Da venerdì 30 ottobre torna Homeland (e Carrie Mathison/Claire Danes) con la quinta stagione, che cosa è successo nelle prime quattro stagioni? Vi aiutiamo noi a ricordarlo riassumendo le serie precedenti
Homeland è una delle serie tv rivelazione degli ultimi anni e dal 2011 tiene i telespettatori incollati allo schermo. Le prime due stagioni sono state acclamate dalla critica e pluripremate agli Emmy e ai Golden Globe e Claire Danes ha vinto entrambi come miglior attrice protagonista (2012 e 2013).
Il personaggio principale, il pilastro, guida e centro della serie è lei, anzi si potrebbe dire che lei è le serie, l'agente bipolare, folle, determinata che non si ferma davanti a nulla: Carrie Mathison. Un'eroina, ma anche un'antieroina che amiamo e odiamo più volte all'interno della stessa puntata. È cambiata nel corso delle stagioni e ha mostrato diversi lati di sè, a volte meschini e a volte più umani. Il 4 Ottobre su Showtime negli USA è partita la quinta stagione che arriva in Italia a partire dal 30 ottobre su Fox alle 21.00, ma torniamo indietro nella storia di questa discussa serie televisiva per ricordarci da dove eravamo partiti.
Il riassunto: Carrie è un agente della CIA che non accetta di non aver ragione, all'inizio della serie si convince che il sergente dei Marine Brody, appena tornato in patria dopo 8 anni di prigionia in Iraq, è un terrorista assoldato dal suo carceriere Abu Nazir (complice una soffiata ricevuta da un condannato a morte) e per dodici puntate non farà altro che andare in giro a dire a tutti che Brody è pericoloso. Dalla prima all'ultima puntata assistiamo alla sua discesa negli inferi in cui lei urla e scalcia sempre di più, la gente intorno le crede sempre di meno e la sua bipolarità tocca vette importanti. Nel frattempo, pensa bene di allacciare una relazione con il soggetto pericoloso e, giusto per complicare un po' le cose, se ne innamora e lo guarda con occhi da cerbiatta dimenticandosi che lui ha una famiglia e che potrebbe essere un terrorista. Alla fine Brody si candida al congresso, scopriamo che è veramente un terrorista, ma non riesce a farsi saltare in aria nell'attentato pianificato. Carrie viene allontanata da tutti e sottoposta a elettroshock.
Momento migliore: La fuga di Carrie e Brody dal mondo nella baita in mezzo al nulla e l'inizio della loro pazza storia d'amore. Uniti dalla guerra che abita nelle loro anime e che non possono far a meno di mettere in atto verso l'esterno. Il motivo per cui Carrie e Brody non possono stare lontani è che si riconoscono e trovano pace solo nell'aprirsi l'una all'altro.
Il riassunto: Si parte con una Carrie distrutta sotto tutti gli aspetti della sua vita: fa l'insegnante in una scuola per stranieri, è costretta a stare lontana da Brody e a fare i conti con i postumi dell'elettroshock. Non accetta di non aver avuto ragione sul sergente (strano) e di essere stata esclusa dalla CIA, ma quando il suo mentore Saul le consegna il video che prova le sue tesi, inizia a piangere di gioia e a ripetere per tutta la puntata che aveva ragione lei. Dunque Brody viene incastrato e interrogato dalla CIA, è costretto a confessare e collaborare e a fare il doppio gioco con Abu Nazir. Lui però non ci casca e rapisce Carrie, per liberarla Brody deve fornirgli il codice che permette di fermare il pacemaker del vicepresidente. Il rosso sergente cede e il vicepresidente muore. Abu Nazir viene trovato da Carrie e ucciso dall'FBI e il vissero tutti felici e contenti sembra essere a portata di mano. Invece, mentre sono tutti riuniti per il funerale a Langley, una bomba posizionata nella macchina di Brody esplode, lui fugge con l'aiuto di Carrie e lei deve spiegare perché è sopravvissuta.
Momento migliore: La serie migliore tra le quattro uscite fin ora, non ci si annoia mai. Il momento più alto è quello in cui la new entry Peter Quinn pianta un coltello nella mano del sergente Brody durante l'interrogatorio, scatenando un'ovazione del pubblico a casa e entrando direttamente al primo posto nella classifica dei personaggi preferiti.
Il riassunto: Tutto inizia con Carrie in un ospedale psichiatrico che urla, scalcia e tira testate contro gli specchi. Durante la terza puntata ecco il sergente Brody, è a Caracas in una torre fatiscente che i venezuelani malavitosi hanno occupato, è ferito e loro lo curano. Dalla quarta puntata è il caos, scopriamo che Carrie aspetta un figlio e che non è stata allontanata dalla CIA, ma fa parte di un piano più grande per assoldare un cattivone iraniano, tale Majid Javadi, siamo confusi. Brody, ormai dipendente da eroina, viene riportato negli Stati Uniti, assoldato dalla CIA e spedito in Iran per uccidere Danesh Akbari, attualmente al potere, e piazzare al posto suo il cattivone Majid Javadi. Brody si disintossica e viene spedito a Teheran, come previsto, ma, nonostante completi la missione, viene abbandonato dalla CIA e impiccato in piazza pubblicamente. La terza stagione si conclude così e molti spettatori distruggono il televisore.
Momento migliore: La fuga di Carrie e Brody, prima che lui venga arrestato e impiccato, quando lei gli confessa di aspettare un bambino e si dichiarano di nuovo amore eterno. Sono i pochi momenti in cui pensiamo che un lieto fine sia in fondo possibile, anche se questa volta sentiamo puzza di bruciato.
Il riassunto: Siamo nell'era post Brody, Carrie è diventata madre, ma è scappata da questa responsabilità e ha accettato un incarico alla stazione CIA di Kabul per poter sfuggire al suo passato. Il capo della stazione Pakistana, Sandy Bachman, le fa una soffiata su dove si trova un importante terrorista, Haqqani, e lei ordina un attacco aereo. A morire è però la famiglia di suo fratello, l'unico sopravvissuto è il giovane Aayan, uno studente di medicina. Carrie vola a Islamabad, ma la folla uccide Sandy trascinandolo fuori dalla macchina in cui era con lei e Quinn. Da qui si cade nel baratro, nonostante vengano ritrasferiti a Langley, Carrie insiste per tornare a capo della stazione di Islamabad. In tutto questo riesce a: trattare male Peter Quinn, sedurre il giovane studente pakistano Aayan e spedirlo a morire, girare sotto l'effetto di stepefacenti per Islamabad, quando i servizi segreti del Pakistan le scambiano le pillole. Nel finale Haqqani, dopo aver scambiato Saul con alcuni importanti prigionieri, si introduce nell'ambasciata e inizia a uccidere finchè non gli viene consegnata la lista di pakistani che collaborano con gli USA. Tutti tornano a casa, anche Quinn che sembrava voler giocare al giovane killer solitario. Si sente odore di ritorno si Saul e il lieto fine non ce lo concedono neanche questa volta.
Momento migliore: Per dodici lunghe puntate abbiamo sofferto con Quinn, l'abbiamo visto ubriacarsi, volare a Islamabad in soccorso di Carrie. Durante la puntata numero dodici finalmente si baciano, gridiamo vittoria come dopo un gol ai mondiali, ma è solo una gioia temporanea. Carrie parte alla ricerca della madre e lui si arrende alla prima difficoltà e parte per la Siria.
Tornano Carrie Mathison (Claire Danes) e le spie russe che vivono da americani e ci riportano negli Anni 80, da lunedì 19 giugno in prima e seconda serata