La prima stagione di American Crime Story segue il caso del secolo e arriva per la prima volta in chiaro in Italia su Rai4, ma quanto è fedele alla storia vera? Andiamo a scoprirlo, episodio per episodio
La miniserie creata da Ryan Murphy American Crime Story: il caso O.J. Simpson è in arrivo per la prima volta in chiaro in Italia, a partire da lunedì 16 gennaio su Rai4 alle 21.05 e, come all'epoca dei fatti, solleva moltissime domande e non può fare a meno di incuriosire gli spettatori. Il processo per omicidio nei confronti del campione di football O.J. Simpson, iniziato nel 1994 con la morte dell'ex moglie Nicole Brown, è stato uno dei casi di cronaca nera americana più seguito della storia, un evento mediatico coperto da giornali e televisioni a un ritmo martellante.
Nella serie, O.J. Simpson è interpretato dal premio Oscar Cuba Gooding Jr. e nel team della difesa vediamo John Travolta (Robert Shapiro) e David Schwimmer (Friends) nei panni di Robert Kardashian, mentre Sarah Paulson interpreta il pubblico ministero Marcia Clark, rappresentate dell'accusa. Un caso spettacolarizzato, trasmesso in diretta e analizzato in ogni dettaglio da ogni genere di giornale. Ora questa miniserie in 10 episodi ne racconta, ancora una volta in tv, la storia. La serie ha già fatto incetta di premi, non solo ha portato a casa 22 nomination agli ultimi Emmy, ma ha recentemente vinto anche due Golden Globe, uno come miglior miniserie e uno come miglior attrice protagonista a Sarah Paulson. Ma cosa c'è di vero in American Crime Story: il caso O.J. Simpson e cosa invece è solo romanzato? Episodio per episodio, abbiamo controllato come realtà e finzione si sono mescolate.
Episodio 1
O.J. ha minacciato di uccidersi nella stanza di Kim Kardashian: nelle ore precedenti la sua fuga sulla Ford Bronco, Simpson era ospite di Robert Kardashian e si sarebbe davvero puntato una pistola alla tempia, anche se Khloé Kardashian ha poi precisato che la stanza era la sua.
O.J. era stato arrestato una volta sola: nonostante la sua storia di violenza domestica nei confronti di Nicole Brown e nonostante le molte chiamate al 911 (il numero d'emergenza degli Stati Uniti), l'ex campione di football era stato effettivamente arrestato una volta sola. Come riportato nella serie, le 120 ore di servizi sociali a cui era stato condannato le ha scontate organizzando un evento di beneficenza per la fondazione per l'infanzia di Ronald Mc Donald.
Il funerale: nella serie la bara di Nicole Simpson è aperta e O.J. si avvicina per darle un bacio, ma diverse fonti (Robert Shapiro compreso) affermano invece che il funerale si sia tenuto a bara chiusa. Nel processo civile del 1996, la madre di Nicole testimoniò che alla camera ardente privata prima del funerale O.J. si avvicinò alla bara, aperta solo in quel caso, e baciando l'ex moglie disse ?Mi spiace, Nic. Mi spiace moltissimo?.
Episodio 2
La famosa Bronco era quella di A.C. Cowlings: vero. La macchina di O.J. era stata sequestrata dalla polizia per le indagini, ma A.C. aveva una macchina identica alla sua (che fosse perché lo ammirava tanto da volere la stessa macchina o meno) e con quella i due hanno iniziato la fuga seguita in diretta da tutti gli Stati Uniti.
Durante la fuga O.J. e A.C. sono passati con la Bronco dalla tomba di Nicole: nel 1996, nella sua deposizione per il processo civile, Simpson ha dichiarato che lui e A.C. avevano effettivamente guidato fino al cimitero, ma se n'erano andati non appena avvistata una macchina della polizia.
La lettera d'addio: nella serie sembra che lettera d'addio e testamento di Simpson siano state scritte poche ore prima della fuga. Quello che lo stesso Robert Kardashian omise quando la lesse in pubblico (modificandola qui e là mentre la leggeva) fu che era in effetti datata 15 giugno 1994, due giorni prima. Un fatto che avrebbe fatto pensare che la fuga fosse premeditata. La firma di O.J., però, era effettivamente corredata da una faccina sorridente all'interno della O.
Robert Kardashian ha convinto O.J. a entrare in casa per farsi arrestare: non esattamente. Un negoziatore della polizia di L.A. ha impiegato un'ora per far promettere a Simpson che non avrebbe fatto del male a nessuno e a convincerlo che in casa lo aspettava la madre, in realtà ricoverata in ospedale.
L'arresto: nella realtà non c'erano uomini della S.W.A.T. appollaiati sugli alberi e quando O.J. è uscito dalla macchina, gli agenti erano piuttosto tranquilli che non fosse più armato. Stringeva al petto delle foto incorniciate, ma nessun agente ha rischiato di sparargli scambiandole per un'arma.
Episodio 3
Time ha scurito O.J. Simpson: vero, come è reale la grande differenza visibile nella serie tra la copertina di Time e quella di Newsweek che invece aveva lasciato la foto segnaletica coi suoi colori originali. Lo scandalo creato dallo ?scurimento? dell'accusato è stato ben riportato nello show.
Il processo divise ulteriormente Kris Jenner e Robert Kardashian: nella serie Kris (interpretata da Selma Blair) è assolutamente convinta che l'ex marito dell'amica sia colpevole, mentre Rob rimane fedele al suo amico accusato di omicidio. Lei si è sentita in colpa per non essere intervenuta in quella che riconosceva come una relazione violenta e Kim Kardashian ha dichiarato a Rolling Stone lo scorso anno che stava ?Dalla parte di mio padre, abbiamo sempre pensato che fosse la persona più intelligente del mondo?.
Mark Fuhrman ha raccolto tutte le prove sulla scena del crimine: in realtà, l'agente ha trovato il famoso guanto, certo, ma ci sono volute centinaia di persone per raccogliere tutte le prove. La sua importanza è stata esagerata nella serie come nel processo reale. Dopotutto, se si voleva sostenere la tesi che O.J. sia stato incastrato, Fuhrman era l'uomo giusto su cui puntare il dito.
Il fenomeno ?denaro per spazzatura?: è vero che molti potenziali testimoni sono stati scartati da Marcia Clark perché erano stati pagati per raccontare la propria storia in televisione o ai giornali, per non correre il rischio che fossero per questo considerati inaffidabili dalla giuria.
Episodio 4
Faye Resnick: l'amica di Nicole Brown e Kris Jenner ha effettivamente scritto un libro scandalo in cui raccontava dei suoi momenti con la vittima. Ha davvero bloccato il processo? A quanto pare tutti hanno effettivamente dato molta importanza alla pubblicazione, compreso il giudice Ito, come se potesse davvero far deragliare il processo.
La moglie di Ito: ha creato un conflitto con il caso? Come mai la videocamera si ferma sul nome di Furhman mentre lei sta firmando i documenti? Lo scopriremo in seguito, ma come già intuibile un conflitto ci sarà, che il documento fosse solo un espediente narrativo o meno.
Ronald Goldman: ci si è immediatamente dimenticati del fatto che si trattava di un duplice omicidio? Sì, tutto il mondo era concentrato su Nicole e O.J. Simpson e, come dice il padre della vittima nella serie, Ronald è stato trattato più come una nota a piè di pagina.
Marcia Clark ha preso Cochran alla leggera: Johnny Cochran era una figura di spicco della comunità legale di Los Angeles. L'accusa, a quel punto, poteva sentirsi al sicuro per l'abbondanza di prove a carico dell'imputato, ma è difficile che Marcia Clark abbia sottovalutato l'abilità dell'avvocato della difesa tanto da non percepirlo nemmeno come una minaccia.
Episodio 5
L'accusa ha chiesto di lasciare fuori dal processo le accuse di violenza domestica di O.J. Simpson? Nonostante siano stati altri avvocati, e non Shapiro come nella serie, a presentare questa mozione, è stata effettivamente parte della strategia della difesa. Il giudice Ito ha poi deciso di presentare alla giuria quasi tutti gli incidenti tra i due ex coniugi, esclusa la telefonata disperata fatta da Nicole una settimana prima dell'omicidio e la descrizione degli abusi rinvenuta nel suo diario personale.
Darden ha cercato di impedire alla difesa di utilizzare la ?parola con la N? durnate la testimonianza di Mark Furhman La serie riproduce riproduce quasi alla lettera il discorso dell'avvocato in aula ?Parliamo di una parola che acceca le persone. Non sarebbero in grado di discernere cos'è vero e cosa no?. Anche l'insulto rivolto da Cochran a Darden all'uscita dall'aula è riportato fedelmente.
La difesa ha riarredato la casa di O.J. Simpson per renderlo ?più nero? agli occhi della giuria La difesa ha effettivamente rimpiazzato alcune foto di ragazze bianche (incluso un nudo della sua fidanzata Paula Barbieri) con quelle della sua famiglia. Oltre a questo fu appeso in casa solo un quadro, proveniente dalla collezione dello stesso Cochran, che ritraeva una giovane di colore mentre entra a scuola circondata a agenti federali.
Bill Hodgman ebbe un attacco di cuore in aula e dovette abbandonare il caso? Quel giorno Cochran, per screditare la vittima, si prese la briga di elencarne tutti i partner post divorzio e Hodgman si è trovato ad obiettare 13 volte, ma nessun attacco di cuore in aula. È stato solo più tardi, mentre discuteva gli avvenimenti del giorno con Gil Garcetti, che ha iniziato ad avvertire i dolori al petto che l'hanno portato in ospedale e ne hanno provocato l'uscita dal processo.
Episodio 6
I capelli di Marcia Clark Purtroppo è vero che l'attenzione del pubblico per l'aspetto di Marcia Clark era quasi morbosa. Quando si è presentata con un nuovo casco di ricci ancora più corti e più fitti di prima, la sua permanente è stata effettivamente al centro di molte critiche.
Rosa Lopez La governante della vicina di O.J. Simpson, nella serie era inizialmente una testimone fondamentale per Johnnie Cochran, la vediamo poi pronta a tornare a casa a El Salvador il giorno seguente. Nella realtà, Rosa Lopez era effettivamente reticente fino alla comicità, i giornalisti presenti in tribunale confermano che la sensazione era che fosse stata preparata e che avrebbe solo ripetuto come un pappagallo ciò che le era stato detto di dire.
La relazione tra Marcia Clark e Chris Darden In questo episodio in particolare Ryan Murphy calca la mano su una possibile realzione romantica tra Marcia Clark e Chris Durden. I due ballano sulle note di Who's that lady degli Isley Brothers, si confortano a vicenda, flirtano. I rumor andavano in quella direzione anche nella realtà e secondo una fonte anonima di People Darden intendeva sposare la Clark. Marcia però ha sempre, anche recentemente, negato le voci definendole ?ridicole?.
Episodio 7
La prova dei guanti di Robert Shapiro: l'avvocato ha davvero provato i guanti in tribunale quando nessuno stava guardando? Tutti gli avvocati della difesa hanno provato in realtà i guanti usati la notte dell'omicidio.
L'ex moglie di Johnnie Cochran: Cochran, durante il matrimonio con Barbara Berry, aveva davvero avuto una relazione con Patricia Sikora e durante il divorzio è stato effettivamente accusato di aggressione. Nella serie l'ex moglie si limita ad apparire in tv, ma nella realtà ha scritto un libro in cui raccontava tutta la propria vita con Johnnie Cochran.
La fuga romantica a San Francisco: nella serie Marcia Clark e Darden fuggono dal processo per un weekend. Secondo quanto raccontato dallo stesso Darden nelle sue memorie, un viaggio c'è effettivamente stato, ma ancora una volta entrambi smentiscono qualsiasi tipo di relazione romantica.
Episodio 8
La giuria: è vero che i membri della giuria non potevano bere, parlare con nessuno all'esterno e avevano il permesso di vedere i coniugi senza sorveglianza solo una volta a settimana per 5 ore. Televisioni e telefoni delle loro stanze d'hotel erano stati disattivati. Molti di loro hanno mentito durante il test di ammissione che consisteva di 80 pagine e 294 domande. Tra le informazioni omesse: essere state vittime di abusi o aver rapito la propria fidanzata. Per un motivo o per l'altro alla fine del processo molti erano stati esonerati e solo due membri della giuria selezionata in origine erano presenti al verdetto.
La rivolta della giuria: molti giurati si sono lamentati di come venivano trattati in maniera diversa neri e bianchi. Per questo tre agenti sono stati sollevati dall'incarico e 13 giurati (tutti i bianchi e un ispanico) hanno scritto una lettera alla corte e si sono vestiti di nero per protesta, mentre gli altri indossavano abiti colorati.
L'avvocato della difesa Barry Scheck e il DNA: Scheck, fondatore dell'associazione Innocence Project (che scagiona i sospetti tramite il DNA), ha sostenuto l'esame diretto di Dennis Fung, il criminologo della polizia di L.A. che aveva raccolto i campioni sulla scena del crimine. Insinuando che mancasse del sangue nei campioni e menzionando una coperta che pareva essere stata toccata dall'accusato, ha distrutto le ?imponenti prove fisiche? su sui si basava il caso dell'accusa.
Episodio 9
Le registrazioni: Nella serie non viene mai esplicitato, ma le registrazioni di Furhman erano state raccolte dalla sceneggiatrice Laura Hart McKinny con lo scopo di scrivere un film che raccontasse della discriminazione delle donne all'interno del dipartimento di polizia di Los Angeles.
Il processo avrebbe potuto essere annullato: sì, stava al giudice Ito decidere se il processo andava annullato o meno. La moglie avrebbe infatti potuto essere chiamata al banco dei testimoni, in quel caso Ito avrebbe dovuto ritirarsi dal processo. Sia la difesa che l'accusa temevano l'annullamento.
Darden e l'avvocato: nella serie, Cochran difende la decisione di Ito di permettere che alcune porzioni delle registrazioni di Fuhrman vengano ascoltate in tribunale e Darden esplode, tanto che il giudice lo minaccia di accusarlo di oltraggio alla corte e lui si trova costretto a chiamare il proprio avvocato. Nella realtà l'episodio era avvenuto mesi prima, quando Darden accusò la difesa di aver trasformato il processo ?in un circo".
Episodio 10
La giuria ci ha messo solo 4 ore per deliberare: vero, gli esperti avevano previsto che sarebbero stati necessari almeno alcuni giorni. La chiusura del processo, in realtà, non è avvenuta immediatamente prima dell'annuncio del verdetto. La giuria è stata riportata in hotel il venerdì e non ha potuto discutere il caso fino al lunedì successivo alle 9 del mattino, alle 15 dello stesso giorno avevano deciso.
Tutti hanno seguito il verdetto: l'annuncio è stato vissuto come un evento nazionale negli Stati Uniti, tanto da essere trasmesso a Times Square e da ottenere un commento dell'allora presidente degli Stati Uniti Bill Clinton.
Nonostante sia stato dichiarato innocente nel processo penale per omicidio, O.J. Simpson è stato condannato nel processo civile intentato da Fred Goldman (padre della seconda vittima) anche se solo a pagare 33,5 milioni di dollari. Nel processo civile, infatti, la giuria non deve provare che l'accusato sia colpevole ?al di là di ogni ragionevole dubbio?, ma che ci sia una preponderanza di prove che il crimine sia stato commesso.