Captain Marvel: la nuova supereroina che combatte con gli Avengers

Il primo franchise di casa Marvel con una supereroina come protagonista assoluta non delude. Nel cast: Brie Larson, Jude Law e Samuel L. Jackson

8 Novembre 2023 alle 14:16

Insieme ad "Avengers: Endgame", "Captain Marvel" è stato il titolo superhero più atteso del 2019 e siamo contenti del fatto che non abbia deluso le aspettative sia d’intrattenimento sia di messa in scena della prima protagonista femminile di un franchise di casa Marvel. D’altronde, dopo che qualche anno fa la "Wonder Woman" di Patty Jenkins per DC Comics aveva raccolto pareri favorevoli un po' ovunque, il confronto sarebbe stato tanto normale quanto dovuto.

Anche Marvel ha affidato la regia di questo primo episodio della sua nuova saga a una donna, Anna Boden, che lo ha diretto insieme al collaboratore di vecchia data Ryan Fleck, diventando così la prima regista a girare un film dell’Universo Cinematografico Marvel. La Boden dice di aver lavorato affinché lo spettatore si potesse godere il film senza continuare a pensare che la protagonista sia una donna, ma semplicemnte un nuovo supereroe. E ci è riuscita perfettamente, nonostante la tematica femminile sia comunque sviluppata in modo non banale.

Captain Marvel è basato sull’omonima serie pubblicata per la prima volta nel 1967. Per il film però, Anna Boden e Ryan Fleck dicono di essersi ispirati alla rivisitazione che la fumettista Kelly Sue DeConnick ha fatto del personaggio. Il film vede anche l’ultimo grande omaggio a Stan Lee, che ritroviamo nel suo consueto e imperdibile cameo.

Si tratta senza dubbio di un film molto importante per l’universo cinematografico Marvel, non solo per l’introduzione della sua prima vera protagonista femminile (anche se oggi potrebbe sembrare il focus principale dell’intera operazione), ma anche perché riesce a ricalibrare alcuni elementi ormai assodati e un po’ triti di tutti i titoli del marchio. L’ironia c’è, ma le gag sono ben dosate, anche tra i personaggi. Gli effetti speciali ci sono, ma con un tocco autorale ispirato agli anni in cui il film è ambientato: i 90. Il citazionismo su questo periodo storico fondamentale per la cultura pop c’è, ma riesce a non essere esagerato. Il risultato è un film ben bilanciato e godibile, che vi consigliamo di non perdere.

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