«Pechino Express 2017»: in semifinale eliminati i #maschi

Nella nona puntata Francesco Arca e Rocco Giusti lasciano il gioco, a un passo della finale che si giocherà tra #caporali, #clubber e #compositori

Pechino Express - i #maschi (Francesco Arca e Rocco Giusti)  Credit: © Rai
1 Novembre 2017 alle 23:58

Sono i #maschi, i due attori Francesco Arca e Rocco Giusti, la coppia eliminata nella nona puntata di Pechino Express, la semifinale dell’adventure game di Rai2, andata in onda mercoledì 1 novembre. Lasciano il programma ai piedi del Monte Fujiy, a un passo dalla finalissima, in programma mercoledì 8 novembre, sempre in prima serata, che vede tre coppie qualificate: le #caporali Antonella Elia e Jill Cooper, veri “carri armati” dell’edizione, visto che hanno vinto tutto il possibile nelle ultime tre tappe; le #clubber Ema Stokholma e Valentina Pegorer e, a dispetto di ogni pronostico, i #compositori Achille Lauro ed Eduardo Boss Doms. Inaspettatamente, fa notare il geniale Costantino della Gherardesca, i finalisti sono tutti biondi.

Al traguardo finale della nona tappa, alla pagoda Chureito che domina Fujiyoshida City, con uno dei panorami più famosi del mondo con alle spalle il leggendario Monte Fujiy, sono arrivate prime di gran lunga le #caporali. Sempre in testa anche se “mischiate” con altri concorrenti come all’inizio della puntata, pure hanno avuto un momento di forte tensione per le intemperanze di Antonella Elia, incassate con stile olimpionico da Jill Cooper.

Ultimi, neanche a dirlo, i #compositori (Achille Lauro e Boss Doms) ultimi anche nella scorsa puntata dove furono graziati dalla busta nera: “Non puoi battere le ragazze” è il commento di Lauro e infatti penultimi, e anche questo un déjà vu, sono i #maschi, mandati a rischio eliminazione (e poi eliminati dalla busta nera, consegnata a inizio puntata ai vincitori che decide se la puntata è eliminatoria) dalle #caporali perché Jill aveva un debito di riconoscenza nei confronti di Lauro che l’aveva aiutata a ricongiungersi per prima con Antonella con conseguenti vantaggi, e restituisce il favore salvandoli. I #maschi lasciano con grande eleganza e sportività, d’altronde erano già stati salvati sul filo del rasoio almeno un paio di volte.

La semifinale, partita dal tempio di Kofuku-ji a Nara, e snocciolatesi per 416 chilometri passando per il castello di Nagahama, per arrivare a Fujiyoshida City, è stata come sempre piena di insidie e prove, dall’improvvisarsi venditori ambulanti a fare trekking lungo un antico cammino, e ha messo a dura prova i concorrenti. Con Antonella Elia in trip agonistico che non solo ha sbroccato con la sua compagna di viaggio, ma anche fatto scintille con Valentina Pegorer delle #clubber durante l’ultima e decisiva corsa in autostop al traguardo di tappa.

Prima però, le coppie hanno potuto fare trekking seguendo l'antico e affascinante cammino di Nakasendo (“Stamo tipo in Trentino Alto Adige” è il commento di Lauro) che collega Magome-juku a Tsumago. Durante il percorso sono stati sottoposti ad alcune missioni, e in caso di errore hanno dovuto bere un bicchiere di sakè. “Il posto più bello di questa avventura incredibile” commenta estasiato Francesco Arca, mentre alla fine Antonella Elia è così sbronza che per lei “tutto è magico” e Lauro dei #compositori perde la campanella che avrebbe dovuto tenere lontani gli orsi: “Te faccio causa da morto” lo minaccia Edoardo.

Particolarità della puntata è stato anche mixare, per gran parte della puntata le coppie: a Jill Cooper, all’inizio non tanto convinta, tocca Achille Lauro; Valentina Pegorer con Rocco Giusti, Francesco Arca ha viaggiato (e scoperto quanto parla) con Antonella Elia, ed Ema Stokholma con Eduardo Boss Dorm. Il risultato è stato positivo soprattutto per i #maschi e decisivo per i #compositori protagonisti di una forte riconciliazione con le #caporali, con cui hanno invece battibeccato per gran parte del programma, che anche divise hanno vinto la prova vantaggio e il bonus: una notte a Gifu, sul fiume Nagara, per assistere alla pesca con i cormorani.

Sin dall’inno nazionale (“le porgia la chioma” canta Lauro) la prova più divertente però è stata la partita di calcio giocata “tutti contro tutti” dentro enormi costumi da palloni, in perfetto stile delle prove assurde dei programmi tv giapponesi. Con Francesco Arca che per segnare un gol di testa dà una facciata per terra con conseguente sangue dal naso, ma stoicamente vince battendo anche il suo compagno Rocco, il più “tecnico” della partita.

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