africa e Europa. I fondali sono abitati da dentici, tanute, cernie oltre ai delfini (per i più fortunati non mancano gli avvistamenti di balene e capodogli!). Non perdetevi Cala Rossa, con le sue rocce vulcaniche rosso fuoco.

Torre Salsa, Agrigento (Sicilia)

Oasi Wwf, Torre Salsa si estende tra Siculiana Marina ed Eraclea Minoa. È raggiungibile solo a piedi nel pieno rispetto della natura. Qui le falesie di gesso si alternano alle marne calcaree immergendosi in un mare con fondali ricchi di flora e fauna, e spiagge intatte (tant’è che si riproduce indisturbata la tartaruga marina Caretta caretta!). Nell’interno si trova la Torre Salsa, un’antica torre di avvistamento.

La spiaggia delle cave di marmo di Portoro del Pozzale, Isola Palmaria (Liguria)

Un comodo servizio di traghetti collega il Pozzale della Palmaria con La Spezia e Porto Venere. Il pregiato marmo portoro (nero con venature giallo-oro) era estratto già in epoca romana. Oltre alla natura ancora selvaggia si possono visitare gli antichi fortilizi dell’isola, che compone con Tino e Tinetto un piccolo arcipelago.

La spiaggia di Mezzavalle, Ancona (Marche)

La spiaggia di Mezzavalle, protetta dal Monte Conero, si raggiunge via mare o percorrendo un sentiero a piedi (munitevi di calzature adatte!). Costituita da sabbia, renella e rocce, priva di stabilimenti, si trova alla fine della spiaggia di Portonovo. Lungo il cammino sarete sorpresi da scorci spettacolari. Vale la pena dare un’occhiata anche al Fortino Napoleonico.

La spiaggia della Bufalara, Sabaudia (Lazio)

Alla fine del lungomare di Sabaudia, questa spiaggia segreta, ampia e orlata da dune, è una delle meno affollate vicino Roma. Più si prosegue verso Latina, più la spiaggia si fa selvaggia. Imperdibile la visita al Parco del Circeo (8.400 ettari). Attraversato da due sole strade, ci si sposta solo a piedi o in bici lungo un dedalo di sentieri tabellati.

La Spiaggia di San Bartolo, Pesaro Urbino (Marche)

Si trova lungo la costa compresa tra Pesaro e Gabicce Mare, all’interno del Parco naturale di Monte San Bartolo. Questa bellissima area naturale è caratterizzata da spiagge di soffice sabbia chiara, alternate ad altre di ghiaia e ciottoli, tutte incastonate all’interno di uno scenario selvaggio e suggestivo, sovrastate da alte pareti a strapiombo sul mare. Un mare azzurro e cristallino.

Vignanotica, Vieste - Foggia (Puglia)

La spiaggia di Vignanotica si raggiunge percorrendo tre km di stradina tortuosa deviando dalla strada che collega Mattinata con Vieste. Con le sue falesie di calcare bianco e il fondale di ciottoli e ghiaia che digrada rapidamente nell’acqua profonda, è una delle più belle del Gargano. Nell’entroterra meritano un’escursione la riserva faunistica di Santa Tecla e la riserva forestale di Monte Barone.

La spiaggia del buon dormire, Agropoli e Palinuro (Campania)

La spiaggia paradisiaca del Buon Dormire nel Cilento si conquista scendendo 500 scalini a picco sul mare o a bordo dei boat tour che fanno il giro delle grotte. È una baia sabbiosa ai piedi di Capo di Palinuro (qui Ulisse fu tentato dal canto delle sirene). Pochi bagnanti, acqua cristallina e un’infinità di grotte. Consiglio di visitare, in zona, il sito archeologico di Paestum, Velia e la Certosa di Padula.

Il sistema Dunale di Campomarino, Taranto (Puglia)

A pochi chilometri da Taranto, seguendo la SP122 che attraversa la costa ovest salentina, nel comune di Maruggio, si arriva al Parco delle dune di Campomarino: 41 ettari di dune costiere alte fino a 12 metri dove si è sviluppata rigogliosa la macchia mediterranea (ginepro coccolone, timo, elicriso...) che arriva a lambire la spiaggia di sabbia fine. Mare turchese e trasparente.

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