È stata una gara all'ultimo applauso quella tra Anne Hathaway e Julia Roberts, sul tappeto rosso per l'anteprima del film “Armageddon Time”. E se la diva Julia è qui per un evento collaterale (fare la madrina ai premi per i giovani talenti assegnati da Chopard), Anne è la star più famosa del film in programma (insieme a Anthony Hopkins, che però era assente) dove interpreta il ruolo della mamma del protagonista. Infatti James Gray, già regista di “I padroni della notte" e "Ad Astra", racconta la crescita di un ragazzino ribelle negli Anni 80, nel quartiere del Queens di New York, ed è facile ritrovare nella storia tracce autobiografiche dell'autore. Jeremy Strong interpreta il padre del ragazzo mentre Hopkins incarna un nonno malato e gentile, fonte di ispirazione per il giovane protagonista, che passerà un sacco di guai dopo il furto di un computer. Di origini ucraine, Gray è abbonato ai festival e torna a Cannes per la sesta volta. Ma è un “figlio” di Venezia, che lo ha lanciato quando, nel 1994, ha vinto il Leone d'argento alla regia per il suo primo film “Little Odessa”.
In concorso anche “EO” del regista polacco Jerzy Skolimowski, coprodotto dall'Italia: è la storia di un tenero asinello che inizia in un circo polacco e finisce in un mattatoio italiano. L'animale passa di mano in mano e fa incontri felici e drammatici. «Vogliamo commuovere lo spettatore e portare avanti una protesta contro la crudeltà nei confronti degli animali”, ha spiegato Skolimowski. «Nella realtà tanti cavalli polacchi vengono trasportati in Italia vivi, stipati su camion, in condizioni totalmente disumane. Molti muoiono durante il viaggio. È ora di fare qualcosa».
Oggi il programma proseguirà con, tra gli altri, Frère et soeur” di Arnaud Desplechin, con Marion Cotillard, e “Boy from heaven” del regista svedese (ma di origini egiziane) Tarek Saleh.