L’attrice americana aveva 91 anni, aveva recitato anche “Carrie – Lo sguardo di Satana” e “Figli di un dio minore”
È morta ieri, sabato 14 ottobre, a Los Angeles Piper Laurie, attrice americana dalla lunghissima carriera nel cinema e in tv, iniziata come starlet negli anni 50 e proseguita fino a qualche anno fa.
Piper Laurie, che aveva 91 anni, era infatti celebre per la sua partecipazione a film di grande successo come “Lo spaccone” di Robert Rossen del 1961, in cui era la partner di Paul Newman, “Carrie – Lo sguardo di Satana” di Brian De Palma del 1976 o “Figli di un dio minore” di Randa Haines del 1986. Per tutti questi tre film fu anche candidata all’Oscar. Partecipò con successo anche a numerose serie tv, per esempio a “Twin Peaks” di David Lynch in cui era Catherine Packard Martell.
Piper Laurie, il cui vero nome era Rosetta Jacobs, era nata a Detroit in una famiglia di origine ebraica e aveva esordito a soli 18 anni in “Amo Luisa disperatamente” di Alexander Hall (1950) al fianco di Ronald Reagan con il quale ebbe anche una breve relazione. Recitò in molti film, nel solito ruolo della “bella ragazza” e solo nel 1956 ebbe l’occasione di mettersi alla prova in una parte più impegnativa con il personaggio della ragazza alcolizzata ingannata da Paul Newman ne “Lo spaccone”.
Dopo questo film di grande successo lasciò però le scene per molti anni, dedicandosi solo alla famiglia dal 1962 al 1982, dopo il matrimonio con il critico cinematografico del “Wall Street Journal” e premio Pulitzer Joe Morgenstern.
Quando tornò a recitare, il suo talento fu sfruttato soprattutto dalla tv in varie serie come “Uccelli di rovo”, “Twin Peaks”, “La signora in giallo”, “Ai confini della realtà”, “Baywatch”, “E.R. – Medici in prima linea”, “Will & Grace” e “Law & Order”.