Cannes 75: il festival celebra Elvis (e i Måneskin)

Scintillanti d'oro e paillettes hanno monopolizzato l'attenzione dei fotografi sul tappeto rosso

26 Maggio 2022 alle 11:05

Scintillanti d'oro e paillettes come il Re del rock che sono venuti a celebrare, i Måneskin hanno monopolizzato l'attenzione dei fotografi sul tappeto rosso di “Elvis”, il film biografico che Baz Luhrmann ha dedicato a Elvis Presley (interpretato da Austin Butler). Nel film la band di Damiano, Ethan, Victoria e Thomas interpreta un brano della colonna sonora, “If I can dream”. E spiegano perché hanno accettato con entusiasmo l'invito del regista: «Penso che non ci sia artista che non sia stato influenzato da Elvis in un modo o nell'altro. E quindi anche il nostro gruppo» dice Damiano. «Elvis Presley ha cambiato per sempre il rapporto tra i cantanti e il loro pubblico. Ha creato la figura della rockstar come la concepiamo oggi. Per la sua musica ha attinto dalla tradizione nera quando i due mondi erano rigidamente separati: anche in questo è stato rivoluzionario». E Victoria: «Elvis è stato uno dei primi a ribellarsi alle tradizioni dell'industria musicale per crearne di nuove. Anche in questo è un esempio per noi, perché anche oggi ci sono tante pressioni per far suonare agli artisti un solo tipo di musica, quella che è ritenuta più di moda in quel dato momento. Il suo messaggio è: “difendi ciò che sei e fai sempre quello che ami fare davvero”».

Il film, che passa al festival fuori concorso, è diretto da Baz Luhrman col suo tipico stile rutilante e patinato. Il che, bisogna riconoscerlo, si sposa perfettamente con la personalità di Presley. Attraverso i ricordi del suo famigerato manager, il “colonnello” Tom Parker (interpretato da Tom Hanks), ripercorriamo l'ascesa e il declino della prima superstar del rock. Dall'innamoramento per il rhythm and blues ascoltato negli ambienti religiosi ai “pellegrinaggi” nei locali musicali di Memphis; dall'esplosione del suo fascino sul pubblico femminile all’incontro con Priscilla (interpretata da Olivia DeJonge); dai tentativi di diventare anche una star di Hollywood, con i loro esiti controversi, al “ritiro dorato” di Las Vegas per un lungo, lento declino.

La pellicola ha ricevuto complimenti anche dalla famiglia di Presley. Infatti sul tappeto rosso, insieme al regista e agli attori, c'era Priscilla Presley. «Ho visto il film e mi sono commossa fino alle lacrime» ha detto la moglie di Elvis (morto nel 1977 all'età di 42 anni). "Ho rivissuto ogni momento della nostra storia in questo film. Mi ci sono voluti giorni per superare le emozioni che mi ha dato. Ma quello che mi ha emozionato di più è stata la reazione di nostra figlia Lisa Marie: anche lei lo ha adorato».

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