«Pechino Express 2017»: gli eliminati della quinta puntata

Eugenia Costantini e Agata Cannizzaro, ovvero #figliaematrigna, eliminate dal gioco. I #maschi se la cavano ancora una volta per un soffio. I #modaioli si aggiudicano la tappa finale

Pechino Express 6: #figliematrigna scoprono di essere state eliminate  Credit: © Rai
5 Ottobre 2017 alle 00:08

Una sola coppia è stata eliminata nel quinto appuntamento con l'adventure game di Pechino Express - Verso il Sol Levante, in onda su Rai 2 mercoledì 4 ottobre. È la coppia #figliaematrigna, composta dall'attrice Eugenia Costantini (figlia di Laura Morante e anche nel cast, per dirne una, della serie cult Boris) e dalla moglie di suo padre, Agata Cannizzaro, ex modella e oggi costumista (ha lavorato a moltissimi film e anche serie tv come Ris Roma e Ultimo). La loro è stata un'eliminazione secca, senza possibilità di recupero con la ?famosa? busta, come è consuetudine del programma. Addirittura comunicata via radio da Costantino della Gherardesca, che se avesse avuto le mani libere avrebbe fatto loro un applauso, perché sono state ?grandi viaggiatrici?, anche se sono arrivate ultime al traguardo intermedio di Santa Juliana, penultima tappa nelle Filippine di questa edizione, che nel corso della puntata si è trasferita a Taiwan, secondo Paese che i nostri viaggiatori dovranno attraversare, prima di arrivare in Giappone, fino alla meta finale di Tokio. 

Tra le due eliminate la più dispiaciuta è sicuramente Eugenia Costantini che ci teneva molto ad arrivare fino in Giappone ma che porterà comunque con sé il ricordo ?di un Paese e, soprattutto, delle persone meravigliose?, come dice riferendosi alle Filippine e il suo popolo veramente ospitale: ?Ma dove li fanno??, si è chiesto a un certo punto della puntata Guglielmo Scilla, stupito dall'ennesima dimostrazione di generosità. E chi ha seguito il programma fino a oggi, non può non condividere le parole di Costantino della Gherardesca che prima del via alla tappa dall'Università di Muñoz, ha chiesto un applauso alla ?straordinaria umanità del popolo filippino?.

Dopo i 189 i chilometri della tappa, da Muñoz ad Angeles City e Santa Juliana, da dove le sei coppie rimaste in gara sono volate a Taiwan, primi al traguardo finale di quella che il conduttore ha definito una delle ?tappe più dure di tutte le edizioni di Pechino Express?, sono arrivati i #modaioli, Marcelo Burlon e Michele Lamanna, mentre i #compositori (Achille Lauro e Boss Doms) e i #maschi (Francesco Arca e Rocco Giusti) sono giunti, rispettivamente, ultimi e penultimi. Ma i #compositori vengono salvati da i #modaioli (ed è la seconda volta), mentre i #maschi se la cavano di nuovo perché la tappa finale non era eliminatoria.

Grazie a un passaggio fortunato, che le ha fatte piangere di felicità, al traguardo intermedio fissato a Santa Juliana, sono arrivate prime aggiudicandosi un soggiorno in una Spa e l'immediata certezza di volare a Taiwan, le #clubber Ema Stokholma e Valentina Pegorer, in vantaggio per tutte la prima parte della puntata, a partire dalla gara di ballo (e qui siamo nel loro campo) che ha aperto la tappa che ha entusiasmato Jill Cooper delle #caporali e avuto esiti disastrosi per i #compositori.

Grandi protagoniste della puntata sono state anche le caprette - ?capre potenziate? spiega Costantino della Gherardesca, selezionate dall'Istituto Universitario di Zoologia di Muñoz - che le coppie hanno dovuto portare con loro, per donarle agli Aeta, la più antica tribù delle Filippine, parenti stretti degli aborigeni australiani, che vivono in povertà nella regione più remota del Paese. Le caprette alle quali alla fine tutti i concorrenti, più o meno, si sono affezionati e hanno dato i nomi più vari, sono toccate a tutti, tranne che ai #compositori che hanno riscosso così il vantaggio attenuto vincendo la tappa precedente: ?Tanto loro sono già due capre?, ha commentato acida Ema Stokholma delle clubber.

Tra improbabili passaggi, corse a perdifiato, test di memoria, prove di ballo e culinarie, non sono mancati colpi di scena e scontri tra le coppie in gara, da sempre tratti distintivi della folle spedizione di Pechino Express. In particolare nella quinta puntata i #compositori, sempre loro, hanno fatto arrabbiare Alice Venturi degli #amici, già sotto pressione per la capra e la prospettiva di un'eliminazione diretta, che è rimasta a dir poco contrariata dall'aggressività con cui Achille Lauro si è ?aggregato? a un passaggio trovato da loro. Come se non bastasse Alice è stata protagonista di una clamorosa scivolta, subito twittatisissima...

La prova più dura però, a cui sono state sottoposte tutte le coppie in gara, pena l'esclusione, è stata sicuramente quella di mangiare una ?prelibatezza? locale, ovvero il Balut (in lingua filippina, significa letteralmente "incartato") piatto tipico di molti paesi del Sud-est asiatico: un uovo di anatra o di gallina fecondato e bollito nel suo guscio poco prima della schiusa, quando il pulcino al suo interno è quasi completamente formato, da mangiare interamente e direttamente dal guscio. Un test che ha messo a dura prova gli stomaci dei concorrenti.

Non sono mancati però momenti più piacevoli. Per esempio, quando la produzione ha consegnato ai concorrenti una busta da aprire nell'ultima notte nelle filippine. Busta conteneva delle splendide fotografie degli stessi concorrenti in queste prime puntate. E il rivedersi ha risvegliato i ricordi e le emozioni provate, fatto riassaporare il viaggio ai viaggiatori, che si sono tutti invariabilmente commossi fino alle lacrime.

A Taiwan però ?la musica è cambiata?. Nella Repubblica di Cina, mai riconosciuta dall'Onu, dove la cultura millenaria cinese convive con la tecnologia più avanzata, poche persone parlano inglese e le indicazioni sono scritte in ideogrammi incomprensibili per i concorrenti, e per tutte le coppie è diventato più difficile comunicare e quindi cercare e ottenere l'indispensabile aiuto dalle popolazioni locali. La prossima tappa (257 Km totali) dal tempio di Confucio a Tainan a Sun Moon Lake e poi fino a Lukang, sarà tutta a Taiwan e per i concorrenti si prospettano tempi più duri...

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