I titoli di testa di alcuni film sono rimasti nella storia: da quelli realizzati da Saul Bass in Vertigo - La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock a quelli curati da Kyle Cooper in Seven di David Fincher
Ironici, divertenti, inquietanti... in molti casi i titoli di testadei film sono uno dei momenti più importanti dell’intero processo creativo perché hanno il potere di catturare lo spirito del film, contribuiscono a chiarire il tono, l’atmosfera, la narrazione, sottolineano l’importanza dei protagonisti principali e introducono in maniera diretta al genere, catapultando, fin da subito, lo spettatore nella storia.
Immagini, suoni, parole, disegni prendono vita in un progetto unitario che porta la firma di grandi artisti e aggiunge un tocco di classe all'inizio di molti film.
Ecco alcune tra i più bei titoli di testa dei film, da quelli curati dal designer del ‘900 Saul Bass in Vertigo - La donna che visse due volte a quelli di Kyle Cooper in Seven.
Shining
Soli in mezzo al nulla. È la sensazione che suscita la scena iniziale di Shiningdi Stanley Kubrick. Girata attraverso dei campi lunghissimi e con una ripresa dall’alto, osserviamo da lontano un auto che si muove tra le curve di una sperduta montagna. Una sensazione di meraviglia che cede ber presto il passo ad una condizione di preoccupazione, alimentata soprattutto dalla scelta di una melodia che non contribuisce affatto a farci sentire sereni. Il lato più oscuro della vicenda è dietro una di quelle curve… Tutto questo mentre i titoli di testa scorrono ordinatamente dal basso verso l’alto.
Se7en
Di forte impatto emotivo anche l'inizio di Se7en, con i titoli di testa curati da Kyle Cooper, artista grafico che ricorre a immagini significative per catapultarci nella storia. Andando ben oltre il realismo, la sequenza iniziale di Seven fornisce inquietanti dettagli che ritorneranno nel corso del film. Attraverso la composizione musicale di Closer dei Nine Inch Nails, si contribuisce a trasmettere l’idea di follia che caratterizza il personaggio di Kevin Spacey.
Toro scatenato
Martin Scorsese dà vita a una scena iniziale poetica e ben costruita in Toro Scatenato, mostrando il suo protagonista, Jake La Motta (Robert De Niro), mentre si muove sul ring, in slowmotion, prendendo a pugni gli spettatori. Il protagonista si prepara alla lotta, avvolto in questa cornice in bianco e nero, accompagnato nei lenti movimenti da una melodia che sembra abbracciarlo e dai titoli di testa che scorrono lenti sulle immagini d'apertura.
Dopo aver terminato gli studi universitari, Benjamin Braddock (Dustin Hoffman), figlio di una famiglia benestante, è pronto a tornare a casa. Una volta rientrato in città, il giovane si lascerà travolgere da una storia d’amore con la moglie del socio di suo padre, una donna molto più grande di lui, prima di innamorarsi della figlia. Ne Il Laureato, film di fine anni ’60, diretto da Mike Nichols, tratto da un romanzo di Charles Webb e premiato con un Oscar per la regia, colpisce la scena iniziale realizzata in buona parte in piano-sequenza e con i titoli di testa che scorrono sulle note di The Sound of Silence di Simon&Garfunkel.
Kiss kiss, bang bang
Un perfetto mix di atmosfere diverse, -da quelle anni ’50 a quelle più moderne- serve a costruire una breve scena iniziale, curiosa e divertente, in cui prevalgono raffigurazioni di artisti di vari periodi, quasi a volere sottolineare la confusione stessa che regge poi l’intera storia di un film affascinante. Una sequenza intelligente, di grande stile, che richiama in parte il tocco tipico dei titoli di testa di Saul Bass, e poggia su un tipo di animazione meravigliosa, in cui si prende un po’ in giro il genere giallo-rosa dalle tinte noir del film, mostrando buona parte delle location o dei protagonisti della storia.
Halloween
John Carpenter dimostra di essere anche un grande compositore. Seppur minimalista, l'inizio del film Halloween fa decisamente venire la pelle d'oca. Su sfondo nero scorrono, uno per volta, i titoli di testa. Ogni nome vira dall’arancio al rosso, quasi a far presagire il dramma nascosto dietro l’angolo, mentre la melodia si fa incalzante, ripetitiva e angosciante. Sullo schermo, accanto a ogni nome, una tipica zucca di Halloween che diventa sempre più grande, fino a scomparire dallo schermo, poco prima della vera scena iniziale del film. Nulla riesce ad alleviare la tensione e persino le voci dei bambini che giocano a "trick or treat" contribuiscono a rendere inquietante l’atmosfera del film.
Le iene
Semplice, ma d’impatto visivo. La scena iniziale di Le Iene di Quentin Tarantino è minimalista e i titoli di testa presentano semplicemente i personaggi del film, i cani da rapina interpretati da Harvey Keitel, Tim Roth, Chris Penn, Steve Buscemi e lo stesso Quentin Tarantino, mentre camminano, fumano e chiacchierano tra loro. Tutto ricorrendo a un uso meraviglioso di uno slow motion poco fluido, che tuttavia riesce a sottolineare l’incredibile energia di questo gangster movie del 1992.
Vertigo
Quando si tratta di dover sottolineare il valore di un film di Hitchcock, la scelta è sempre complicata. Il maestro del giallo riesce, con le sole battute iniziali di un film, a suscitare già tutte quelle sensazioni che ti accompagneranno nel corso dell’intera vicenda. Difficile preferire la scena iniziale di Vertigo (La donna che visse due volte), con i titoli di testa firmata da Saul Bass, a quella di Psycho. Se la prima richiama in maniera diretta lo stato confusionale in cui precipita il protagonista del film, stregando l’occhio umano attraverso un gioco di colorate forme geometriche e un uso della musica che contribuisce a creare disagio, la seconda recupera la stessa idea di geometria attraverso un insieme di linee grigie che si muovono orizzontalmente o verticalmente su uno schermo nero. E mentre siamo letteralmente ingannati da questi giochi di forme, le composizioni sonore di Bernard Herrmann aggiungono alle immagini quel tocco finale che alimenta la suspence e fornisce tutte le informazioni mancanti di cui abbiamo bisogno prima dell’inizio vero del film.
A 007, dalla Russia con amore
Sensuale e passionale: è la scena iniziale di uno tra i più incisivi film della saga di James Bond, dove una ballerina dalle forme sfocate lascia sempre più spazio a movimenti geometrici che si mischiano a colori e titoli di testa. A contribuire all’incredibile effetto visivo c’è anche la scelta di una colonna sonora travolgente e intensa.
Prova a prendermi
Divertenti, ironici e in perfetto stile con l’atmosfera truffaldina che pervade tutto il film. L'inizio diProva a prendermi è memorabile non solo perché richiama il tono e il mood dell’intero film di Spielberg, ma anche perché la colonna sonora jazz fa da sottofondo perfetto a quello che è un gioco di specchi in cui nulla è mai come sembra. A firmarla ci pensano Kuntzel e Deygas.
Ritorno al futuro
Non c'è nulla di più incisivo della scena iniziale di Ritorno al futuro, dove i titoli di testa scorrono sullo schermo mentre, attraverso una carrellata, scrutiamo ogni singolo dettaglio dell'appartamento di Doc (Christopher Lloyd). Nel giro di una singola ripresa, della durata di qualche minuto, ci viene mostrata l'intera vita dello scienziato. Una sequenza ben costruita, perfetta e piena di significato, in grado di incuriosire e intrattenere.
Enter the void
Nel 2010 il regista Quentin Tarantino inserì questo film nella sua personale classifica delle 20 pellicole più belle di quell'anno. I titoli di testa della sequenza iniziale servono chiaramente a presentare il cast del film e sono costruiti attraverso un montaggio veloce, una musica energica e travolgente e tagli netti. Tutto contribuisce a sottolineare l'atmosfera psichedelica del film, tutto è chiaro presagio di quanto ci aspetta dalla storia di Oscar e Linda, diretta da Gaspar Noè. Ogni singola scelta grafica di Tom Kan serve inoltre a decrivere la singola personalità di ciascun personaggio.
2001 odissea nello spazio
Si racconta che di tutte le sequenze iniziali dei film, quella di 2001 Odissea nello spazio sia senza ombra di dubbio una tra le più analizzate. Il perfetto mix tra immagini, suoni e titoli di testa fa da introduzione all'universo del film ed è essenziale e grandiosa. Un altro tocco da maestro di Stanley Kubrick.
Star Wars
Tocchi grafici brillanti e creativi dove i titoli di testa servono a raccontare una delle storie più famose del cinema. È il lontano 1977 quando vediamo per la prima volta la famosa scritta in oro mentre scorre su uno schermo nero, prima di catapultarci nel magico universo di Guerre Stellari. Nell'attesa di vedere Star Wars - Il risveglio della forza, ecco i titoli di testa originali del primo film.
La carica dei 101
Dalla commedia al thriller, dall'horror alla fantascienza. Non potevamo di certo lasciarci sfuggire l'opportunità di ricordare anche un film d'animazione. Abbiamo scelto La carica dei 101, film disney del 1961 che spicca per la simpatica scena iniziale. L'attenzione al dettaglio è fondamentale per la casa di produzione. I disegni si mixano perfettamente con la colonna sonora e con l'animazione tipica di quegli anni.