Terence Hill, i suoi film senza l’amico Bud Spencer
Da "Poliziotto Superpiù" a "Renegade", prima delle fiction "Don Matteo" e "Un passo dal cielo", l'attore ha recitato in diversi film, fuori dalla coppia che lo ha reso celebre
Mario Girotti, in arte Terence Hill, è entrato nelle nostre case ben prima di Don Matteo e ha conquistato i nostri cuori tantissimi anni fa, lanciandoci il suo sguardo azzurro tra una bella scazzottata e una battuta folgorante. Quando si pensa a Terence Hill è difficile non pensare a Bud Spencer, e ai tantissimi film che hanno girato insieme! Eppure, il biondo del duo, ha cominciato a lavorare nel mondo dello spettacolo prestissimo e a costruirsi una carriera indipendente fin dall’inizio... cosa che continua a fare, con grande successo.
Ecco quindi 10 passi fondamentali di Terence Hill, dieci cose che forse non sapete sull'attore.
N.B.: abbiamo volutamente escluso i film mitici dell’accoppiata Bud Spencer & Terence Hill, perché meritano un discorso e un articolo a parte.
Vacanze col gangster – Dino Risi, 1951
Terence Hill ha solo 12 anni quando, durante una gara di nuoto, viene notato dal giovane Dino Risi, che sta cercando volti nuovi per il suo primo lungometraggio. Entrambi avranno una carriera lunga e piena di successi, eppure questo esordio, fondamentale per entrambi, se lo ricordano in pochi! Vi proponiamo una scena del film in cui, manco a farlo apposta, il futuro Terence Hill si ritrova impegnato in quella che diventerà la sua specialità: una bella rissa. Ma l’avrà vinta pure stavolta?
Annibale – Carlo Ludovico Bragaglia, 1959
Il film, dotato di un cast stellare, in cui spicca Victore Mature, non è tra i più memorabili di Bragaglia (che ha dato il suo meglio dirigendo Totò in film mitici come Totò le Mokò e 47, morto che parla), ma presenta una particolarità che lo rende comunque appetitoso: oltre a un giovane Terence Hill, in inedite vesti latine, se aguzzate la vista potrete riconoscere pure un truccatissimo Carlo Pedersoli – ovvero Bud Spencer! I due nemmeno si incrociarono sul set del film, ma di fatto questo è il primo che li vede entrambi nel cast.
Il gattopardo – Luchino Visconti, 1963
Avete presente quel film di Visconti, tratto dal capolavoro di Tomasi di Lampedusa, con Alain Delon, Claudia Cardinale e Burt Lancaster? Ebbene, alzi la mano chi sapeva (senza averlo visto) che nel cast troviamo anche Terence Hill. Certo è una particina, ma non abbiamo dubbi che per l’attore aver partecipato a un film del genere sia stata una grandissima soddisfazione, nonché una bella iniezione di fiducia... e infatti il successo era proprio dietro l’angolo.
I quattro dell’Ave Maria – Giuseppe Colizzi, 1968
Nel 1967 succedono due cose fondamentali, ovvero l’incontro con Bud Spencer e la scelta del nome d’arte: non più Mario ma Terence. Ed ecco che – coincidenza? – arriva anche il successo. I quattro dell’Ave Maria non è propriamente un film del duo, perché c’è un terzo attore, Eli Wallach – reduce dal successo de Il buono, il brutto e il cattivo – che si contende con Bud Spencer e Terence Hill le scene e le battute migliori. Si tratta di una sfida durissima, che finisce in un pareggio: tutti e tre ne escono a testa alta.
...E poi lo chiamarono il Magnifico – E. B. Clucher, 1972
“Allora Tom, cominciamo: io ti insegnerò a fare polpette, Monkey ti spiegherà perché le fosse sono piene di ottimisti e Holy Joe pregherà per te.” Tom è Terence Hill, appena sbarcato dalla pulita e onesta Inghilterra al vecchio West, per riscuotere un’eredità. Peccato che qui non vigano le regole di cavalleria imparate nel vecchio continente e il ragazzo dovrà imparare un nuovo stile di vita. L’assenza di Bud Spencer si avverte un po’, ma le fan di Terence Hill si consolano facilmente, bastano un paio di primi piani: decisamente uno dei film che rende più giustizia al sex-appeal dell’attore.
Il mio nome è nessuno – Tonino Valerii, 1976
Questo è sicuramente uno dei film che lancia la carriera di Terence Hill a livello internazionale: Il mio nome è nessuno è apprezzatissimo all’estero e in effetti è un western che riunisce diversi ottimi ingredienti, dalla musica di Ennio Morricone alla recitazione di una star di Hollywood come Henry Fonda... e poi è prodotto da Sergio Leone. Un film che possiamo rivedere più volte senza stancarci mai.
Mister Miliardo – Jonathan Kaplan, 1977
Gli Anni 70 sono gli anni che lo vedono protagonista dei suoi film migliori con Bud Spencer, eppure Terence Hill continua a coltivare qualche progetto individuale: quando il regista Jonathan Kaplan lo convoca negli States per una produzione al 100% americana, Terence non può dire di no, e partecipa volentieri. Il film ha una storia troppo poco credibile per ottenere il successo sperato, ma alcune sequenze sono memorabili, specie quelle che lo vedono al volante di fantastiche macchinone!
Poliziotto superpiù – Sergio Corbucci, 1980
Questo è davvero ormai un classico: le avventure del poliziotto americano dotato di superpoteri (che perdono efficacia davanti al colore rosso) fanno parte dell’infanzia di una intera generazione. Mitica la scena in cui Terence Hill ed Ernest Borgnine evadono dalla prigionia a bordo di una bolla di chewing-gum gonfiata a dismisura... e che dire dei super riflessi? Fermare una pallottola con i denti: neanche nei film di Tarantino si arriva a tanto.
Don Camillo – Terence Hill, 1983
A sorpresa, Terence Hill si sdoppia: per far rivivere il curato di campagna inventato da Guareschi, già portato sullo schermo con successo da Fernandel, l’attore lavora davanti e dietro la macchina da presa, vestendo per la prima volta i panni del regista. Chi l’avrebbe detto che anni dopo una nuova giovinezza artistica l’avrebbe raggiunto proprio in abiti talari? Certo Don Matteo è di un’altra pasta rispetto a Don Camillo, ma a Terence Hill la tonaca dona.
Renegade - Un osso troppo duro – E. B. Clucher, 1987
Questa è sicuramente la pagina più dolorosa nella filmografia di Terence Hill: accanto a lui recita il figlio adottivo Ross, appena quattordicenne, che abbiamo già intravisto impegnato in una particina in Don Camillo e che sarebbe poi dovuto apparire anche in qualche puntata della serie TV Lucky Luke, ancora una volta diretto dal padre. Invece questa è la sua ultima interpretazione, nel 1990 il ragazzo avrà un fatale incidente stradale. Un lutto che ha fortemente sconvolto la vita di Terence Hill, ma l’attore è riuscito a rimettersi in piedi e ad andare avanti, con coraggio.
Hanno contribuito a scrivere la storia del cinema italiano negli anni 70 e 80 con titoli come «Altrimenti ci arrabbiamo», «Io sto con gli ippopotami», «Lo chiamavano trinità» e «I due superpiedi quasi piatti»