Indimenticabile Ugo. Dall'8 al 31 dicembre, per ricordare l'artista a 25 anni dalla scomparsa, il Museo del Cinema di Milano ospiterà la rassegna «Ugo, nessuno e centomila». Saranno proiettati buona parte dei capolavori comici che ci ha lasciato l'interprete di Cremona. Quale occasione migliore per rivederlo all'opera nei suoi film più riusciti? Ecco a voi la carriera di Ugo Tognazzi in 10 clip (rigorosamente in ordine cronologico).
Il federale - 1961
Al suo primo grande ruolo, Tognazzi è uno zelante fascista incaricato di scortare a Roma un filosofo «nemico del regime» (Georges Wilson). Imperdibili i battibecchi tra i due. Regia di Luciano Salce.
I mostri - 1963
Il più famoso film a episodi della commedia all'italiana vede Tognazzi dividere la scena con Vittorio Gassman. In questo episodio assistiamo a una agghiacciante «educazione sentimentale» tra padre e figlio. Regia di Dino Risi.
Il fischio al naso - 1967
Ogni tanto Tognazzi ha anche «osato» la regia. Qui porta sullo schermo un racconto di Dino Buzzati («Sette piani»). Gli fa da complice il regista Marco Ferreri, che per l'occasione diventa attore.
In nome del popolo italiano - 1971
Tognazzi ritrova Gassman per un «duello tra giganti» in questo amarissimo apologo dove il primo è un giudice frustrato e socialmente impegnato, e il secondo uno spregiudicato industriale. Regia di Dino Risi.
La grande abbuffata - 1973
Il film più «scandaloso» dell'attore, racconta la vicenda tragicomica di quattro amici che decidono di suicidarsi... ingozzandosi senza sosta. Regia di Marco Ferreri.
Amici miei - 1975
Vero film-culto della commedia all'italiana, con due seguiti, racconta le «zingarate» di un gruppo di amici all'apparenza sempre pronti a scherzare, ma in realtà attanagliati dal male di vivere. Tognazzi è indimenticabile nei panni del conte Mascetti, nobile «decaduto». Regia di Mario Monicelli.
L'anatra all'arancia - 1975
Un'incursione dell'attore dalle parti della commedia-sexy allora in voga, in compagnia di una ardita Barbara Bouchet. Regia di Luciano Salce.
La stanza del vescovo - 1977
Un altro titolo «piccante» ma condito di malinconia, tratto dal romanzo di Piero Chiara. Al fianco di Tognazzi c'è una giovane Ornella Muti. Regia di Dino Risi.
Il vizietto - 1978
Strepitoso duetto con Michel Serrault. I due interpretano Renato e Zaza, una coppia omosessuale che va in crisi quando il figlio del primo, per non mandare a monte il matrimonio con una ragazza di famiglia assa tradizionale, chiede al padre di fingersi «normalmente sposato». Regia di Edouard Molinaro.
Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno - 1984
L'arguzia salace e ruspante che spesso contraddistingue i ruoli di Tognazzi trova un'ultima, perfetta incarnazione nel personaggio creato nel Seicento da Giulio Cesare Croce: Bertoldo è la quintessenza del villano con «scarpe grosse e cervello fino». Regia di Mario Monicelli.
Ogni domenica, in prima e seconda serata, la rassegna dedicata a uno dei massimi esponenti della commedia all'italiana. Debutto con I Mostri e Il Tigre