Emma: «Maria, per gli “Amici” io ci sono sempre»

La cantante racconta a Sorrisi i motivi che l’hanno convinta a tornare nel cast del talent di Canale 5 dopo l’addio di Morgan

Emma si esibisce insieme ai ragazzi di «Amici»
18 Maggio 2017 alle 12:49

Negli studi di «Amici» lavorano tante persone, ma alcune fanno gli straordinari. Tra le aule e le sale prova degli Studi Elios di Roma, dove si prepara il serale, potreste imbattervi, talvolta anche di notte, in Emma. Lei è il «redivivo» direttore artistico della squadra Bianca, frutto di un rocambolesco cambio di programma che ha visto l’uscita di scena di Morgan e l’arrivo (anzi, il ritorno) della cantante salentina. Un ritorno da vera protagonista.

Ma quanto lavora ogni giorno?
«Dodici ore? Non saprei, non le conto più».
Ma è normale? È previsto?
«Proprio no! Io ed Elisa abbiamo questo modo di lavorare per cui ci facciamo prendere un po’ la mano».
Però in puntata apparite sempre così fresche…
«Sì, ma solo perché ci truccano bene!» (ride).
Ad «Amici» sembra tornato il sereno. È grazie alla sua presenza?
«Questo non lo so. Sicuramente è grazie al fatto che adesso i cantanti cantano, i ballerini ballano e io ed Elisa poniamo l’attenzione su di loro senza polemiche».
Quest’anno non doveva fare «Amici», giusto?
«Avevo già parlato con Maria (De Filippi, ndr) tantissimo tempo fa, spiegandole che volevo concentrarmi su nuovi progetti e occuparmi solo di quelli».
Maria come ha reagito?
«Ha compreso subito le mie necessità. Mi ha invitato alla prima puntata e sono andata in studio per conto mio anche in altre occasioni a seguire le registrazioni».
Così? Senza motivo?
«Per me è come andare a trovare i parenti. Dopo tutti questi anni ormai sono di casa».
Poi che cosa è successo?
«Quando è scoppiato il patatrac con Morgan mi è arrivata una richiesta di aiuto da parte di Maria. Lei si è sentita in difficoltà nel chiedermelo perché sapeva che avrebbe reso complesso riorganizzare i miei progetti».
Ha detto subito di sì?
«All’inizio ero titubante».
Poi per quali ragioni ha accettato?
«Perché ero l’unica persona esterna al programma che poteva salire su quel treno in corsa».
Nella lettera che le ha dedicato in trasmissione, Maria ha parlato di una sorta di «debito» di «Amici» verso di lei, Emma. A quale debito si riferiva?
«Ha detto che “ho dato al programma più di quanto il programma ha dato a me”. Mi è scoppiato il cuore. Credo che Maria si riferisse proprio a questa scelta di fare forti sacrifici per tenere tutto in piedi».
Si è sentita in «dovere» di esserci per senso di gratitudine?
«No. Io e Maria abbiamo un rapporto diretto, è uno dei motivi per cui adesso non c’è più una situazione tra “giovane talento” e “madrina artistica”, ma è alla pari. La mia sincerità verso di lei è uno dei motivi per cui mi stima. La ragione è che sono una persona sulla quale si può contare sempre e Maria aveva bisogno di me».
Se lavora così tanto ad «Amici», quando lavora a un nuovo album?
«Quando torno a casa, di notte e nel mio giorno libero».
E ci riesce?
«Sì, ci sto riuscendo e molto più di quanto immaginassi. Ho avuto una fortuna: i ragazzi che mi hanno affidato quest’anno mi stanno dando un sacco di stimoli, anche creativi. Per quello ho legato così tanto con loro».
Sta facendo discutere l’eliminazione di Thomas.
«Le eliminazioni non le decido io ma i professori e la giuria. Ho voluto tenere con me Sebastian, uno dei più bravi ballerini mai passati da “Amici”. Il programma ha un meccanismo a imbuto, chi se ne frega della vittoria: Thomas a 17 anni ha ottenuto un contratto con la casa discografica Warner».
Lei a 17 anni dov’era?
«Andavo a scuola e la sera servivo pizzette e birre in un pub della mia città. Per questo dico che il suo è comunque un grande risultato».
Si dice che l’era dei talent sia finita, che non porti nuovi nomi nel mercato...
«È la visione sbagliata di chi crede che fare un talent e avere successo siano due cose collegate, ma non lo sono mai state».
Cosa serve per rimanere in questo mondo?
«Creare un vero interesse nel pubblico, avere carisma, fare una montagna di sacrifici in funzione della musica».
Per questo ha rimproverato «l’allievo» Mike Bird per essere arrivato tardi in aula?
«Sì, soprattutto perché c’erano delle persone che si sono svegliate presto per lavorare con lui e per lui».
Lei come è riuscita ad affermarsi?
«Ci sono riuscita perché ho lavorato notte e giorno senza sosta fino a oggi. Io “Amici” non l’ho vinto ieri, ma nel 2010, e sono ancora qui».
Molti ancora oggi dicono che fare molta tv è d’ostacolo per chi fa musica.
«Nel 2017 è difficile che un cantante faccia solo musica e concerti. All’estero Miley Cyrus, Shakira, la nostra Laura Pausini, in Italia Fedez: sono tutti artisti di grande successo che fanno anche televisione».
Adesso i ragazzi della squadra Bianca sono più sereni...
«E i loro “grazie” sono stupendi. Non so se sono io che sono un po’ troppo sensibile, ma un loro abbraccio mi ripaga di tutti gli sforzi fatti. Hanno ritrovato la loro strada».
Di che cosa avevano bisogno?
«Principalmente di sostegno morale. Il grosso del lavoro fatto è stato parlare con loro. Ho fatto un po’ la psicologa».
Di che cosa ha bisogno Emma, invece?
«Di tornare a cantare a squarciagola sul mio palco».

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