Arriva contemporaneamente anche al cinema il nuovo film di Mario Martone ambientato nel rione Sanità di Napoli

Arriva in concorso a Cannes, e contemporaneamente nei cinema, il nuovo film di Mario Martone: “Nostalgia”. Lo domina la presenza di un Pierfrancesco Favino che giganteggia nel ruolo di Felice, un espatriato che torna dopo una vita tra le strade della sua infanzia, nel quartiere Sanità di Napoli. E qui si perde nei ricordi e nelle storie incompiute e inconcluse. Come il rapporto con la madre (Aurora Quattrocchi) che, sommerso dai sensi di colpa per averla abbandonata, cerca di recuperare con i gesti più che con le parole, in scene davvero commoventi, come quando la aiuta a fare il bagno («Tu ti sei sempre occupata di me, no? Facciamo che ora sei tu la bambina»). O quello ben più inquietante con Oreste, l'amico d'infanzia ormai diventato O’ Malommo (Tommaso Ragno), il boss criminale del quartiere, che Felice si ostina a considerare “buono” in fondo al cuore. Qui la storia prende anche una tinta gialla, mentre, piano piano, scopriamo perché Felice è dovuto fuggire in fretta e furia in Egitto, quando aveva 15 anni... A fargli da Virgilio in una città che non è più sua, ma che ogni giorno che passa vuole riconquistare, un parroco coraggioso intrepretato da Francesco Di Leva e ispirato alla vera figura di “prete di strada” di Don Antonio Loffredo (sullo schermo compaiono anche i ragazzi del suo oratorio).
«È un film viscerale» dice Favino «e ognuno di noi ci si può ritrovare, perché tutti portiamo dentro un posto che rappresentala nostra essenza più intima, e anche quella dei nostri avi. Per Felice è il quartiere Sanità, per gli altri può essere qualsiasi luogo». Con questo film Martone arriva per la prima volta a Cannes, dopo essere stato per anni “abbonato” a Venezia (dove lo scorso settembre ha presentato “Qui rido io” con Toni Servillo). Dice il regista napoletano: «Il film è tratto da un romanzo di Ermanno Rea ed è un doppio racconto di formazione: quello di Felice e del suo amico perduto. E lo spaesamento del protagonista è anche il nostro».
Intanto il festival non si ferma: sono attesi sul tappeto rosso i protagonisti di “Elvis”, il film di Baz Luhrmann che racconta le origini del mito di Elvis Presley, con Austin Butler nei panni del Re del rock e Tom Hanks in quelli del suo agente-factotum, il “colonnello” Tom Parker. Sul tappeto rosso sfileranno anche i Måneskin, interpreti di una canzone della colonna sonora.