Dalla regina d'Inghilterra di The Crown alla fine del signore della droga Pablo Escobar in Narcos, passando per Westworld e l'avvento di Pio XIII in The Young Pope
Il 2016 si è concluso e, nonostante abbiate messo su qualche chilo e vi siate promessi di iscrivervi in palestra al più presto, il massimo del moto che avete svolto è quello dal divano alla cucina. Ma non abbattetevi, potrete cimentarvi in piccole maratone per recuperare le migliori serie tv dell’annata appena passata. Non garantiamo che si perdano chili, ma potreste divertirvi.
È stato un grande anno da un punto di vista televisivo e, anche se il 2017 si prepara ad esserlo ancora di più, ci sono alcuni tasselli fondamentali da recuperare per avere una giusta panoramica delle hit di questa stagione. Dai meravigliosi bambini di Stranger Things al The Young Pope di Sorrentino, ecco le 10 lacune che eventualmente dovreste impegnarvi a colmare.
Westworld
Questa è facile, partiamo dalle basi. Se non avete visto Westworld durante gli ultimi mesi del 2016, forse vi sarete sentiti tagliati fuori da più di un paio di conversazioni con i vostri amici. Evan Rachel Wood, Anthony Hopkins, Tandie Newton, Ed Harris e James Marsters sono i protagonisti di una montagna russa narrativa che parte con calma, come tutte le serie HBO, e si conclude travolgendo ogni certezza. Al centro della storia c'è un parco dei divertimenti in stile western popolato da robot ai quali è possibile fare di tutto. Andrà tutto bene fino a quando i robot stessi cominceranno a prendere coscienza.
Perché guardarlo: per capire cosa c'è alla fine del Labirinto.
Stranger Things
Un bambino scomparso. Poteri telecinetici. Una creatura da un'altra dimensione. Esperimenti governativi. Atmosfera anni '80 alla Spielberg dei bei vecchi tempi. Serve altro? Stranger Things è forse la serie di più grande successo targata Netflix uscita nel 2016. Composta da 8 episodi, si tratta di un lungo film in cui è impossibile prendere fiato e staccarsi dallo schermo. Protagonisti di altissimo livello aiutano lo spettatore a godere di questa gioia per gli occhi in campo fotografico. In attesa della seconda stagione, un re-watch è d'obbligo.
Perché guardarlo: per dare giustizia a Barb.
The Exorcist
Per gli amanti delle possessioni demoniache, ecco che in tv arriva proprio il franchise cinematografico che ne ha lanciato la moda. Dieci episodi a marchio FOX per seguire le vicende del ribelle padre Marcus e del confuso padre Tomas in una Chicago che, nell'attesa della visita di Papa Sebastiano, viene sconvolta da demoni, omicidi rituali e complotti sovrannaturali. Le soprese non mancano e The Exorcist si dimostra una buonissima serie d'intrattenimento che riesce a divertire.
Perché guardarlo: per capire che fine fa Regan MacNeil.
The Young Pope
Paolo Sorrentino sbarca in tv con una delle serie evento italiana coprodotta da HBO e Canal+. Jude Law è il bizzarro Pio XIII, un Papa che vuole essere una rockstar, assieme ad un grandissimo Silvio Orlando in una delle migliori interpretazioni della sua carriera e una Diane Keaton in forma. Ci regalano una stagione da otto episodi non esattamente canonica: colpi di scena, narrazione a tratti frastagliata e dialoghi fulminanti uniti al grande stile del regista napoletano in quella che è la serie tv più non serie tv dell'anno.
Perché guardarlo: perché Jude Law è ipnotico e Silvio Orlando fenomenale.
The Night Of
Forse la sorpresa dell'anno e, allo stesso tempo, la serie passata più sottotono dell'intera stagione televisiva del 2016. In The Night ofJohn Turturro è un avvocato di bassa lega che pensa solo al guadagno senza aver a cuore nessuno dei suoi clienti. Le cose cambieranno quando si imbatterà in Nasir Khan (interpretato dal candidato ai Golden Globe Riz Ahmed), ragazzo musulmano incolpato dell'omicidio di una ragazza dopo una notte di passione. Personaggi profondi, coinvolgimento estremo e tematiche trattate in maniera perfetta per una serie assolutamente da vedere.
Perché guardarlo: per capire che Riz Ahmed farà strada.
The Crown
The Crown, la serie più costosa mai prodotta da Netflix (oltre cento milioni di sterline) ci porta direttamente nei primi anni del regno di Elisabetta II, precisamente dal 1947 alla crisi di Suez del 1955. Dieci episodi e due Golden Globe (di cui uno alla protagonista Claire Foy) per una serie, già rinnovata per una seconda stagione, piuttosto lento ma magistralmente costruito e con un John Lithgow nei panni di Winston Churchill semplicemente fantastico. Per gli amanti dei nobili inglesi alla Downton Abbey.
Perché guardarlo: per vedere come sono state investiti queste cento milioni di sterline.
American Crime Story: The People vs O.J. Simpson
La prima stagione della nuova serie antologica American Crime Storycreata da Ryan Murphy (Glee, American Horror Story e Scream Queens) mette in scena uno dei processi più celebri del secolo scorso, ovvero quello alla star del football americano O. J. Simpson. Un cast stellare nel quale spiccano la Marcia Clark di Sarah Paulson, il Johnnie Cochran di Courtney B. Vance e il Robert Shapiro di un ritrovato John Travolta che dimostra di non essersi mangiato completamente la carriera. Due Golden Globe per dieci episodi di una delle sorprese dell'anno e per scoprire dov'è finito David Schwimmer dopo Friends.
Perché guardarlo: per rivedere un John Travolta in forma come i vecchi tempi.
This is Us
Trasmessa dalla NBC e creata da Dan Fogelman (Cars, Rapunzel), This is Us narra le vicende che si intrecciano di un gruppo di persone nate tutte nello stesso giorno. Da una coppia che sta per affrontare un parto plurigemellare, a un figlio alla ricerca del proprio padre naturale, ad un attore insoddisfatto della sua vita e la sorella con problemi di peso. Ci sono tutte le carte in regola per una nuova serie strappalacrime in grado di rubare l'ormai vacillante trono di Grey's Anatomy. Con Milo Ventimiglia, Mandy Moore e Sterling K. Brown.
Perché guardarlo: perché nulla rilassa come un buon pianto davanti alla tv.
Narcos 2
Il grande ritorno di Pablo Escobar nella serie che ne ha rilanciato il personaggio storico nell'immaginario collettivo. Narcos, prodotta da Netflix, continua in questa seconda stagione la guerra al narcotraffico tra l'americana DEA e un Escobar sempre più in crisi e costretto alla fuga interpretato da un fantastico Wagner Moura. Rinnovato per altre due stagioni, terza e quarta. Siamo tutti curiosi di vedere come saranno in grado di sopperire alla mancanza del carisma del colombiano. Perché, sì, Pablo muore. È storia.
Perché guardarlo: per il Pablo Escobar di Wagner Moura.
Better Call Saul 2
Continua l'epopea di Saul Goodman ovvero James McGill nel prequel-spinoff-semi sequel di quella serie capolavoro che è Breaking Bad. Dopo una prima stagione di Better Call Saul piuttosto introduttiva, ma magistralmente realizzata, Bob Odenkirk torna nei panni dello scalcagnato avvocato alle prese con difficoltà famigliari e lavorative in una progressiva caduta verso il baratro. Una grandissima seconda stagione che deve essere recuperata o riguardata da tutti gli amanti dei lavori di Vince Gilligan.
Perché guardarlo: perché Bob Odenkirk e Vince Gilligan sono due sicurezze.
La sua folle vita è lo spunto di partenza per la serie tv dedicata ai più celebri narcotrafficanti che da sabato 16 novembre arriva in prima tv in chiaro
Arriva in streaming la terza stagione della serie tv dedicata alla guerra del narcotraffico in Sud America. Senza Pablo Escobar, ma da oggi con più Pedro Pascal