Sono tornati in azione in uno dei sequel più attesi dell'anno. No, per una volta non stiamo parlando dei supereroi di qualche saga action o fantascientifica, ma di Mark Renton, Sick Boy, Spud e Begbie, i protagonisti di «Trainspotting» e dell'imminente «T2 Trainspotting», nei cinema italiani a partire da giovedì 23 febbraio. Dei veri e propri antieroi, più che dei supereroi.
Il primo «Trainspotting», tratto dall'omonimo romanzo di Irvine Welsh, si è rapidamente trasformato in uno dei più grandi cult degli anni '90. Vero e proprio simbolo di un'epoca e della cultura pop del decennio, tanto discusso e controverso quanto amato, rivive ora in questo nuovo capitolo sempre diretto da Danny Boyle, ispirato a un altro libro di Welsh intitolato «Porno» e con lo stesso cast, guidato da Ewan McGregor, Robert Carlyle, Ewen Bremner, Jonny Lee Miller e Kelly Macdonald.
Cos'hanno combinato gli attori e il regista del 1996 a oggi?
L'interprete di Mark ?Rent Boy? Renton è di certo quello che ha avuto la carriera più brillante e fortunata tra i membri del cast del film originale. Lanciato dalla pellicola di Danny Boyle, Ewan McGregor ha girato almeno un paio di altri film di culto, come il musical «Moulin Rouge!» di Baz Luhrmann e il poetico «Big Fish ?" Le storie di una vita incredibile» di Tim Burton. Lo scozzese ha inoltre conquistato il grande pubblico grazie al ruolo del Cavaliere Jedi Obi-Wan Kenobi da giovane nella trilogia prequel di «Star Wars», una parte affidata nella trilogia originale dal grande Alec Guinness. Di recente Ewan ha debuttato come regista con «American Pastoral» e presto lo vedremo anche in «La Bella e la Bestia» e nella terza stagione della serie «Fargo».
Sul grande schermo si è trasformato in un mito grazie alla parte dell'irascibile Francis ?Franco? Begbie. Da allora Robert Carlyle è diventato una garanzia assoluta del cinema britannico, grazie a titoli come «La canzone di Carla», «Le ceneri di Angela» e «Jimmy Grimble», oltre al successo internazionale di «Full Monty ?" Squattrinati organizzati». Finiti gli anni '90 ha subito un calo di popolarità, ma negli ultimi anni ha conosciuto una seconda vita artistica per merito del piccolo schermo: prima in «Stargate Universe» e poi in «Once Upon a Time ?" C'era una volta», dove interpreta la parte multipla di Tremotino/Signore Oscuro/Coccodrillo/Bestia e Signor Gold.
Con quel volto particolare e irresistibile, dopo aver interpretato l'eccentrico Spud in «Trainspotting» Ewen Bremner si è costruito una carriera soprattutto come caratterista in ruoli secondari. Tanto cinema britannico per l'attore 45enne e apparizioni in pellicole di successo come «Snatch ?" Lo strappo», «Pearl Harbor», «Black Hawk Down» e «Match Point», più qualche occasionale ruolo da protagonista come nel film indipendente «Julien Donkey-Boy» di Harmony Korine. Di recente l'abbiamo visto ne «Il cacciatore di giganti» (in cui ha ritrovato Ewan McGregor), «Snowpiercer» ed «Exodus ?" Dei e re» e presto inoltre sarà nell'atteso blockbuster «Wonder Woman».
Lanciato da «Hackers», dove ha recitato al fianco di Angelina Jolie, con cui è stato anche sposato per meno di 12 mesi, e dall'interpretazione di Sick Boy in «Trainspotting», per anni Jonny Lee Miller è rimasto una promessa non mantenuta e ha partecipato a film che non hanno ottenuto il successo sperato come «Plunkett & Macleane» e «Dracula's Legacy ?" Il fascino del male». Il riscatto per lui è arrivato solo negli ultimi anni attraverso la televisione. Prima con «Eli Stone», serie legal andata in onda per due stagioni, quindi con un ruolo inquietante in alcuni episodi di «Dexter» e poi come protagonista di «Elementary», versione moderna di Sherlock Holmes attualmente arrivata alla quinta stagione.
Quella di Diane in «Trainspotting» è stata la prima parte cinematografica in assoluto per l'allora esordiente attrice scozzese. Da lì la sua carriera si è sviluppata con calma, ma Kelly Macdonald qualche soddisfazione se l'è tolta. Si è accaparrata parti in film acclamati dalla critica come «Gosford Park», «Neverland ?" Un sogno per la vita», «Non è un paese per vecchi» e «Anna Karenina», ma anche in un blockbuster come «Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2». Uno dei ruoli di primo piano gliel'ha poi regalato la tv: è stata Margaret Thompson in «Boardwalk Empire», ma di recente l'abbiamo vista anche in un episodio della terza stagione di «Black Mirror». Prossimamente sarà invece in «Holmes and Watson», rilettura comedy del celebre personaggio di Sir Arthur Conan Doyle che anche Jonny Lee Miller conosce molto bene.
Il regista si è subito fatto notare con la commedia noir d'esordio «Piccoli omicidi tra amici». Con «Trainspotting» è arrivata definitivamente la fama internazionale e da allora la sua carriera è proseguita tra alti e bassi e lavori anche molto differenti tra loro. Dopo i flop di «Una vita esagerata» con Ewan McGregor e Cameron Diaz e del criticato «The Beach» con Leonardo DiCaprio, Danny Boyle ha realizzato un horror di culto come «28 giorni dopo», la commedia «Millions», il fantascientifico «Sunshine» e «The Millionaire», film vincitore di 8 premi Oscar tra cui quelli al miglior film e alla miglior regia. I suoi ultimi lavori sono il survival «127 ore», il poco riuscito thriller «In trance» e il biografico «Steve Jobs». Ora il ritorno a Edimburgo con «T2 Trainspotting».
Su Sky Atlantic Donald Sutherland interpreta il capostipite della famiglia Getty, ma nel cast c'è anche Luca Marinelli. Torniamo tra Roma e gli Stati Uniti negli Anni 70, per una serie barocca e psichedelica