Milly Carlucci: «Amo viaggiare ma con le valigie sono una frana!»

Gira l’Italia con "Ballando on the road" alla ricerca di nuovi talenti per i suoi show

4 Luglio 2022 alle 08:19

«Finalmente siamo ripartiti con “Ballando on the road”!» esordisce felice Milly Carlucci. «Non era per niente scontato perché negli ultimi due anni a causa della pandemia non siamo potuti andare in giro a scovare nuovi talenti della danza. Ma quest’anno siamo tornati».

Ha già fatto due tappe: come è andata?
«Molto bene. La nostra è una sorta di chiamata alle armi del mondo della danza. Cerchiamo talenti che formeranno il corpo di ballo di “Il cantante mascherato”, andranno a integrare i maestri di “Ballando con le stelle” o, per quanto riguarda i semplici appassionati, potranno partecipare al torneo “Ballando con te” dedicato alle persone comuni. E tra loro, vi assicuro, ci sono dei “draghi”: talenti incredibili».

Cosa le dicono più spesso le persone che incontra in queste occasioni?
«La cosa che mi fa piacere, mi gratifica e mi fa tanto ridere è quando mi dicono che sono più magra di quanto appaio in tv e che sono meglio dal vivo che in televisione: se fosse il contrario sarebbe terribile. Pensi che delusione per le persone: linda e pinta in televisione e poi nella realtà sei uno straccio (ride)!».

La tappa finale sarà il 16 e 17 luglio a Roma.
«Sì, saremo alla palestra monumentale del Coni, la conclusione in un luogo simbolico, che poi è il cancello accanto a quello dell’Auditorium del Foro Italico da dove andiamo in onda con “Ballando”. È come dire ai nostri concorrenti: se superate questa selezione, svoltate nel vialetto vicino ed entrate a “Ballando con le stelle”!».

A proposito di “Ballando con le stelle”...
«Partiremo l’8 ottobre ma non mi chieda nomi di concorrenti perché è ancora presto».

Però della giuria posso chiederle: è confermata?
«Certo! È una giuria che ha trovato un suo equilibrio magico nelle differenze profondissime dei caratteri, e quindi funziona. E io me la tengo cara!».

Allora ci provo con le novità...
«Ci saranno senz’altro, ogni anno un aggiornamento va fatto. Devi evolverti, pur conservando quella identità che il pubblico ama».

Televisione a parte, quanta importanza ha il ballo nella sua vita?
«Tutti i giorni mi capita di guardare tutorial di ballo: mi metto davanti al mio smartphone e, segretamente, provo a replicare i passi».

Ha scoperto qualche nuovo ballo che le piace?
«Quelli che derivano dai balli tradizionali africani perché seguono i tamburi, le percussioni hanno ritmo e sono potenti».

Risultati?
«Deludenti (ride). Il risultato che vedo su me stessa non è quello che vedo nel video: loro hanno un movimento che parte dai piedi e finisce... nei capelli, con una eleganza, una sinuosità che contrasta con la nostra rigidità. Sono danze difficili ma io continuo a provare!».

E la musica l’accompagna nel quotidiano?
«Sempre. Ho conservato, funzionante, il piatto per i vinili. Mi hanno appena regalato l’opera omnia dei Queen: sono i miei preferiti e li ascolto in continuazione. L’altro gruppo che amo sono gli Abba: se riesco a incastrare le date vorrei andare a vedere il loro concerto a Londra. La loro è una musica ottimista, spensierata: non puoi sentirti triste dopo aver ascoltato i loro pezzi!».

Torniamo a “Ballando on the road”. Ormai è giunto alla ottava edizione: lei ha imparato a viaggiare leggera?
«Purtroppo sono una col panico da valigia. Io che amo tanto la sintesi, ho grande difficoltà a “sintetizzare” le cose da portarmi in viaggio. Quando vedo la valigia vuota mi prende lo stesso panico dello scrittore davanti alla pagina bianca!».

E come se la cava?
«Faccio valigie sovrabbondanti, che per di più mancano sempre di quello che mi servirebbe veramente...».

Eppure nei suoi programmi lei ha sempre tutto sotto controllo!
«Ma non accade prima di partire per una trasferta o per un viaggio. Comincio a pensare: se succede questo? Porto questo. E se succede quest’altro? Porto anche quest’altro. E se è caldo? Se è freddo? Se poi piove? Se devo fare una cosa sportiva? Prendo le scarpe da ginnastica. Se poi c’è una cena più elegante? Insomma è sempre una lotta. Con mio marito Angelo che protesta perché le valigie poi se le deve “incollare” lui. E con i miei figli, perché Patrick viaggia solo con uno zaino dove dentro riesce praticamente a infilare un armadio intero, e con Angelica, che è una viaggiatrice spettacolare».

Cosa intende?
«Lei gira il mondo con il suo trolley e una borsa capiente che porta a tracolla. E basta. Poi da quel trolley escono una dietro l’altra delle cose incredibili. Ma come fa? Ha presente Eta Beta? Ecco, la stessa cosa. Ogni volta mi stupisco».

A proposito di Angelica, che è la presidente di Ance Giovani (Associazione nazionale costruttori edili), l’abbiamo vista recentemente in tv ospite di Giovanni Floris a “Di martedì”. Che impressione le fa?
«Le dico quello che mi ha detto l’edicolante che ci conosce da sempre: “Ho visto Angelica in tv che parlava di economia e di finanza... e pensare che era quella bambina che veniva qui a comprare le figurine della Barbie!”. Ecco più o meno è la mia stessa sensazione: ripenso a quando era piccolina con il suo mondo fatto di bambole e adesso è una donna competente, capace, una persona così profonda che mi dico: “Mamma mia!”. Sono felice per lei. Si capisce che quello che ha studiato e che sta facendo le piace, è appassionata. E questa è una cosa impagabile».

Le ha dato consigli per la televisione?
«In realtà no. Sono anni che fa conferenze in America, in Inghilterra, in giro per il mondo, fa interviste con i canali più disparati, dalla televisione cinese a quella americana. Angelica ha avuto la grande fortuna di poter frequentare delle ottime scuole, di studiare con i Nobel dell’Economia, ma poi il merito è stato suo: lì se non hai ottimi voti vieni cacciato perché non vogliono zavorre. La sua preparazione le consente di parlare in tv con competenza e sicurezza. Cosa le posso dire io di più?».

Le somiglia tanto...
«Sono felice e lusingata che lei me lo dica, ma io trovo più una somiglianza con il papà. E in ogni caso la sua intelligenza è quella del padre perché io di economia, di matematica... per carità! Non ne capisco niente!».

Parliamo di vacanze. Ne farà?
«Certo! Non è vero che se fai il rullo compressore tutto l’anno poi funzioni meglio, c’è bisogno di prendersi delle pause. La mente e il corpo hanno dimenticato una cosa importante: oziare. Allora nella settimana di Ferragosto non farò nulla!».

Dove preferisce oziare, al mare o in montagna?
«Dipende da quello che vogliono i figli: pur di stare tutti insieme andremo dove scelgono loro...».

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