Da vedere almeno una volta nella vita, ecco i film sentimentali che raccontano amori indimenticabili con quel pizzico di divertimento che non guasta mai

Ecco a voi altri 10 film, che hanno resistito egregiamente alla prova del tempo e del tasto replay: 10 grandi commedie romantiche che, visione dopo visione, continuano a regalarci grandi emozioni!

Quattro matrimoni e un funerale (Mike Newell, 1994)
Chi dice che gli inglesi sono freddi? Viene dal Regno Unito questa splendida commedia capace di cambiare velocemente registro, dal comico al drammatico, facendoci passare dalle lacrime alle risate nel giro di una manciata di secondi. È anche il film che ha lanciato Hugh Grant, che qui interpreta Charles, un ragazzo timido e dalla figuraccia facile che non può fare a meno di innamorarsi perdutamente di Carrie (Andie McDowell), un’americana che incontra ai matrimoni e ai funerali altrui e che sarà destinataria di una delle più singolari dichiarazioni d’amore della storia: “tu saresti d'accordo di non diventare mia moglie? Voglio dire, per il resto della tua vita.” E vissero per sempre, non sposati e contenti…

Harry ti presento Sally (Rob Reiner, 1989)
“Quando ti accorgi che vuoi passare il resto della vita con qualcuno, vuoi che il resto della vita cominci il più presto possibile!” Alzi la mano chi, nel sentire Harry (Billy Cristal) dichiararsi a Sally (Meg Ryan) non sfoggia un sorriso ebete e sognante... L’abbiamo visto mille volte ma è più forte di noi: Harry ti presento Sally è sicuramente tra le commedie più universalmente amate della storia del cinema e la scena finale, in cui i due decidono di smettere i panni degli eterni amici per affrontare davvero i loro sentimenti ci dona sempre grandi soddisfazioni, anche se conosciamo a memoria tutte le battute e, quella ruga sulla fronte di Sally, ormai la amiamo anche noi.

Jerry Maguire (Cameron Crowe, 1996)
Ecco un film che accontenta maschietti e femminucce! C’è lo sport - tanto, anzi tantissimo – c’è suspence, non manca quella buona dose di stress che aumenta la soddisfazione dei successi mietuti, c’è pure un bel bambino, tenero e saggio al punto giusto e c’è la parentesi romantica, che culmina in una dichiarazione d’amore davvero memorabile, perchè pronunciata, senza alcun imbarazzo, di fronte a una dozzina di donne sconosciute. Ah! E c’è Tom Cruise al top della forma. Non male, eh?

Un giorno per caso (Michael Hoffman, 1996)
Melanie e Jack (Michelle Pfeiffer e George Clooney) sono due genitori divorziati che si conoscono per una sfortunata coincidenza: entrambi infatti ritardano nell’accompagnare i figli in gita scolastica e scoprono con orrore che la classe è già partita senza i loro piccoli! Pur di non perdere importanti appuntamenti di lavoro faranno a turno nel tenere entrambi i bambini e, nell’arco di una sola giornata, scopriranno di essere fatti l’uno per l’altra. I colpi di fulmini esistono e in effetti, guardando i due attori protagonisti, non ce ne stupiamo affatto: chi saprebbe loro resistere?

C’è posta per te (Nora Ephron, 1998)
Ovvero, l’amore ai tempi della posta elettronica:“Ti regalerei un bouquet di matite ben temperate se solo ti conoscessi…” Questo e altri messaggi fanno sognare a occhi aperti Kathleen (Meg Ryan), la proprietaria di una piccola libreria di New York, che inizia a scambiarsi mail con un romantico sconosciuto (Tom Hanks), che alla fine scopre essere il proprietario dell’intera catena di bookstore che la sta mandando sul lastrico. Nonostante tutto l’amore trionferà e non poteva che essere così, visto che l’accoppiata Hanks-Ryan, già collaudata in Joe contro il vulcano e soprattutto in Insonnia d’amore, è garanzia di happy ending, battuta commovente (“volevo tanto che fossi tu”) e bacio finale. Cosa vogliamo di più?

Notting Hill (Roger Michell, 1999)
E se la vostra star preferita entrasse nel negozio in cui lavorate e improvvisamente iniziaste a frequentarla? Impossibile ovviamente, ma in un film anche i sogni più arditi possono diventare realtà, ed ecco infatti spiegato il successo planetario di Notting Hill, che vede un giovane libraio (Hugh Grant) iniziare una relazione con un’attrice americana famosissima, Anna Scott, alias Julia Roberts. Le differenze sociali ed economiche sembrano invalicabili, ma si sa che l’amore risolve tutti i problemi e la diva sceglierà di restare con l’uomo “indefinitamente”, in un finale commovente e a tratti spassoso che lascia in bocca il sapore di una favola.

Il diario di Bridget Jones (Sharon Maguire, 2001)
Hugh Grant o Colin Firth? Il seducente capoufficio dagli occhi blu o il freddo avvocato caldeggiato dai genitori? Così su due piedi non avremmo dubbi, ma prima di fare una scelta affrettata, è meglio guardare il film, e scopriremo, assieme a Bridget, che non è tutto oro quello che luccica. Più per la storia d’amore, questa simpatica commedia tratta dal romanzo di Helen Fielding ha lasciato il segno per l’interpretazione di Renée Zellweger, che non solo è ingrassata di 12 chili e ha preso lezioni di dizione per rendere credibile l’accento britannico, ma ha saputo incarnare perfettamente lo spirito del personaggio.

Come farsi lasciare in 10 giorni (Donald Petrie, 2003)
Per scrivere un articolo su una rivista, lei (Kate Hudson) deve farsi lasciare in 10 giorni; per fare bella figura al lavoro, lui (Matthew McConaughey) deve trovarsi una fidanzata entro 10 giorni. Non c’è dubbio che sia il destino a farli incontrare, e che si daranno l’un l’altra del filo da torcere! Chi l’avrà vinta? Tutti e due ovviamente, in un finale che non scontenterà nessuno, nemmeno gli spettatori!

Love Actually (Richard Curtis, 2003)
Ed ecco dunque una commedia che, attraverso tantissimi personaggi (tutti interpretati da un plotone di grandi attori britannici), ci racconta aspetti diversi legati all’amore, attraverso dieci storie che si intrecciano cinque settimane prima di Natale.Tra tutte, ne vogliamo ricordare una in particolare, quella che vede il giovane Andrew Lincoln (il protagonista della serie TV The Walking Dead) dichiararsi alla donna che ama - ma che sa che non potrà ricambiarlo, perchè felicemente sposata – attraverso dei cartelli, solo per il gusto di essere sincero, perchè a Natale si sa, si deve dire la verità. Lei sorride, gli dà un casto bacio e nel complesso si commuove meno di noi, ma a una giovanissima Keira Knightley perdoniamo questo e altro!

Pretty Woman (Garry Marshall, 1990)
E non potevamo che inaugurare questa lista con Pretty Woman: non appena passa in TV siamo tutti pronti a guardarlo per l’ennesima volta, a ridere alla scena del piatto di lumache e a commuoverci quando Edward, da vero principe azzurro, si arrampica fino all’appartamento di Vivian per portarla via con sé. Dopo 25 anni il film con Julia Roberts e Richard Gere si conferma come una delle più belle commedie romantiche di tutti i tempi, di quelle che, tra una risata e l’altra, continuano a farci sognare il grande amore.