Ha avuto ben nove nomination agli Oscar 2015, tra cui Miglior film, Miglior regia, Miglior attore protagonista e Miglior sceneggiatura originale, Birdman di Alejandro González Iñárritu. La storia segue le vicende di Riggan Thomson, attore dimenticato che cerca di rilanciare la sua carriera ripartendo dal teatro. Reso celebre da Birdman, un personaggio dei fumetti alato e mascherato molto amato dal pubblico, Riggan si è ritrovato poi nella condizione in cui versano molti attori che non si riescono a slegare da quei ruoli iconici che ne hanno determinato il successo.
Per rilanciare la sua carriera decide di adattare per il teatro un racconto dello scrittore americano Raymond Carver e di dirigerlo in un celebre teatro di Broadway. A supportarlo in questo folle progetto ci sono la figlia Sam, l’amico produttore Jake e un attore di grande talento ma dal carattere irriverente di nome Mike Shiner.
Film d’apertura del Festival di Venezia 2014 dove aveva riscosso notevoli consensi da parte della critica e del pubblico, Birdman - L'imprevedibile virtù dell'ignoranza è una commedia nera che si regge su un cast di attori noti come Michael Keaton, Zach Galifianakis, Edward Norton, Andrea Riseborough, Amy Ryan ed Emma Stone e su una storia interessante e ben scritta. Ecco dieci curiosità su Birdman.
Curioso che l’attore americano Michael Keaton abbia scelto di interpretare Riggan Thomson. Le somiglianze tra i due sono decisamente evidenti, soprattutto quelle relative alla loro carriera di attori. Se il primo è stato reso celebre dal personaggio di Batman, il secondo è famoso nel film proprio per aver vestito i panni di un personaggio dei fumetti mascherato.
A rendere ancora più evidente il legame tra Keaton e Riggan è una frase pronunciata dal personaggio nel film. Ad un certo punto, difatti, Riggan afferma di aver interpretato Birdman per l'ultima volta nel 1992. Stessa data in cui Michael Keaton ha interpretato l’ultimo Batman.
Il legame tra fumetti e attori non si ferma solo a Michael Keaton. Nel film ci sono altri due attori celebri per la partecipazione in film che riadattano il mondo dei fumetti al grande schermo. Edward Norton è stato protagonista de L’incredibile Hulk nel 2008, mentre Emma Stone ha interpretato Gwen Stacy nei primi due The Amazing Spider-Man diretti da Marc Webb.
La commedia è stata girata come se fosse un unico piano sequenza realizzato con la Steadicam e la camera a mano. In realtà si tratta di diversi piani sequenza uniti attraverso un montaggio invisibile. Una scelta registica che ha reso tutto molto più difficile e complicato.
Gli sceneggiatori hanno dovuto scrivere un film che è quasi privo di stacchi e transizioni tra una scena e l’altra, mentre gli attori hanno dovuto recitare senza interruzioni. Ogni singolo dettaglio, dalla coreografia ai movimenti di macchina, è stato pianificato così da suggerire e dare l’illusione che tutto si svolga in modo spontaneo all’interno di un teatro.
Zack Galifianakis. Recitare un film in piano sequenza non è per nulla un gioco da ragazzi. I tempi di ripresa, più lunghi del previsto, hanno creato diversi problemi agli attori che si sono trovati spesso in difficoltà. Michael Keaton ed Edward Norton hanno così pensato di annotare tutti gli errori dei propri colleghi per eleggere il migliore e il peggior attore sul set. Se Galifianakis detende il primati di più bravo in assoluto, quello dell'errore reiterato va invece a una donna.
Emma Stone. Sembra che l’attrice abbia racimolato un gran numero di battute sbagliate. Nonostante questo, la performance di Emma Stone nel film resta impeccabile.
Michael Keaton, Naomi Watts ed Emma Stone hanno dichiarato che Birdman è stato in assoluto uno dei loro film più difficili. Si è trattato di una vera e propria sfida. I personaggi sono tutti molto complessi e le battute da memorizzare decisamente lunghe. Ma tutto questo rende pregevole e autentica l’interpretazione degli attori.
La scena di Keaton che corre a Times Square con addosso solo un paio di slip è stata girata a notte fonda. Non poteva essere altrimenti se si considera che New York è un città molto viva e sempre affollata. In qualsiasi altro orario sarebbe stato assolutamente impossibile.
È la prima volta che il regista messicano ambienta un suo film a New York e la maggior parte della scene sono girate all’interno del St. James Theatre di Broadway. Si tratta di un teatro che si trova nella 44esima strada, a ridosso di Times Square. Il James Theatre non è di certo il più celebre di Broadway ma ha sicuramente permesso di trasmettere a pieno l’essenza del film.
Birdman, inoltre, è stato girato in soli 30 giorni, una curiosità che rende il tutto molto più impressionante. Il film è inoltre il perfetto alter ego di Boyhood che, al contrario, ha preso vita nel corso di 12 anni. Una bella sfida.
Nel film il regista gioca con diverse sfumature cromatiche. Usa il rosso e il giallo ma il blu è sicuramente il colore più significativo. È quello scelto da Alejandro González Iñárritu per indicare la dimensione più onirica del protagonista.
Quasi tutte le scene che tendono al blu sottolineano il legame tra finzione e realtà. Il colore predomina in alcuni momenti del film per indicare che quanto accade al protagonista non corrisponde al reale.
Sono in molti ad aver riconosciuto nel film di Iñárritu alcuni richiami al film del regista americano Stanley Kubrick. È chiaro che si tratta di un genere diverso così come è chiaro che Birdman non ha assolutamente l’intenzione di spaventare ma la storia ha certamente qualcosa che ricorda Shining.
Sarà per via del protagonista portato quasi alla follia dall’atto della creazione, o forse è per il modo in cui la telecamera si muove tra gli stretti corridoi del teatro o per via di quei fantasmi che sembrano parlare all’attore. Qualunque sia la risposta va precisato che persino la moquette ricorda un po’ quella del film di Kubrick.