Elegante ed enigmatica. Sono questi i tratti che l'hanno resa una Catwoman ineguagliabile o una dama sensuale nei diversi film in costume in cui si è cimentata. Eppure Michelle Pfeiffer, che compie 60 anni il 29 aprile, è stata anche protagonista di commedie imperdibili come «Hairspray» di Adam Shankman o «Stardust» di Matthew Vaughn, dove la sua aria algida ha contribuito a creare personaggi femminili temibili, allo stesso tempo eccentrici e fuori dalle righe.
La sua carriera inizia nel 1978, non grazie a parentele celebri, ma alla vittoria del titolo di Miss Orange County che le permette di trasferirsi a Los Angeles, dove debutta nella serie della ABC «Fantasilandia». Nel 1982 è l'erede perfetta di Olivia Newton-John in «Grease 2», ma la porta del vero successo gliela spalanca Brian De Palma l'anno successivo dandole il ruolo di Elvira, la pupa di Tony Montana (Al Pacino) in «Scarface».
Seguono cult come «Ladyhawke» (1985), «Le streghe di Eastwick» (1987), «Le relazioni pericolose» (1988). Ma anche rifiuti celebri come: «Thelma & Louise», dove avrebbe dovuto interpretare il ruolo che poi andò a Geena Davis, «Pretty Woman», «Basic Instinct», «Il silenzio degli innocenti» ed «Evita». Michelle Pfeiffer è stata candidata tre volte all'Oscar - due come Migliore attrice protagonista per «Due sconosciuti, un destino» e «I favolosi Baker», uno come Migliore attrice non protagonista per «Le relazioni pericolose» - senza purtroppo vincerlo mai.
Non è mai detta l'ultima parola: dopo qualche anno lontana dalle scene, nel 2017 è tornata nell'angosciante «Mother!» di Darren Aronofsky e nel classico «Assassinio sull'Orient Express» di Kenneth Branagh. Inoltre, è stata protagonista della serie «The Wizard of Lies» al fianco di Robert De Niro.
L'attrice quest'anno festeggia anche le nozze d'argento con l'autore e produttore televisivo David E. Kelley («Big Little Lies»), con cui nel 1994 ha avuto John Henry, suo unico figlio naturale. Prima di conoscere l'attuale marito, Pfeiffer aveva adottato la piccola Claudia Rose.
Abbiamo scelto per voi i 10 ruoli indimenticabili di Michelle Pfeiffer a oggi.
«Scarface» di Brian De Palma (1983)
Non tutti i grandi attori possono dire di aver recitato in un cult movie: Michelle Pfeiffer sì. «Scarface» non è solo tra i titoli più citati del cinema contemporaneo, ma anche quello che ha lanciato l'attrice nell'Olimpo delle star di Hollywood. Tra le tante scene da manuale del film di De Palma, d'altronde, una indimenticabile è proprio l'apparizione di Elvira (Michelle Pfeiffer), da cui Tony Montana (Al Pacino) non riesce a staccare gli occhi di dosso.
«Ladyhawke» di Richard Donner (1985)
«Ladyhawke» è un fantasy indimenticabile per la generazione nata a cavallo tra i gli Anni 70 e gli Anni 80. Michelle Pfeiffer è Isabeau, la protagonista dai capelli oro (come nella migliore rappresentazione favolistica di quegli anni). La giovane, a causa di una maledizione invocata dal perfido e non corrisposto Vescovo di Aguillon (John Wood), è costretta a non incontrare mai il suo amato Navarre (Rutger Hauer). Il sortilegio, infatti, prevede che Isabeau di giorno sia un falco per poi tornare umana la notte, mentre al contrario Navarre è umano di giorno per poi trasformarsi in lupo al calar del buio. Come fare a rompere l'incantesimo?
«Le streghe di Eastwick» di George Miller (1987)
Michelle Pfeiffer nel ruolo di Sukie Ridgemont è la parte dolce del trio di amiche completato dalla magnetica Cher e dall'intellettuale Susan Sarandon, nel film di George Miller (creatore della saga di Mad Max). Una sera le tre donne single, scambiandosi opinioni sul loro uomo ideale, non si rendono conto di aver risvegliato un'entità maligna che il giorno successivo si presenta nelle loro vite, in situazioni diverse, con le sembianze di Jack Nicholson. La creatura luciferina è pronta non solo a conquistarle, ma anche ad avere un figlio da ciascuna di loro.
«Le relazioni pericolose» di Stephen Frears (1988)
A 30 anni appena compiuti, Michelle Pfeiffer si trova a recitare al fianco di due attori dalla presenza scenica imponente come Glenn Close nei panni della marchesa di Merteuil e John Malkovich in quelli del visconte di Valmont, nel più celebre dramma in costume di Stephen Frears («The Queen», «Florence», «Chéri»). Qui la Pfeiffer interpreta con estrema eleganza l'ingenua madame de Tourvel, vittima dei complotti sentimentali orditi dai due nobili.
«I favolosi Baker» di Steven Kloves (1989)
Susie Diamond (Michelle Pfeiffer) è una cantante che viene reclutata dai fratelli Baker (Jeff e Beau Bridges, davvero fratelli nella vita), pianisti ormai di terz'ordine in locali non proprio di grido, per dare un tocco nuovo al loro show. Con il suo arrivo la donna porta effettivamente il successo sperato, ma anche una marea di guai. Per questo film non ha voluto doppiatori nelle parti canore e per la sua eccezionale interpretazione è stata candidata all'Oscar come Migliore attrice protagonista (nel 1990, quando però la statuetta è andata a Jessica Tandy per «A spasso con Daisy»).
«Batman - Il ritorno» di Tim Burton (1992)
Michelle Pfeiffer, Halle Berry o Anne Hathaway? Per noi è lei la Catwoman del cinema. In un primo momento il ruolo di Catwoman nel film di Tim Burton doveva essere di Annette Bening, che però rimase incinta prima dell'inizio delle riprese. Grande fan del personaggio DC Comics fin dall'infanzia, la Pfeiffer non esitò a farsi avanti: il resto è storia. Anni dopo, l'attrice ha svelato che quello della "donna gatto" è stato il costume più scomodo mai indossato nel corso della sua carriera, tra chili di borotalco per farlo entrare e l'impossibilità, una volta addosso, di toglierlo anche solo per una pausa bagno.
«L’età dell’innocenza» di Martin Scorsese (1993)
Con «L'età dell'innocenza» Martin Scorsese ha firmato un vero e proprio manuale di regia, uno di quei film che va rivisto più volte per capirne appieno l'importanza cinematografica. Michelle Pfeiffer è Ellen Olenska, la contessa che fa perdere la testa all'avvocato Newland Archer (Daniel Day-Lewis), promesso sposo della nobile May (Winona Ryder), provocando pettegolezzi in tutti i salotti più prestigiosi della New York di fine Ottocento. Un capolavoro d'eleganza e messa in scena.
«Hairspray» di Adam Shankman (2007)
Quella di Adam Shankman è una commedia musicale tratta dallo show portato a Broadway nel 2002, già remake dell'omonimo film di John Waters del 1988. In «Hairspray» Michelle Pfeiffer è la snob e fredda Velma Von Tussle, direttrice del Corny Collins Show, un programma televisivo di canto e ballo a cui la giovane Tracy (Nikki Blonsky) vuole provare a partecipare, nonostante tutti cerchino di dissuaderla a causa delle sue forme non proprio leggiadre. Il personaggio di Velma simboleggia il passato - ottuso, prevenuto e perbenista - da abbattere con un presente più spontaneo e sognatore impersonificato invece da Tracy.
«Stardust» di Matthew Vaughn (2007)
Il regista di «Kick-Ass» e «X-Men: l'inizio» si è fatto notare fin dagli esordi grazie a questa divertente favola interpretata tra i tanti da Claire Danes, Michelle Pfeiffer, Robert De Niro, Ben Barnes, Sienna Miller, Henry Cavill e narrata da Ian McKellen.
Inghilterra vittoriana: un muro divide il reale villaggio di Wall da Stomhold, un luogo magico governato da un re malvagio. Tristan (Ben Barnes) sogna l'avventura e il grande amore: una sera mentre è in compagnia della ritrosa Victoria, il ragazzo vede una stella cadente precipitare al di là del muro e decide di andarla a recuperare per portarla all'amata.
Viene così catapultato nel mondo fatato di Stombold dove, una volta recuperato il magico astro che scoprirà avere le sembianze principesche di Claire Danes, deve difenderlo con tutto se stesso, soprattutto dalla perfida Yvaine, l'affascinante strega interpretata da Michelle Pfeiffer.
«Assassinio sull’Orient Express» di Kenneth Branagh (2017)
Nel film tratto dalla celebre opera di Agatha Christie, Michelle Pfeiffer è la misteriosa vedova Hubbard, tra gli ospiti dell'Orient Express su cui il detective Poirot (Kenneth Branagh) si trova a indagare in merito all'assassinio del losco Ratchett (Johnny Depp), avvenuto proprio sul treno, di notte.
Il personaggio della signora Hubbard ci ha permesso di ritrovare sul grande schermo Michelle Pfeiffer nell'ipnotico fascino dei suoi anni, bellissima e con quello sguardo in grado da sempre di metterci in soggezione.
Ha 86 anni ma non li dimostra e continua ad appassionare giallisti e produttori hollywoodiani. È il romanzo di Agatha Christie scritto nel 1934 e già adattato per il grande schermo nel 1974
In occasione dell’anteprima romana del film (nelle sale dal 17 ottobre), Sorrisi ha incontrato le due protagoniste: Angelina Jolie, che torna a vestire i panni di Malefica, e il nuovo ingresso del cast, Michelle Pfeiffer, nel ruolo della subdola e cattiva regina Ingrith